Crisi di pianto e umore basso
Buonasera, sono stata operata qualche settimana fa e a livello fisico sto abbastanza bene. Ad essere devastato e' l'umore: ho continue crisi di pianto iniziate a ridosso dell'operazione che possono avere o non avere relazione con il contesto e genericamente da allora il tono dell'umore e' basso. Ho iniziato anche a prendere la pillola anticoncezionale che so che potrebbe influire sull'umore pero' ho iniziato a sentirmi male prima di prendere la pillola. Forse in ogni caso la pillola non ha aiutato, non so. Cosa posso fare per sentirmi meglio? Prima dell'operazione stavo bene.
[#1]
Gentile signora,
potrebbe trattarsi di una reazione alle sostanze usate per la sedazione, oppure di quella specie di ribellione che in alcune persone si manifesta dopo un intervento operatorio: il sistema mente/corpo prima ha accettato di venir "ferito" dal bisturi, ma passata la paura della malattia, avverte la lesione come una ferita a cui resistere.
Questo parlando in generale, perché non sappiamo di cosa è stata operata, se la diagnosi è giunta improvvisa annunciando una malattia grave, se l'intervento ha comportato una mutilazione, se si è trattato di aborto volontario, etc.
Ovviamente se il suo disagio perdurasse andrebbe segnalato al medico di base, al chirurgo che l'ha operata, allo psicologo dell'ospedale.
Buone cose. Ci faccia sapere.
potrebbe trattarsi di una reazione alle sostanze usate per la sedazione, oppure di quella specie di ribellione che in alcune persone si manifesta dopo un intervento operatorio: il sistema mente/corpo prima ha accettato di venir "ferito" dal bisturi, ma passata la paura della malattia, avverte la lesione come una ferita a cui resistere.
Questo parlando in generale, perché non sappiamo di cosa è stata operata, se la diagnosi è giunta improvvisa annunciando una malattia grave, se l'intervento ha comportato una mutilazione, se si è trattato di aborto volontario, etc.
Ovviamente se il suo disagio perdurasse andrebbe segnalato al medico di base, al chirurgo che l'ha operata, allo psicologo dell'ospedale.
Buone cose. Ci faccia sapere.
Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com
[#2]
Utente
Buongiorno Dottoressa,
grazie per l'immediata risposta.
Le aggiungo qualche dettaglio per avere un'idea piu' chiara della situazione.
Un paio di anni fa scopro di avere un fibroma all'utero, di dimensioni non eccessive che mi provoca cicli abbondanti. Nel tempo il fibroma cresce e questi cicli diventano sempre piu' abbondanti ma io trascuro un po' la cosa, finche' ad agosto di quest'anno faccio delle analisi di routine e scopro di avere una severa anemia. Da quel momento e' stato tutto un susseguirsi di cure per tamponare l'anemia e di attese e preparazione per l'intervento di miectomia laparotomica cui mi sono sottoposta a meta' ottobre. L'intervento e' andato bene. Ho conservate intatte le funzionalita' riproduttive, non e' stato asportato nulla se non il fibroma stesso. Il post-operatorio ricorda quello di un parto cesario in quanto la ferita chirurgica e' la medesima.
Quindi il periodo e' questo, sicuramente un po' stressante da diversi punti di vista.
Secondo lei e' solo una fase passeggera che si risolvera' da sola oppure e' il caso di iniziare una terapia?
grazie per l'immediata risposta.
Le aggiungo qualche dettaglio per avere un'idea piu' chiara della situazione.
Un paio di anni fa scopro di avere un fibroma all'utero, di dimensioni non eccessive che mi provoca cicli abbondanti. Nel tempo il fibroma cresce e questi cicli diventano sempre piu' abbondanti ma io trascuro un po' la cosa, finche' ad agosto di quest'anno faccio delle analisi di routine e scopro di avere una severa anemia. Da quel momento e' stato tutto un susseguirsi di cure per tamponare l'anemia e di attese e preparazione per l'intervento di miectomia laparotomica cui mi sono sottoposta a meta' ottobre. L'intervento e' andato bene. Ho conservate intatte le funzionalita' riproduttive, non e' stato asportato nulla se non il fibroma stesso. Il post-operatorio ricorda quello di un parto cesario in quanto la ferita chirurgica e' la medesima.
