Omosessualità o doc omosessuale?
Buongiorno,
Già a 16/17 anni ho avuto qualche dubbio sulla mia sessualità, poi scomparso.
Poi mi sono fidanzato con una ragazza con cui sto ormai da 5 anni.
L'anno scorso, a settembre, dopo essermi posto la domanda, dal nulla, "e se fossi gay?
" sono entrato in uno stato di depressione terribile, in cui continuavo ossessivamente a pensare a quella domanda, cercavo di confrontare la mia eccitazione vedendo porno gay e porno etero, guardando ragazzi nudi e ragazze nude, mi facevo tantissime domande ogni volta che mi giravo per strada per guardare un ragazzo e così via.
Oltre a tutto questo, appunto, ero depresso: così una psichiatra mi ha prescritto la fluoxetina e dopo qualche settimana stavo bene, molto bene: non avevo neanche più minimamente pensieri come quelli sopra descritti ed ero sicuro al 100% della mia eterosessualità (o bisessualità, non lo so, comunque che mi piacessero le donne e che non sono gay).
La scorsa settimana, mentre guardavo dei porno, sono capitato per sbaglio in un porno gay e mi sono eccitato.
Da allora quei pensieri ossessivi sono tornati e piango spesso.
Secondo voi è doc omosessuale?
Ho letto di questa malattia su internet e mi ci ritrovo in tantissimi sintomi che vengono descritti.
La psicoterapeuta/ psichiatra che mi segue dice che ho tratti ossessivi, ma non abbiamo mai parlato esplicitamente di doc omosessuale.
Altra domanda: se così fosse, è normale una ricaduta?
Ed è sufficiente una cura a base di 20 mg al giorno di fluoxetina?
Già a 16/17 anni ho avuto qualche dubbio sulla mia sessualità, poi scomparso.
Poi mi sono fidanzato con una ragazza con cui sto ormai da 5 anni.
L'anno scorso, a settembre, dopo essermi posto la domanda, dal nulla, "e se fossi gay?
" sono entrato in uno stato di depressione terribile, in cui continuavo ossessivamente a pensare a quella domanda, cercavo di confrontare la mia eccitazione vedendo porno gay e porno etero, guardando ragazzi nudi e ragazze nude, mi facevo tantissime domande ogni volta che mi giravo per strada per guardare un ragazzo e così via.
Oltre a tutto questo, appunto, ero depresso: così una psichiatra mi ha prescritto la fluoxetina e dopo qualche settimana stavo bene, molto bene: non avevo neanche più minimamente pensieri come quelli sopra descritti ed ero sicuro al 100% della mia eterosessualità (o bisessualità, non lo so, comunque che mi piacessero le donne e che non sono gay).
La scorsa settimana, mentre guardavo dei porno, sono capitato per sbaglio in un porno gay e mi sono eccitato.
Da allora quei pensieri ossessivi sono tornati e piango spesso.
Secondo voi è doc omosessuale?
Ho letto di questa malattia su internet e mi ci ritrovo in tantissimi sintomi che vengono descritti.
La psicoterapeuta/ psichiatra che mi segue dice che ho tratti ossessivi, ma non abbiamo mai parlato esplicitamente di doc omosessuale.
Altra domanda: se così fosse, è normale una ricaduta?
Ed è sufficiente una cura a base di 20 mg al giorno di fluoxetina?
[#1]
Buongiorno,
se ha dato un'occhiata su questo sito su consulti simili al Suo, avrà notato che molti ragazzi della Sua età pongono le stesse domande e spessissimo rispondiamo che la trappola per questo tipo di pensiero è rappresentata proprio dai test che la persona effettua allo scopo di ridurre il livello di preoccupazione.
Mi spiego meglio. Lei scrive: ""e se fossi gay?
" sono entrato in uno stato di depressione terribile, in cui continuavo ossessivamente a pensare a quella domanda, cercavo di confrontare la mia eccitazione vedendo porno gay e porno etero, guardando ragazzi nudi e ragazze nude, mi facevo tantissime domande ogni volta che mi giravo per strada per guardare un ragazzo e così via."
Questo processo alimenta le ossessioni, i dubbi, la preoccupazione. Più si fanno i test di verifica, più il problema si amplifica, anche se inizialmente si ha la sensazione di stare meglio, perchè "provandosi" si cerca e ottiene una rassicurazione.
Inoltre, Lei scrive di essersi eccitato alla vista di un filmato porno gay. Questa cosa è del tutto normale, può capitare a chiunque. La sostanziale differenza tra Lei e un'altra persona è che per Lei tutto ciò è preoccupante e terribile, mentre per una persona meno ansiosa è un dato senza alcun peso.
"La psicoterapeuta/ psichiatra che mi segue dice che ho tratti ossessivi, ma non abbiamo mai parlato esplicitamente di doc omosessuale."
Mi pare che il problema sia stato ben esplicitato dal curante. Non esiste un doc omosessuale o un doc da contaminazione, nè un doc da altro (es timore di far del male a qualcuno, ecc...).
Esiste un problema d'ansia legato alle ossessioni che deve essere risolto.
Però andrei avanti con la psicoterapia, portando tutti i dubbi che ha espresso qui al Suo curante, magari può stampare questo scambio e condividerlo con lo psicoterapeuta. Tutti i dubbi che ha deve sempre esplicitarli in terapia, altrimenti non potrà ricevere il giusto aiuto che occorre.
