Ipocrisia tra amici

Salve.
Un anno fa ho conosciuto una coetanea con cui ho condiviso la quasi totalità del mio tempo libero e delle esperienze fatte, creando un bel rapporto di amicizia.
Rapporto che si è consolidato perché questa persona diceva di condividere le mie visioni.
Da circa un mese ha iniziato a ritrattare tutto e a giudicarmi pesantemente per le mie idee (che fino a poco prima abbracciava).
Ora mi ritrovo a fare i conti con seri problemi di salute, dovuti ad un incidente automobilistico, e questa ragazza ha preso le distanze.
Si è trasferita a decine e decine di chilometri di distanza, riprendendo così a frequentare altre persone.
Si limita a qualche telefonata che io reputo di comodo, tornando poi a vivere la vita come niente fosse.
A parti invertite io mi sarei immolato, avrei cercato di aiutarla in qualsiasi maniera.
Questa cosa mi fa molto soffrire e credo mi abbia fatto cadere in depressione.
Non mi spiego un tale comportamento
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Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 4.3k 193
Gentile utente,
prima di tutto auguri per una pronta ripresa della salute.
Venendo all'amica di cui ci parla, la definisce "ragazza", ma se era sua coetanea non era tale. Inoltre sembra che lei si sia ingannato anche su altre valutazioni; in un solo anno non si creano amicizie tanto profonde da garantire la reciproca volontà di "immolarsi". Molte amicizie nascono non da reale affinità e stima ma dal desiderio di ricavare qualche utile. Infine la totale condivisione delle sue idee da parte di questa signora sembra aver poco a che fare con l'amicizia, che permette agli amici di avere idee diverse e tuttavia mantenere stima e affetto; piuttosto può sembrare una lusinga studiata con uno scopo.
Quale fosse questo scopo può cercare di scoprirlo lei, che sa dove e come vi siete conosciuti e quale andamento ha assunto la vostra relazione. Qualche interesse economico, di carriera? Il bisogno di avere un alleato, un compagno di svago? Il desiderio di una storia sentimental/sessuale?
Insomma, quale vantaggio poteva ricavare la sua amica dalla vostra frequentazione, e cosa è cambiato un mese fa? E' stato prima del suo incidente, o dopo? C'era già in vista il trasferimento di questa donna "a decine e decine di chilometri di distanza", in un luogo dove evidentemente aveva già vissuto, se lei scrive che in tal modo ha ripreso a frequentare altre persone? Ci possono essere decine di altre ragioni per questo allontanamento, e la cosa più semplice sarebbe chiederlo alla sua amica.
Capisco la delusione che ne è seguita, ma cerchi di non cadere in depressione per questo.
Lei deve sentirsi molto solo, se ha puntato tanto su una persona conosciuta solo da un anno, fino ad aspettarsi la sua solidarietà in un momento di stress come quello che segue a un incidente.
Si guardi attorno; scoprirà certamente affetti più saldi, persone meno pronte ad accogliere le sue idee, ma più solide.
Ancora auguri.

Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com

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Utente
Utente
Grazie per aver preso in considerazione la mia richiesta. Il motivo per cui abbiamo iniziato a frequentarci con assiduità è perché condividevamo gli stessi interessi, svaghi, attività. Lei cercava di "disintossicarsi" da un passato discutibile. Quando ha saputo dell'incidente, invece di darmi vicinanza, si è allontanata. Di fatto è tornata da queste persone che facevano parte del suo passato e che, talvolta, aveva criticato e da cui aveva cercato di prendere le distanze. Mi ha "lasciato" dicendo che le persone possono cambiare idea ma io credo che sia una persona che non sa quello che vuole (ha avuto anche molte relazioni sentimentali), che non sia in grado di lasciarsi alle spalle un passato discutibile, senza ovviamente rinnegarlo, e chi ne ha fatto parte e sia egoista. Con le sue accuse e i suoi giudizi è riuscita a farmi credere che quello sbagliato ero io. Magari ha ragione.
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Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 4.3k 193
Gentile utente,
la possibilità di dare un nostro parere professionale consegue ad una certa conoscenza dei fatti, e purtroppo quello che lei scrive non è sufficiente.
Non si capisce in quale ambito sia nata l'amicizia di cui ci parla (lavoro? attività sportiva? hobby? social?). Quanto al motivo della vostra intensa frequentazione, lei dice che è dipesa dal fatto che condividevate "gli stessi interessi, svaghi, attività".
Un po' poco, per due adulti che non hanno tanto tempo libero per "giocare" insieme come due bambini. Sembrerebbe piuttosto che lei che ci scrive abbia sviluppato un interesse non esclusivamente amichevole, visto che recrimina su un passato da cui questa donna voleva "disintossicarsi", e conclude di essere stato "lasciato".
Se era una relazione sentimental/sessuale quella di cui ci ha scritto, chiamandola "amicizia" ha tratto in errore noi che la leggiamo ma soprattutto continua a confondere sé stesso.
Che la sua amica non sappia quello che vuole è certo possibile (non è una colpa), ma dovrebbe scoprire se lei stesso sa esattamente quello che vuole, per fare un po' di chiarezza.
Buone cose.

Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com