Chiarimento su sincronicità, caso e causalità

Buongiorno dottori, talvolta mi capita di costruire relazioni di causa effetto "bizzarre", mettendo in relazione eventi del vissuto quotidiano con le mie preoccupazioni. Faccio un esempio. Sono una persona ipocondriaca. Mi capita di avvertire un sintomo che potrebbe essere "di poco conto", ma mi preoccupo perché potrebbe essere anche associato ad una patologia grave. In quel preciso istante stavo anche leggendo un articolo che tratta di una personaggio pubblico. Cerco in seguito la sua biografia e scopro che questa persona è mancata proprio per la patologia di cui mi stavo preoccupando poco prima. La cosa mi destabilizza, perché penso, con un ragionamento emotivo ed irrazionale, che queste cose possano essere connesse. La componente più razionale mi cerca invece di portare verso la spiegazione che si sia trattato semplicemente di un caso.

Ho letto questo articolo https: //www. guidapsicologi. it/articoli/la-sincronicita-o-quando-nulla-accade-per-caso che mi ha però confuso le idee ancor di più. Vorrei chiedervi come mai accadano questo tipo di pensieri e che significato dar loro.

Grazie
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Dr.ssa Daniela Benedetto Psicoterapeuta, Psicologo 204 5
Gentile Utente, credo che dietro ci sia una componente ansiosa che la porta a cercare di anticipare il futuro nel tentativo di gestirlo. il futuro che anticipa e’ catastrofico con patologie che di fatto , nella realtà quotidiana , non sono le sue. Il futuro non c’è’ o meglio non c’è’ ancora e tutto ciò che le viene in mente e che non e’ provato nel momento presente, corrisponde a pensieri, semplici pensieri e non realtà.
Siamo partiti dall’ipotesi che il motore di questi pensieri sia l’ansia e quindi in ultima analisi, cercare un motivo per preoccuparsi, vuole essere un modo, fallimentare, di gestire l’ansia.
Sarebbe utile approfondire le radici della sua ansia.
Un saluto cordiale

Dr.ssa Daniela Benedetto
Psicologa e Psicoterapeuta EMDR Roma
tel. 3396306112 www.danielabenedetto.it
Visite in presenza e da remoto (on line)

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Utente
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Gentile dottoressa, le confermo la sua lettura. Sono sicuramente una persona ansiosa e faccio spesso collegamenti tra le cose, anche assurdi.

Approfondirò. Grazie per il suo cortese consulto.