La trascorrevamo
Buongiorno a tutti...
Sono in un periodo di confusione totale,un periodo in cui sto perdendo il controllo della mia vita.
La cosa che piu mi spaventa è il rapporto con il mio fidanzato.
Stiamo insieme da quasi 2 anni,e ci siamo conosciuti in un periodo "difficile" della mia vita,io d'altronde ero anche felicemente fidanzata.
Lo conobbi e notai in lui ciò che volevo,tenerezza,dolcezza e infinite attenzioni.
Cosi da un giorno all'altro troncai la mia storia con il mio ex,senza quasi rendermene conto e iniziai a frequentarlo.
Ci mettemmo insiemmme e le cose cambiarono quasi improvvisamante.
Niente piu attenzioni,chiedeva di vederci poco,si faceva sentire poco.
Inutile dire che i miei pensieri ritornavano in quei momenti al mio ex,perche dentro di me pensavo "sono passata dalle stelle alle stalle".
Questa situazione è durata ben 8 mesi,durante i quali non abbiamo mai fatto nulla.
Ogni ricorrenza la trascorrevamo a casa perche a lui piaceva dormire,ho perso tutte le amicizie e come coppia siamo stati totalmente isolati.
Ad agosto,quindi,ho deciso di parlarne e le cose sembravano cambiare.
Ci vedevamo tutti i giorni,abbiamo frequentato la stessa università.
Andava tutto talmente bene,da farmi desiderare un figlio suo e una vta con lui.
A gennaio di quest'anno,poi,ho iniziato a soffrire di depressione e da li è iniziato un nuovo inferno.
Ogni volta che eravamo sdraiati a letto,e io o mi sentivo male o piangevo,lui era superficiale e mentre ero in quello stato iniziava a tocccarmi per fare l'amore con me.
Quando stavo male,lui si abbatteva piu di me facendosi sentire poco o rinfacciandomi che da tot giorni non facevamo l'amore.
Se avevo un attacco di panico e avevo il bisogno di uscire,lui mi obbligava a rimanere a casa,quasi crededno che il mio fosse un capriccio.
Avevo bisogno di distrazione e invece ogni sabato o domenica,si rimaneva a casa a guardare la TV.Per me era un inferno,perchè piu ero a casa sua,piu pensavo ai miei problemi,piu mi saliva l'ansia...ed ecco l'attacco.
Un attacco in cui mi sentivo sola,abbandonata,senza il suo aiuto...visto che in quesi casi mi rifacciava il peggio...mentre se stavo bene qualche giornata pensava lui ad aprire qualche discussione e a farmela venire.
Oggi,24 agosto,la situazione è la stessa.
Non mi sa aiutare,non ha mai organizzato un uscita,mai una serata con gli amici...
Siamo una coppia isolata.
Questo mi porta ad avere un comportamento ostile nei suoi confronti...a volte provo rabbia quando lui mi è accanto,mi da fastidio se lui mi parla,se mi fa qualche domanda mi scoccia anche risponderlo.
Non facciamo l'amore da 2 mesi perche non ci riesco,e quella volta che è capitato mi vengono delle crisi di pianto senza motivo.
A volte,quindi,mi viene da pensare al mio ex,alla vita che avevo con lui e penso di averlo lasciato per una persona che si è mostrata diversa.
Ma io lo amo tnt e quando non c'è mi manca.
Cosa mi sta succendendo?come faccio a risolvere cio?
Grazie mille!
Sono in un periodo di confusione totale,un periodo in cui sto perdendo il controllo della mia vita.
La cosa che piu mi spaventa è il rapporto con il mio fidanzato.
Stiamo insieme da quasi 2 anni,e ci siamo conosciuti in un periodo "difficile" della mia vita,io d'altronde ero anche felicemente fidanzata.
Lo conobbi e notai in lui ciò che volevo,tenerezza,dolcezza e infinite attenzioni.
Cosi da un giorno all'altro troncai la mia storia con il mio ex,senza quasi rendermene conto e iniziai a frequentarlo.
Ci mettemmo insiemmme e le cose cambiarono quasi improvvisamante.
Niente piu attenzioni,chiedeva di vederci poco,si faceva sentire poco.
