Paura profonda
Gentili dottoresse e dottori, sono qui per scrivere di un mio problema tra me e il mio datore di lavoro.
In questo momento sono in malattia a causa di una forte febbre, che mi sta durando da parecchio tempo, quindi per colpa di ciò mi sono fatta mettere in malattia.
Ho però la sensazione che il mio datore di lavoro non sopporti questa situaziome, lui non mi ha mai detto niente apertamente, ma il solo fatto che io gli abbia mandato i certificati medici e che lui non mi abbia mai risposto, mi fa sorgere questo dubbio.
La mia enorme, grandissima e insopportabile paura è che lui mi licenzi o possa arrabbiarsi per il fatto che sto in queste condizioni, e il fatto stesso di dovergli mandare l'ennesimo certificato mi porta ansia a tal punto da farmi venire da vomitare.
Sono cosciente del fatto che io sia in malattia e che purtroppo non dipende da me quanto tempo io debba restare a casa, però questo non basta a rassicurarmi, e mi fa venire, ripeto, una fortissima ansia e paura addosso, quasi incontrollabile.
Non so come fare, non so come stare tranquilla al solo pensiero di dover mandare nuovamente il mio certificato di lavoro senza che mi vengano tantissime paranoie.
Ringrazio in anticipo chi leggerà.
In questo momento sono in malattia a causa di una forte febbre, che mi sta durando da parecchio tempo, quindi per colpa di ciò mi sono fatta mettere in malattia.
Ho però la sensazione che il mio datore di lavoro non sopporti questa situaziome, lui non mi ha mai detto niente apertamente, ma il solo fatto che io gli abbia mandato i certificati medici e che lui non mi abbia mai risposto, mi fa sorgere questo dubbio.
La mia enorme, grandissima e insopportabile paura è che lui mi licenzi o possa arrabbiarsi per il fatto che sto in queste condizioni, e il fatto stesso di dovergli mandare l'ennesimo certificato mi porta ansia a tal punto da farmi venire da vomitare.
Sono cosciente del fatto che io sia in malattia e che purtroppo non dipende da me quanto tempo io debba restare a casa, però questo non basta a rassicurarmi, e mi fa venire, ripeto, una fortissima ansia e paura addosso, quasi incontrollabile.
Non so come fare, non so come stare tranquilla al solo pensiero di dover mandare nuovamente il mio certificato di lavoro senza che mi vengano tantissime paranoie.
Ringrazio in anticipo chi leggerà.
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Gentile utente,
non conoscendo l'ampiezza e il numero di impiegati del suo luogo di lavoro non potrei dire se una mancata telefonata da parte del datore di lavoro sia indice di "rabbia", di riservatezza, o semplicemente del fatto che non è la prassi telefonare a qualcuno che è malato, se si ha con lui solo una relazione professionale.
In tutto il suo scritto però si evidenzia una paura incontrollata che porta conseguenze anche fisiche (il vomito), e questo su un individuo già leso dalla malattia organica non è auspicabile.
La prossima volta che il medico di famiglia verrà a visitarla gli parli di questa sua paura e si faccia prescrivere un tranquillante e dei colloqui con lo psicologo, per quando sarà di nuovo in condizione di lasciare il letto.
Auguri.
non conoscendo l'ampiezza e il numero di impiegati del suo luogo di lavoro non potrei dire se una mancata telefonata da parte del datore di lavoro sia indice di "rabbia", di riservatezza, o semplicemente del fatto che non è la prassi telefonare a qualcuno che è malato, se si ha con lui solo una relazione professionale.
In tutto il suo scritto però si evidenzia una paura incontrollata che porta conseguenze anche fisiche (il vomito), e questo su un individuo già leso dalla malattia organica non è auspicabile.
La prossima volta che il medico di famiglia verrà a visitarla gli parli di questa sua paura e si faccia prescrivere un tranquillante e dei colloqui con lo psicologo, per quando sarà di nuovo in condizione di lasciare il letto.
Auguri.
Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 524 visite dal 23/11/2023.
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