Ossessione/controllo sul respiro
Salve a tutti dottori, come si evince dal titolo, ultimamente mi trovo a controllare molto spesso il mio respiro.
Sarà che provengo da un periodo molto molto difficile, a Maggio scorso ho incominciato a soffrire d’ansia, dai primi d’agosto ho iniziato la psicoterapia e devo dire combinata alla mia voglia di star bene sto ottenendo degli ottimi risultati.
Oggi giorno dopo mesi in cui credevo che la mia vita fosse finita, sto ritornando a vivere: frequento l’università dove ho conosciuto nuove persone e anche una ragazza sto ritornando ad allenarmi in palestra (cosa che ho sempre amato fare), vado allo stadio, sono iscritto in un associazione studentesca presso il mio ateneo, faccio volontariato.
Insomma sono tornato alla normalità, ma c’è questa mania di controllo/ossessione che non mi far vivere tranquillamente, sembra che il respiro sia poco fluido ma non come prima (da Luglio fino a fine Settembre soffrivo di una forte dispnea psicogena) ora la famosa fame d’aria sembra sparita o perlomeno molto molto accentuata.
Ne ho parlato anche con la mia terapeuta che a detta sua non sembra spaventarla anzi è molto contenta del mio percorso, abbiamo anche prolungato le sedute ogni 2 settimane.
Lei è contenta del mio percorso, personalmente anche io (sto capendo tante cose di me), peroni questa fissa non mi far star bene al 100% (io fondamentale avverto una respirazione poco fluida, come se fosse un po’ bloccata a livello della gola ma non mi scaturisce ansia, anzi molto nervosismo e un po’ di tristezza, perché è come se non riuscissi a smettere di pensarci.
La mia domanda è la seguente è normale che tutto ciò faccia parte del pacchetto ansia?
Ci sono pazienti nella mia stessa sensazione?
Più di esporlo alla mia terapeuta e al mio psichiatra a studio cosa potrei fare (premetto che non assumo una terapia farmacologica assumo un integratore naturale) grazie per chi mi risponderà!
Sarà che provengo da un periodo molto molto difficile, a Maggio scorso ho incominciato a soffrire d’ansia, dai primi d’agosto ho iniziato la psicoterapia e devo dire combinata alla mia voglia di star bene sto ottenendo degli ottimi risultati.
Oggi giorno dopo mesi in cui credevo che la mia vita fosse finita, sto ritornando a vivere: frequento l’università dove ho conosciuto nuove persone e anche una ragazza sto ritornando ad allenarmi in palestra (cosa che ho sempre amato fare), vado allo stadio, sono iscritto in un associazione studentesca presso il mio ateneo, faccio volontariato.
Insomma sono tornato alla normalità, ma c’è questa mania di controllo/ossessione che non mi far vivere tranquillamente, sembra che il respiro sia poco fluido ma non come prima (da Luglio fino a fine Settembre soffrivo di una forte dispnea psicogena) ora la famosa fame d’aria sembra sparita o perlomeno molto molto accentuata.
Ne ho parlato anche con la mia terapeuta che a detta sua non sembra spaventarla anzi è molto contenta del mio percorso, abbiamo anche prolungato le sedute ogni 2 settimane.
Lei è contenta del mio percorso, personalmente anche io (sto capendo tante cose di me), peroni questa fissa non mi far star bene al 100% (io fondamentale avverto una respirazione poco fluida, come se fosse un po’ bloccata a livello della gola ma non mi scaturisce ansia, anzi molto nervosismo e un po’ di tristezza, perché è come se non riuscissi a smettere di pensarci.
La mia domanda è la seguente è normale che tutto ciò faccia parte del pacchetto ansia?
Ci sono pazienti nella mia stessa sensazione?
Più di esporlo alla mia terapeuta e al mio psichiatra a studio cosa potrei fare (premetto che non assumo una terapia farmacologica assumo un integratore naturale) grazie per chi mi risponderà!
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Gentile utente,
sicuramente l'ossessione per il controllo del respiro può far parte del quadro di una condizione di ansia. Ad esempio, quando l'ansia deriva dalla sensazione di essere sopraffatti dalla molteplicità o pressione degli stimoli del mondo esterno, una reazione può essere quella di rivolgersi verso oggetti specifici su cui fissare la propria manipolazione - come appunto il respiro - allo scopo di ottenere un'illusione di padroneggiamento della situazione che, seppur non risolva, tampona il proprio disagio interiore. Questo può rivelarsi particolarmente significativo laddove il respiro, nello specifico, venga percepito come indicatore della vita - si è vivi quando si respira -, configurandosi dunque il controllo del respiro come tentativo di controllo della propria vita.
Al di là di questo commento generale, però, ritengo rischioso fornirle ulteriori indicazioni che potrebbero interferire con i progressi del percorso che sta compiendo con la sua terapeuta e con il suo psichiatra, e per i cui ottimi risultati le porgo i miei complimenti.
Se l'ossessione per il controllo del respiro è per lei tanto incalzante, la incoraggio a insistere con la sua terapeuta e con il suo psichiatra esponendo trasparentemente il suo vissuto e il suo desiderio di intervenire su questo aspetto della sua condizione psichica.
Rimaniamo a sua disposizione.
Cordialmente,
sicuramente l'ossessione per il controllo del respiro può far parte del quadro di una condizione di ansia. Ad esempio, quando l'ansia deriva dalla sensazione di essere sopraffatti dalla molteplicità o pressione degli stimoli del mondo esterno, una reazione può essere quella di rivolgersi verso oggetti specifici su cui fissare la propria manipolazione - come appunto il respiro - allo scopo di ottenere un'illusione di padroneggiamento della situazione che, seppur non risolva, tampona il proprio disagio interiore. Questo può rivelarsi particolarmente significativo laddove il respiro, nello specifico, venga percepito come indicatore della vita - si è vivi quando si respira -, configurandosi dunque il controllo del respiro come tentativo di controllo della propria vita.
Al di là di questo commento generale, però, ritengo rischioso fornirle ulteriori indicazioni che potrebbero interferire con i progressi del percorso che sta compiendo con la sua terapeuta e con il suo psichiatra, e per i cui ottimi risultati le porgo i miei complimenti.
Se l'ossessione per il controllo del respiro è per lei tanto incalzante, la incoraggio a insistere con la sua terapeuta e con il suo psichiatra esponendo trasparentemente il suo vissuto e il suo desiderio di intervenire su questo aspetto della sua condizione psichica.
Rimaniamo a sua disposizione.
Cordialmente,
Dott. Davide Giusino, Psicologo | davide.giusino@libero.it
https://psicologipuglia.it/albo-psicologi/r/giusino-davide/
[#2]
Utente
La ringrazio dottore per la risposta è per le sue belle parole rifacendomi al suo commento generale ci sono ancora delle mie situazione personali ancora da risolvere o meglio ancora le devo esporre in secondo luogo beh diciamo che c’è questa ossessione perché effettivamente io sento il respiro poco fluido, bloccato, quasi da farmi mancare l’aria. Sicuramente lo comunicherò ai miei curanti.. diciamolo che questo è l’unico sintomo che dura di più e non sopporto gli altri invece sono pochi e di breve durata!
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 3.5k visite dal 14/11/2023.
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