Cordiali saluti,
se ha dato un'occhiata su questo sito su consulti simili al Suo, avrà notato che molti ragazzi della Sua età pongono le stesse domande e spessissimo rispondiamo che la trappola per questo tipo di pensiero è rappresentata proprio dai test che la persona effettua allo scopo di ridurre il livello di preoccupazione.
Mi spiego meglio. Lei scrive: ""e se fossi gay?
" sono entrato in uno stato di depressione terribile, in cui continuavo ossessivamente a pensare a quella domanda, cercavo di confrontare la mia eccitazione vedendo porno gay e porno etero, guardando ragazzi nudi e ragazze nude, mi facevo tantissime domande ogni volta che mi giravo per strada per guardare un ragazzo e così via."
Questo processo alimenta le ossessioni, i dubbi, la preoccupazione. Più si fanno i test di verifica, più il problema si amplifica, anche se inizialmente si ha la sensazione di stare meglio, perchè "provandosi" si cerca e ottiene una rassicurazione.
Inoltre, Lei scrive di essersi eccitato alla vista di un filmato porno gay. Questa cosa è del tutto normale, può capitare a chiunque. La sostanziale differenza tra Lei e un'altra persona è che per Lei tutto ciò è preoccupante e terribile, mentre per una persona meno ansiosa è un dato senza alcun peso.
"La psicoterapeuta/ psichiatra che mi segue dice che ho tratti ossessivi, ma non abbiamo mai parlato esplicitamente di doc omosessuale."
Mi pare che il problema sia stato ben esplicitato dal curante. Non esiste un doc omosessuale o un doc da contaminazione, nè un doc da altro (es timore di far del male a qualcuno, ecc...).
Esiste un problema d'ansia legato alle ossessioni che deve essere risolto.
Però andrei avanti con la psicoterapia, portando tutti i dubbi che ha espresso qui al Suo curante, magari può stampare questo scambio e condividerlo con lo psicoterapeuta. Tutti i dubbi che ha deve sempre esplicitarli in terapia, altrimenti non potrà ricevere il giusto aiuto che occorre.
Cordiali saluti,
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#2]
Utente
Buongiorno dottoressa,
Grazie mille per la pronta risposta, mi ha tranquillizzato.
Le volevo solo chiedere, come ultima cosa, se sia normale avere ricadute come quella che ho avuto io. Perché sono stato bene tanto tempo, più di un anno, da quando ho iniziato la cura. Secondo lei riuscirò a tornare come prima?
E seconda domanda, cosa ne pensa della cura a base di fluoxetina?
Grazie infinite, mi scusi il disturbo
Grazie mille per la pronta risposta, mi ha tranquillizzato.
Le volevo solo chiedere, come ultima cosa, se sia normale avere ricadute come quella che ho avuto io. Perché sono stato bene tanto tempo, più di un anno, da quando ho iniziato la cura. Secondo lei riuscirò a tornare come prima?
E seconda domanda, cosa ne pensa della cura a base di fluoxetina?
Grazie infinite, mi scusi il disturbo
[#3]
Buongiorno,
vorrei sottolineare una cosa: per quanto riguarda il fatto che sia tranquillizzato leggendo la mia risposta, da una parte ci sta ma dall'altra è nche questo il problema, perchè postando qui Lei sta cercando rassicurazioni che hanno breve durata.
Invece, deve discutere di tutto ciò con lo psicoterapeuta, perchè deve imparare a gestire tutto ciò.
Questo significa che può capitare avere dei pensieri del genere anche dopo un anno, ma dovrebbe essere in grado di gestirli per ciò che sono, senza più esserne turbato.
E' per questa ragione che trovo opportuno che dica al terapeuta di questo nostro scambio.
"Secondo lei riuscirò a tornare come prima?"
Speriamo di no, dal momento che quell'equilibrio era molto labile e si è rotto; cioè speriamo che Lei alla fine della terapia sia una persona nuova, capace di riconoscere lo stato ansioso (che sperimentiamo tutti) e in grado di padroneggiarlo. Questi devono essere i Suoi obiettivi.
Per quanto riguarda, infine, il trattamento farmacologico, io sono una psicologa e non un medico, per cui deve domandare al medico.
Cordiali saluti,
vorrei sottolineare una cosa: per quanto riguarda il fatto che sia tranquillizzato leggendo la mia risposta, da una parte ci sta ma dall'altra è nche questo il problema, perchè postando qui Lei sta cercando rassicurazioni che hanno breve durata.
Invece, deve discutere di tutto ciò con lo psicoterapeuta, perchè deve imparare a gestire tutto ciò.
Questo significa che può capitare avere dei pensieri del genere anche dopo un anno, ma dovrebbe essere in grado di gestirli per ciò che sono, senza più esserne turbato.
E' per questa ragione che trovo opportuno che dica al terapeuta di questo nostro scambio.
"Secondo lei riuscirò a tornare come prima?"
Speriamo di no, dal momento che quell'equilibrio era molto labile e si è rotto; cioè speriamo che Lei alla fine della terapia sia una persona nuova, capace di riconoscere lo stato ansioso (che sperimentiamo tutti) e in grado di padroneggiarlo. Questi devono essere i Suoi obiettivi.
Per quanto riguarda, infine, il trattamento farmacologico, io sono una psicologa e non un medico, per cui deve domandare al medico.
Cordiali saluti,
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.7k visite dal 17/11/2023.
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