Non capisco se sbaglio io o gli altri

Buongiorno, il mio problema è da un paio d'anni soffro di blocchi, ansia, e paure varie.
Sto affrontando un periodo molto pesante, mi divido tra lavoro, università e una famiglia molto assillante.
È difficile spiegare tutto ciò che sento.
Non ho un bel rapporto con il corpo, nonostante le diete fatte aumento di peso, vero che anche i rari periodi in cui rientro in un bmi salutare non riesco a vederlo.
L'università mi ha distrutto e tolto la voglia di studiare che mi ha distinto negli anni, nonostante abbia voti brillanti ho riscontrato varie difficoltà nel percorso (esempio pratico dover scrivere la tesi 2 volte perché il mio precedente relatore si è comportato scorrettamentr), allo stato attuale sto quindi scrivendo la mia 2a tesi.
Mi blocco spesso, per la paura che anche sta volta possa andare qualcosa storto.
In tutto ciò si colloca la mia famiglia.
Vedo il mio ragazzo, le mie amiche, ricevere appoggio in casa, la mia famiglia cerca invece di convincermi che quelle sono favole e la normalità siamo noi.
Mi spiego meglio, mi sento demolita e demoralizzata in ogni cosa che faccio, da piccola desideravo fare sport, ma mi è stato negato un po' per questioni economiche un po' perché "non hai mai mostrato di avere chissà quale talento, se non lo studio, quindi continua in quello", mi chiedo continuamente se ora quindi non mi ritroverei bloccata in questo corpo da anni passati seduta senza movimento (preciso che le persone, avendo un fisico latineggiante, cercano di convincermi che io sia bella anche evidentemente sovrappeso, in quanto comunque appaio soda).
I miei genitori sono un po' testardi, nonostante mangino molto sono molto magri, quindi per loro se io sono come sono non è per la vita che ho condotto, ma perché chissà cosa mangio di nascosto, quando in realtà mangiamo le stesse cose.
Anzi, io spesso molto meno di loro.
Detta cosi sembra che il problema sia solo questo del fisico, purtroppo i caratteri sono pochi ed è impossibile condensare tutto.
Mia madre mi opprime su tutto.
Se provo a dirle cosa provo mi risponde che non ha tempo/problemi più grandi/che dovrei pensare a chi sta peggio perché c'è chi muore di fame o di malattie (che lei ha in passato avuto), e in tanto non si accorge dei miei occhi gonfi di lacrime, dei pianti che faccio ogni volta che ricevo queste risposte, della rabbia che accumulo man mano.
A volte mio padre interviene in mia difesa, ricordandole come lei sia così solo a casa, mentre al di fuori (con famiglia/amici) sia comprensiva e disposta ad ascoltare.
È come se lei usasse tutte le sue energie fuori, e non ne avesse per me (si, con mio fratello si comporta diversamente, a dire anche di mio fratello stesso, per lei invece sono gelosa io e ci tratta uguali).
Sono una figlia che non ha mai causato problemi, sempre solo ottimi voti e estremamente disponibile con il prossimo.
Eppure ora che ho bisogno che loro mi tendano la mano, si girano tutti.
E io affondo nell'ansia che mi consuma, sono io che ho qualcosa che non va?
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Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 4.3k 193
Gentile utente,
frequentando l'università lei ha a disposizione gratuitamente uno psicologo. Ne trova a costo di ticket alle ASL, nei Consultori, nei Centri di Salute Mentale. Ne trova a prezzi contenuti ovunque.
Nel suo caso, le segnalo i centri per i disturbi alimentari, che si trovano presso i maggiori ospedali e che assieme ai medici hanno anche gli psicologi.
Insisto sul tema "psicologo" perché dalla sua lettera si evince un complicato rapporto familiare da cui non sembra districarsi con le sue sole forze. Lei continua a lottare con strumenti "da bambina" contro una carenza genitoriale che non ha il coraggio di riconoscere, così può scrivere di sé: "Sono una figlia che non ha mai causato problemi, sempre solo ottimi voti e estremamente disponibile con il prossimo".
Che tristezza, che una donna di 26 anni sia ancora una figlia che non crea problemi, sempre al disperato inseguimento di un amore e di un'approvazione che forse non le saranno mai offerti!
Sta a lei recuperare una crescita autonoma, che passa attraverso la consapevolezza di quello che ha e di quello che non può avere.
Si faccia aiutare e vedrà che molti problemi andranno a posto.
Auguri.

Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com