Ansia e crisi di nervi
Buongiorno dottori di mediciitalia. Sono un ragazzo di 22 anni. Mi sento quasi stupido a scrivervi perchè il mio problema può apparire banale. Tuttavia io ci sto male. Io fin da quando sono piccolo ho sempre avuto con mia madre un rapporto meraviglioso. Diciamo che oltre una madre è stata anche una vera amica. Nell'estate del 2005 lei è cambiata totalmente. Per più di un anno ci sono stati continui litigi(dovuti ai motivi più disparati e spesso stupidi), minacce di andarmene di casa e altri mille problemi. In quel periodo ho sofferto tantissimo perchè non capivo il motivo(all'epoca pensavo che fosse gelosia nei confronti della mia nuova ragazza) ma non era solo quello, semplicemente ogni cosa che facevo non andava bene(nonostanmte ciò io le son stato il più vicino possibile anche se soffrivo). Dopo un anno di litigi e problemi ho convinto mia madre ad andare da un dottore e si è scoperto che aveva un problema alla tiroide quindi è entrata in cura e dopo circa due mesi è tornata "tranquilla"(adesso lei mi dice che si sente bene come una volta e che tutto è ok). Io non porto rancore nei suoi confronti tuttavia vivo in uno stato di angoscia e ansia. Infatti anche a distanza di 6 mesi dalla sua guarigione io ho una sensazione continua di ansia per il fatto che lei potrebbe essere arrabbiata. Lei ha cercato di rassicurarmi e spiegarmi che è stata male ma che ora tutto va bene, ma io non riesco a convincermene e dalla persona sicura e decisa che ero qualche anno fa sono diventato una persona fragile e che da un momento all'altro entra in ansia. Questa ansia ovviamente mi distrugge la vita perchè non riesco mai a essere rilassato e tranquillo. A vostro parere cosa devo fare? Ve lo chiedo perchè io non riesco a dare una risposta. Devo andare in cura a un psicologo? Devo aspettare e vedere se passa? Oppure avete qualche consiglio riguardo a cosa fare quando sono colpito da questi attacchi di ansia che spesso sfociano in crisi di nervi(che spesso sfociano in un pianto disperato ed incontrollabile).
Grazie dell'ascolto.
Cordiali Saluti.
Grazie dell'ascolto.
Cordiali Saluti.
[#1]
Gentile ragazzo,
la tua reazione emotiva, che perdura a distanza dalla risoluzione del problema e non accenna a scomparire spontaneamente, potrebbe configurare un fenomeno da stress post-traumatico. Credo che un breve ciclo di colloqui non possa che giovarti: sarà poi lo psichiatra a decidere se nel caso specifico possa essere utile anche un supporto farmacologico.
Cari saluti
Silvio Presta
www.silvio-presta-psichiatra.tk
la tua reazione emotiva, che perdura a distanza dalla risoluzione del problema e non accenna a scomparire spontaneamente, potrebbe configurare un fenomeno da stress post-traumatico. Credo che un breve ciclo di colloqui non possa che giovarti: sarà poi lo psichiatra a decidere se nel caso specifico possa essere utile anche un supporto farmacologico.
Cari saluti
Silvio Presta
www.silvio-presta-psichiatra.tk
Silvio Presta
[#2]
Gentile utente,
il tempo passa, ma lei stesso nota che questo stato di ansia non diminuisce nè sparisce.... Anzi forse da ansia specifica che era, sta tendendo a generalizzarsi.
A mio parere potrebbe esserle molto utile un breve ciclo di colloqui e magari l'utilizzo della tecnica EMDR (eye movement desensitization and reprocessing) per rielaborare quando successo ed abbassare notevolmente il livello di ansia.
Cordialmente,
Dr. Chiara Cimbro.
il tempo passa, ma lei stesso nota che questo stato di ansia non diminuisce nè sparisce.... Anzi forse da ansia specifica che era, sta tendendo a generalizzarsi.
A mio parere potrebbe esserle molto utile un breve ciclo di colloqui e magari l'utilizzo della tecnica EMDR (eye movement desensitization and reprocessing) per rielaborare quando successo ed abbassare notevolmente il livello di ansia.
Cordialmente,
Dr. Chiara Cimbro.
Dott.ssa Chiara Cimbro
Psicologa Psicoterapeuta
[#3]
Gentile Utente,
come vede i Colleghi le hanno consigliato due soluzioni, accomunate dal fatto che forse un colloquio psicologico potrebbe essere indicato, almeno affinchè lei riesca a chiarirsi un attimo le idee circa quello che è successo, e soprattutto permettendo al professionista di farsi un'idea del Suo problema, idea a mio avviso un po' difficile nel Suo caso da ottenersi via mail.