Quindi il periodo e' questo, sicuramente un po' stressante da diversi punti di vista.
Secondo lei e' solo una fase passeggera che si risolvera' da sola oppure e' il caso di iniziare una terapia?
[#3]
Gentile signora,
credo di poterla aiutare con la mia stessa esperienza di paziente, perché tantissimi anni fa mi sono sottoposta al suo stesso intervento.
Ricordo che una ventina di giorni dopo mi svegliai di notte in uno stato di allerta angosciosa, sentendomi minacciata da un pericolo, e mi tranquillizzai solo con la consapevolezza che tutto era già finito e la ferita era perfettamente cicatrizzata.
La debolezza durò qualche settimana, ma la superai quando l'anemia conseguente alle perdite venne curata col farmaco idoneo. Uno stato di debolezza organica può causare un'apparente depressione. Controlli i valori della sua anemia, per prima cosa.
Inoltre le operazioni all'utero sembrano toccare un fulcro vitale che sollecita fantasie di perdita: si teme l'incapacità di provare piacere sessuale o l'impossibilità di riprodursi, ma è vero il contrario: la sfera sessuale, in particolare, migliora. Molto importante è stato per me avere un partner che ha supportato la mia capacità di sentirmi viva, intera, in grado di vivere come prima e meglio di prima la sessualità.
I modi di dire popolari descrivono con espressioni inopportune le operazioni in sede uterina, soprattutto quelle demolitorie. Anche da questo potrebbero derivare i timori inconsci che la agitano e la deprimono.
In ogni caso, per ora si dia tempo e non tema di lasciarsi attraversare la mente da strane fantasie che emergono da un sentire primordiale. Le potrebbero essere utili certe tecniche della Scrittura Espressiva, per fissare queste fantasie ed elaborarle.
Si circondi di cose, persone, attività belle e appaganti.
Attuato tutto questo, se dovesse sentirsi ancora depressa tra un mese, si metta in contatto con la psicologa dell'ospedale dove è stata operata. Per me la collega fu di grande aiuto soprattutto prima, al momento di decidere se fare o no l'intervento, e forse non ebbi reazioni depressive perché ci arrivai preparata.
Le faccio tantissimi auguri. Ci tenga al corrente.
credo di poterla aiutare con la mia stessa esperienza di paziente, perché tantissimi anni fa mi sono sottoposta al suo stesso intervento.
Ricordo che una ventina di giorni dopo mi svegliai di notte in uno stato di allerta angosciosa, sentendomi minacciata da un pericolo, e mi tranquillizzai solo con la consapevolezza che tutto era già finito e la ferita era perfettamente cicatrizzata.
La debolezza durò qualche settimana, ma la superai quando l'anemia conseguente alle perdite venne curata col farmaco idoneo. Uno stato di debolezza organica può causare un'apparente depressione. Controlli i valori della sua anemia, per prima cosa.
Inoltre le operazioni all'utero sembrano toccare un fulcro vitale che sollecita fantasie di perdita: si teme l'incapacità di provare piacere sessuale o l'impossibilità di riprodursi, ma è vero il contrario: la sfera sessuale, in particolare, migliora. Molto importante è stato per me avere un partner che ha supportato la mia capacità di sentirmi viva, intera, in grado di vivere come prima e meglio di prima la sessualità.
I modi di dire popolari descrivono con espressioni inopportune le operazioni in sede uterina, soprattutto quelle demolitorie. Anche da questo potrebbero derivare i timori inconsci che la agitano e la deprimono.
In ogni caso, per ora si dia tempo e non tema di lasciarsi attraversare la mente da strane fantasie che emergono da un sentire primordiale. Le potrebbero essere utili certe tecniche della Scrittura Espressiva, per fissare queste fantasie ed elaborarle.
Si circondi di cose, persone, attività belle e appaganti.
Attuato tutto questo, se dovesse sentirsi ancora depressa tra un mese, si metta in contatto con la psicologa dell'ospedale dove è stata operata. Per me la collega fu di grande aiuto soprattutto prima, al momento di decidere se fare o no l'intervento, e forse non ebbi reazioni depressive perché ci arrivai preparata.
Le faccio tantissimi auguri. Ci tenga al corrente.
Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 878 visite dal 09/11/2023.
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