Psicoterapia sessuologica e porto d’armi
Buongiorno.
Da circa un mese ho deciso di affrontare un percorso di psicoterapia di coppia, insieme alla mia compagna, presso lo studio PRIVATO di una psicoterapeuta. Al momento abbiamo sedute separate, ma a breve, secondo quanto detto dalla psicologa, dovremo effettuare delle sedute in coppia.
Il motivo che ha spinto me e la mia compagna ad affrontare questo percorso, è stata una crisi della nostra relazione dovuta ad una situazione di appiattimento generale, ma soprattutto alla mancanza quasi totale dei nostri rapporti sessuali; problematica che dura ormai da diversi mesi e che sta minando la nostra relazione. Abbiamo così deciso di recarci entrambi da una figura professionale specializzata in problematiche di questo tipo. Stiamo insieme da 12 anni.
Siccome io sono titolare di porto d’armi e detentore di armi, vorrei sapere se queste sedute possano, in futuro, avere un effetto negativo sul rinnovo del mio porto d’armi o peggio ancora causare il sequestro delle stesse. Inoltre io sono un militare in servizio effettivo, non voglio assolutamente che la mia linea gerarchica venga a conoscenza di questo mio percorso insieme alla mia compagna, per ovvi motivi di ripercussioni lavorative che potete facilmente immaginare.
La psicoterapeuta dalla quale andiamo, ci ha fatto firmare un foglio di consenso durante la prima seduta che io inizialmente non volevo firmare, perché volevo andare lì in totale anonimato senza lasciare tracce. Ma a detta sua era obbligatorio che io lo firmassi, dicendomi che se non lo facevo non poteva nemmeno ricevermi. In questo foglio di consenso dovevo inserire tutti i miei dati anagrafici.
La domanda che vorrei fare è la seguente: La psicologa deve rendere noto a qualcuno di questi fogli di consenso? Nel senso, deve informare le autorità, come ad esempio questura o prefettura, riguardo ai dati anagrafici dei pazienti che per svariati motivi si recano presso il suo studio? O vige sempre e comunque il segreto professionale?
In attesa di un vostro cortese riscontro, vi auguro una buona giornata
Da circa un mese ho deciso di affrontare un percorso di psicoterapia di coppia, insieme alla mia compagna, presso lo studio PRIVATO di una psicoterapeuta. Al momento abbiamo sedute separate, ma a breve, secondo quanto detto dalla psicologa, dovremo effettuare delle sedute in coppia.
Il motivo che ha spinto me e la mia compagna ad affrontare questo percorso, è stata una crisi della nostra relazione dovuta ad una situazione di appiattimento generale, ma soprattutto alla mancanza quasi totale dei nostri rapporti sessuali; problematica che dura ormai da diversi mesi e che sta minando la nostra relazione. Abbiamo così deciso di recarci entrambi da una figura professionale specializzata in problematiche di questo tipo. Stiamo insieme da 12 anni.
Siccome io sono titolare di porto d’armi e detentore di armi, vorrei sapere se queste sedute possano, in futuro, avere un effetto negativo sul rinnovo del mio porto d’armi o peggio ancora causare il sequestro delle stesse. Inoltre io sono un militare in servizio effettivo, non voglio assolutamente che la mia linea gerarchica venga a conoscenza di questo mio percorso insieme alla mia compagna, per ovvi motivi di ripercussioni lavorative che potete facilmente immaginare.
La psicoterapeuta dalla quale andiamo, ci ha fatto firmare un foglio di consenso durante la prima seduta che io inizialmente non volevo firmare, perché volevo andare lì in totale anonimato senza lasciare tracce. Ma a detta sua era obbligatorio che io lo firmassi, dicendomi che se non lo facevo non poteva nemmeno ricevermi. In questo foglio di consenso dovevo inserire tutti i miei dati anagrafici.