Inutile dire che i miei pensieri ritornavano in quei momenti al mio ex,perche dentro di me pensavo "sono passata dalle stelle alle stalle".
Questa situazione è durata ben 8 mesi,durante i quali non abbiamo mai fatto nulla.
Ogni ricorrenza la trascorrevamo a casa perche a lui piaceva dormire,ho perso tutte le amicizie e come coppia siamo stati totalmente isolati.
Ad agosto,quindi,ho deciso di parlarne e le cose sembravano cambiare.
Ci vedevamo tutti i giorni,abbiamo frequentato la stessa università.
Andava tutto talmente bene,da farmi desiderare un figlio suo e una vta con lui.
A gennaio di quest'anno,poi,ho iniziato a soffrire di depressione e da li è iniziato un nuovo inferno.
Ogni volta che eravamo sdraiati a letto,e io o mi sentivo male o piangevo,lui era superficiale e mentre ero in quello stato iniziava a tocccarmi per fare l'amore con me.
Quando stavo male,lui si abbatteva piu di me facendosi sentire poco o rinfacciandomi che da tot giorni non facevamo l'amore.
Se avevo un attacco di panico e avevo il bisogno di uscire,lui mi obbligava a rimanere a casa,quasi crededno che il mio fosse un capriccio.
Avevo bisogno di distrazione e invece ogni sabato o domenica,si rimaneva a casa a guardare la TV.Per me era un inferno,perchè piu ero a casa sua,piu pensavo ai miei problemi,piu mi saliva l'ansia...ed ecco l'attacco.
Un attacco in cui mi sentivo sola,abbandonata,senza il suo aiuto...visto che in quesi casi mi rifacciava il peggio...mentre se stavo bene qualche giornata pensava lui ad aprire qualche discussione e a farmela venire.
Oggi,24 agosto,la situazione è la stessa.
Non mi sa aiutare,non ha mai organizzato un uscita,mai una serata con gli amici...
Siamo una coppia isolata.
Questo mi porta ad avere un comportamento ostile nei suoi confronti...a volte provo rabbia quando lui mi è accanto,mi da fastidio se lui mi parla,se mi fa qualche domanda mi scoccia anche risponderlo.
Non facciamo l'amore da 2 mesi perche non ci riesco,e quella volta che è capitato mi vengono delle crisi di pianto senza motivo.
A volte,quindi,mi viene da pensare al mio ex,alla vita che avevo con lui e penso di averlo lasciato per una persona che si è mostrata diversa.
Ma io lo amo tnt e quando non c'è mi manca.
Cosa mi sta succendendo?come faccio a risolvere cio?
Grazie mille!
[#1]
Gentile utente,
Lei sostiene di essere tanto attaccata al Suo ragazzo, ma non ha alcun progetto di coppia, di vita, con lui. Su cosa si basa il Suo attaccamento? Che costruttività trova in questo rapporto?
Non so se nella precedente relazione avesse una maggiore progettualità con il Suo ragazzo, ma dalle modalità con cui lo avrebbe lasciato supporrei di no.
Personalmente ritengo che un rapporto d'amore debba significare stare bene insieme (a 20 anni TANTO bene) e guardare nella stessa direzione.
Se per Lei così non è, non deve disperarsi, nè rimpiangere il passato, che tenderebbe ad idealizzare.
Questo periodo di crisi, di confusione totale come La chiama Lei, potrebbe essere l'occasione per incontrare uno psicologo/psicoterapeuta con cui iniziare a chiarirsi le idee circa le Sue prospettive e propensioni, verso le quali deve avere rispetto, pena rischiare di continuare ad essere dipendente da relazioni che non La soddisfano.
Cordiali saluti e, se vuole, ci tenga informati.
Lei sostiene di essere tanto attaccata al Suo ragazzo, ma non ha alcun progetto di coppia, di vita, con lui. Su cosa si basa il Suo attaccamento? Che costruttività trova in questo rapporto?
Non so se nella precedente relazione avesse una maggiore progettualità con il Suo ragazzo, ma dalle modalità con cui lo avrebbe lasciato supporrei di no.
Personalmente ritengo che un rapporto d'amore debba significare stare bene insieme (a 20 anni TANTO bene) e guardare nella stessa direzione.