Personalmente credo che la sua ansia derivi (come spesso accade) da diverse causee, non solo dal rapporto con sua madre, per questo sarebbe interessante approfondire la situazione in sede psicologica.
Per cui, contatti un collega della sua zona di residenza, e provi a sentire un parere esterno.
Cordialmente
Daniel Bulla
dbulla@libero.it
come vede i Colleghi le hanno consigliato due soluzioni, accomunate dal fatto che forse un colloquio psicologico potrebbe essere indicato, almeno affinchè lei riesca a chiarirsi un attimo le idee circa quello che è successo, e soprattutto permettendo al professionista di farsi un'idea del Suo problema, idea a mio avviso un po' difficile nel Suo caso da ottenersi via mail.
Personalmente credo che la sua ansia derivi (come spesso accade) da diverse causee, non solo dal rapporto con sua madre, per questo sarebbe interessante approfondire la situazione in sede psicologica.
Per cui, contatti un collega della sua zona di residenza, e provi a sentire un parere esterno.
Cordialmente
Daniel Bulla
dbulla@libero.it
Cordialmente
Daniel Bulla
dbulla@libero.it, Twitter _DanielBulla_
[#4]
caro ragazzo,
in effetti ho anch'io ho l'impressione che la situazione sia più complessa rispetto a quanto dscritto nelle tue poche righe e sicuramente andrebbero indagati una serie di altri elementi per poter ipotizzare una diagnosi e valutare le possibilità di intervento.
Pertanto concordo nel consigliarti di effettuare un consulto psicologico, se non altro per avere una quadro psicodiagnostico completo con cui dare il giusto peso ad alcune variabili rispetto ad altre. Da qui la valutazione circa i percosi possibili e le tecniche più adeguate sarà immediato.
con i migliori auguri
F.I.Passoni
studiopsicologia@hotmail.it
in effetti ho anch'io ho l'impressione che la situazione sia più complessa rispetto a quanto dscritto nelle tue poche righe e sicuramente andrebbero indagati una serie di altri elementi per poter ipotizzare una diagnosi e valutare le possibilità di intervento.
Pertanto concordo nel consigliarti di effettuare un consulto psicologico, se non altro per avere una quadro psicodiagnostico completo con cui dare il giusto peso ad alcune variabili rispetto ad altre. Da qui la valutazione circa i percosi possibili e le tecniche più adeguate sarà immediato.
con i migliori auguri
F.I.Passoni
studiopsicologia@hotmail.it
F.I.Passoni
Dir. di SYNESIS, Centro di Consulenza Psicologica, Psicoterapia & Ipnosi Clinica
studiopsicologia@hotmail.it
[#5]
Psichiatra
Gentile utente,
anch'io concordo con quanto espresso precedentemente dai colleghi. Una consulenza psicologica potrebbe essere utile per chiarire il quadro clinico e formulare una diagnosi; solo dopo sarà possibile pianificare, laddove ritenuto necessario, l'intervento terapeutico.
Cordialmente
Giuseppe Ruffolo
www.psichiatria-online.it
anch'io concordo con quanto espresso precedentemente dai colleghi. Una consulenza psicologica potrebbe essere utile per chiarire il quadro clinico e formulare una diagnosi; solo dopo sarà possibile pianificare, laddove ritenuto necessario, l'intervento terapeutico.
Cordialmente
Giuseppe Ruffolo
www.psichiatria-online.it
[#6]
Psicoterapeuta, Medico di medicina generale
Gent,mmo ragazzo, non è stato assolutamente stupido nell'esporre il proprio disagio,nè tantomeno cio' che sta vivendo ,è banale.
Concordo con i colleghi,nei suggerimenti dati,affronti subito le propie ansie e timori,è giovanissimo , cio' che sta vivendo è una crisi transitoria ,importante è affrontarla subito ,con determinazione, ci riesce di sicuro!
Ci dia sue notizie.
Cordialmente
Dott.ssa I. Di Sipio
http://www.psicomedicina.mi.it
Concordo con i colleghi,nei suggerimenti dati,affronti subito le propie ansie e timori,è giovanissimo , cio' che sta vivendo è una crisi transitoria ,importante è affrontarla subito ,con determinazione, ci riesce di sicuro!
Ci dia sue notizie.
Cordialmente
Dott.ssa I. Di Sipio
http://www.psicomedicina.mi.it
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