La domanda che vorrei fare è la seguente: La psicologa deve rendere noto a qualcuno di questi fogli di consenso? Nel senso, deve informare le autorità, come ad esempio questura o prefettura, riguardo ai dati anagrafici dei pazienti che per svariati motivi si recano presso il suo studio? O vige sempre e comunque il segreto professionale?
In attesa di un vostro cortese riscontro, vi auguro una buona giornata
[#1]
Gentile utente,
Tranquillo, la psicoterapia non è un reato! e dunque nessuna trasmissione a questura e prefettura.
Unicamente, trattandosi di prestazioni sanitarie (come tutte quelle mediche)
- il paziente le può scaricare dalle tasse,
- e su quanto percepito il/la Psicolog* ci deve pagare le tasse.
A questo scopo avviene la trasmissione delle fatture al Sistema Tessera Sanitaria in automatico, due volte l'anno.
Però, leggendo attentamente il modulo che lei ha sottofirmato (è imprescindibile) e di cui necessariamente deve avere una copia,
potrà osservare che ad un certo punto compare il "Diritto di opposizione" a che la fattura venga inviata al Sistema Tessera Sanitaria; barrando questa casella ne evita la trasmissione. In questo caso la registrazione della fattura affinché il/la professionista ci possa pagare le tasse viene effettuato senza l'apposizione del codice fiscale del paziente.
I dettagli li potrà leggere qui: https://www.psy.it/wp-content/uploads/2018/05/Versione-aggiornata16_51-1.pdf .
Però, perchè non fattura la Sua compagna a nome proprio, come "Terapia di coppia"?
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
Tranquillo, la psicoterapia non è un reato! e dunque nessuna trasmissione a questura e prefettura.
Unicamente, trattandosi di prestazioni sanitarie (come tutte quelle mediche)
- il paziente le può scaricare dalle tasse,
- e su quanto percepito il/la Psicolog* ci deve pagare le tasse.
A questo scopo avviene la trasmissione delle fatture al Sistema Tessera Sanitaria in automatico, due volte l'anno.
Però, leggendo attentamente il modulo che lei ha sottofirmato (è imprescindibile) e di cui necessariamente deve avere una copia,
potrà osservare che ad un certo punto compare il "Diritto di opposizione" a che la fattura venga inviata al Sistema Tessera Sanitaria; barrando questa casella ne evita la trasmissione. In questo caso la registrazione della fattura affinché il/la professionista ci possa pagare le tasse viene effettuato senza l'apposizione del codice fiscale del paziente.
I dettagli li potrà leggere qui: https://www.psy.it/wp-content/uploads/2018/05/Versione-aggiornata16_51-1.pdf .
Però, perchè non fattura la Sua compagna a nome proprio, come "Terapia di coppia"?
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
[#2]
Utente
Grazie per la celere risposta Dott.ssa.
In effetti avevo già pensato di far fatturare a nome della mia compagna.
Ma se il codice fiscale delle fatture viene inviato al Sistema Tessera Sanitaria, chi è che può venire a conoscenza che tizio si è sottoposto a psicoterapia? il medico di base? La Asl? L’agenzia delle entrate?
Non so come funziona onestamente
In effetti avevo già pensato di far fatturare a nome della mia compagna.
Ma se il codice fiscale delle fatture viene inviato al Sistema Tessera Sanitaria, chi è che può venire a conoscenza che tizio si è sottoposto a psicoterapia? il medico di base? La Asl? L’agenzia delle entrate?
Non so come funziona onestamente
[#3]
Gentile utente,
io come professionista sono al corrente della parte che riguarda noi Psicolog*, e che Le ho descritto.
Il resto deve vederlo sul sito dell'Agenzia delle Entrate.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
io come professionista sono al corrente della parte che riguarda noi Psicolog*, e che Le ho descritto.
Il resto deve vederlo sul sito dell'Agenzia delle Entrate.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
[#5]
Prego. E' stato un piacere, anche per i tanti che ci leggono e che possono porsi i suoi stessi interrogativi.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 1k visite dal 11/11/2023.
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