Se per Lei così non è, non deve disperarsi, nè rimpiangere il passato, che tenderebbe ad idealizzare.
Questo periodo di crisi, di confusione totale come La chiama Lei, potrebbe essere l'occasione per incontrare uno psicologo/psicoterapeuta con cui iniziare a chiarirsi le idee circa le Sue prospettive e propensioni, verso le quali deve avere rispetto, pena rischiare di continuare ad essere dipendente da relazioni che non La soddisfano.
Cordiali saluti e, se vuole, ci tenga informati.
Dott.ssa Marisa Nicolini, psicologa-psicoterapeuta
m_nicolini@virgilio.it
riceve a Roma e a Viterbo
[#2]
Ex utente
Gentile dottoressa,grazie per la risposta.
Io e il mio ragazzo abbiamo tanti porgetti,stiamo inziando a conservare dei soldi per il futuro e la settimana prossima ci sarà l'apertura di un attività commerciale che abbiamo aperto in società.
Il vero problema,forse,è che non vivo la storia come dovrei viverla a 20 anni.
Nella nostra coppia si pensa solo al futuro,trascurando il presente,che ahimè annega sempre di piu.
Io e il mio ragazzo abbiamo tanti porgetti,stiamo inziando a conservare dei soldi per il futuro e la settimana prossima ci sarà l'apertura di un attività commerciale che abbiamo aperto in società.
Il vero problema,forse,è che non vivo la storia come dovrei viverla a 20 anni.
Nella nostra coppia si pensa solo al futuro,trascurando il presente,che ahimè annega sempre di piu.
[#3]
Gentile ragazza,
La prego di notare che io ho parlato di "progetto di coppia", "costruttività", "progettualità" (che incorporano anche il presente e, perchè no, le piccole cose che fanno stare bene la coppia), Lei parla di un futuro con un lavoro in comune, di un'attività commerciale, di mettere da parte i soldi.
Questa distinzione è importante perchè La porta a concentrarsi (almeno così sembra) su un pragmatismo di operatività futura omettendo, però, di vivere e condividire nel presente l'affettività, le emozioni, la gioia dello stare insieme.
Insomma, i grandi progetti a lungo termine non dovrebbero mai annullare il benessere del qui-ed-ora, specialmente alla Sua età, in cui il cosiddetto "piacere" risulta spesso, e necessariamente, precedere il "dovere".
Non faccia l'errore di pensare che l'oggi va sacrificato sull'altare del domani: il presente è la base del futuro e se Lei non trova soddisfazione nella Sua quotidianità rischia di irrigidirsi in un pensiero dai contenuti disfunzionali, che a loro volta Le creano ansia e panico!
Le ripeto, affronti questi argomenti con un terapeuta, e ritrovi la Sua serenità!
Saluti,
Auguri
La prego di notare che io ho parlato di "progetto di coppia", "costruttività", "progettualità" (che incorporano anche il presente e, perchè no, le piccole cose che fanno stare bene la coppia), Lei parla di un futuro con un lavoro in comune, di un'attività commerciale, di mettere da parte i soldi.
Questa distinzione è importante perchè La porta a concentrarsi (almeno così sembra) su un pragmatismo di operatività futura omettendo, però, di vivere e condividire nel presente l'affettività, le emozioni, la gioia dello stare insieme.
Insomma, i grandi progetti a lungo termine non dovrebbero mai annullare il benessere del qui-ed-ora, specialmente alla Sua età, in cui il cosiddetto "piacere" risulta spesso, e necessariamente, precedere il "dovere".
Non faccia l'errore di pensare che l'oggi va sacrificato sull'altare del domani: il presente è la base del futuro e se Lei non trova soddisfazione nella Sua quotidianità rischia di irrigidirsi in un pensiero dai contenuti disfunzionali, che a loro volta Le creano ansia e panico!
Le ripeto, affronti questi argomenti con un terapeuta, e ritrovi la Sua serenità!
Saluti,
Auguri
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.6k visite dal 24/08/2009.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Attacchi di panico
Scopri cosa sono gli attacchi di panico, i sintomi principali, quanto durano e quali sono le cause. Come affrontarli e come gestire l'ansia che li provoca?