Al di là dell'amore e del bello

Ora, citare Nietzsche per una sciocchezza del genere è veramente da indecenti.
Potrebbe poi essere definito problema?
Ma ora basta, questo non è un sito di letteratura, tantomeno di filosofia, pur essendo questa senz'altro parente della psicologia.
Parliamo invece della mia sciocchezza.
Che dite?
Bene: sono brutto, mi sento tale.
Quale fra le due?
Entrambe.
Partiamo.
Ogni volta che allo specchio ho la sfortuna di osservare il mio volto, così disgustoso, provo un'incessante desiderio di strappare ogni fibra della carne dal mio volto.
Maciullare a furia di pugni il mio naso, così storto e curvo, strapparmi i capelli che, all'età di 23 anni, hanno deciso che fosse il momento giusto per abbandonarmi.
No no! Vi giuro che non sono loro ad avermi lasciato, sono stato io che li ho lasciati! E poi a voi cadono così tanti?
Potete gareggiare con me?
Potete vantare, voi, orecchie così a sventola?
Che avessi la capacità di muoverle con forza ora potrei librarmi in aria, al pari d'una ape leggiadra.
Vorrei poter appiattire il sopracciglio sinistro che, ha deciso per qualche strana ragione, di dover essere più grande del sopracciglio sinistro (parlo proprio dell'osso).
Ho i denti così storti che se decidessero di stortarsi ancora un po' potrei, senz'altro, definirli dritti.
Ma non osate farmi arrabbiare...che alto come sono potrei addirittura raggiungere il vostro ombelico e farvi il solletico! Siete stati avvertiti eh! Sono brutto, orribile, la definizione dell'impietosa sfortuna abbattuta sull'uomo che, arrossendo di vergogna e rabbia, ama il bello degli altri.
Immaginarmi bello, alto, senza questa barba paglierina e insulsa, mi fa stare bene.
Ma la vita è una, e io non sono alto e bello.
Non sono nemmeno intelligente, cos'è intelligente?
Cos'ho di intelligente?
Il cellulare forse, e anche su quest'ultimo ho dei dubbi.
Si si, ho passioni, le ho coltivate e tutt'ora le coltivo.
Ma che senso ha bruciare di passione se non riesco ad accendere la fiamma in nessuna fanciulla?
Mi sento solo, con altri e con me.
Ho più volte provato a sedurre qualche gentile ragazza, in alcuni casi non così gentili da non rifiutarmi con poca delicatezza, magari facendomi pesare proprio dei difetti fisici che, nel bene o nel male, non posso risolvere.
Avete voi i soldi per farlo?
Io no.
Aspetta voi si?
DATEMI! Al dì là della serietà e dello scherzo.
Non posso farne una colpa alle ragazze, non sono bello, probabilmente sono pure un incapace sociale, quindi perché stare con me?
Vorrei potermi fare una famiglia, ma ho l'impressione che sarò per sempre solo.
E come potrei proteggere qualcuno dai pericoli basso come sono?
Sarei un buon marito?
Un buon genitore?
Cosa potrei dare io?
Cosa sono io?
Cosa pretendo io?
Cosa voglio io?
Amore, e quindi non avrò niente.
Però vorrei chiedervi con sincero rispetto, posso io avere questo amore?
Pur brutto come sono, è possibile?
Potete essere sinceri con me.
Nessun problema, sono qua per il vero, non per ciò che il mio cuore desidera.
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Dr.ssa Valentina Sciubba Psicoterapeuta, Psicologo 1.7k 38 10
Si, perché no? Amare significa dare e ricevere per il bene e aver piacere della compagnia e della relazione. L'amore colma le mancanze.
Ci sono sicuramente fattori che possono ostacolare o favorire l'approccio che spesso non sono fisici e che sono ugualmente importanti, se non di più, di essi.

Valentina Sciubba Psicologa
www.valentinasciubba.it Terapia on line
Terapia Breve Strategica e della Gestalt
Disturbi psicologici e mente-corpo