Caos nelle mie due maschere caratteriali

Ciao a tutti, vorrei parlarvi del mio carattere, o meglio del mio atteggiamento che è veramente curioso e strano per come viene espresso, in quanto è diviso da due parti estreme che chiamo "maschere" per farvi capire meglio.

La prima maschera, che definisco la mia più naturale, è quella di un ragazzo ansioso, insicuro, paranoico e spesso ossessivo.
Questo è l'atteggiamento che mi viene naturale e senza sforzo e che ho da sempre.

La seconda maschera è totalmente opposta, mi sento quasi invincibile, totalmente sicuro di me, non ho paura di nessuno e non ho l'ansia, e se ce l'ho riesco a gestirla, sono molto aperto alla vita ed insomma mi sento veramente bene, come se tutti i problemi fossero spariti e per di più se si presentano li affrontato con decisione e sicurezza.

Tuttavia questa seconda maschera tende a durare ben poco, di fatti sento come se non fosse una cosa mia naturale, come se la mia mente si fosse abituata ad essere il ragazzo della prima maschera, che mi crea ansia si, ma di cui non faccio fatica a tenerla, contrariamente alla seconda maschera in cui mi sento sicuro per molte ore della giornata, ma che man mano sento cedere perché è come se la mia mente si stancasse, come se avesse alzato una barriera contro l'ansia ed i problemi per paio di ore ma che poi dice: ora torna ad essere più spontaneo e te stesso, ma sapendo che torneranno tutti i disagi e le tue paranoie.

Mi chiedo a questo punto cosa fare, perché appunto riesco tranquillamente a vivere veramente la vita senza problemi con la seconda maschera, ma mi costa una marea di energie mentali.

Il con la seconda maschera mi sento veramente il mio carattere espresso a 360 gradi, ma è una cosa che fatico a mantenere.
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Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 4.4k 193
Gentile utente,
certo fatica a mantenere il secondo atteggiamento e soffre ricadendo nel primo, perché si tratta di oscillazioni palesemente disturbate della sua percezione di sé.
Non è opportuno dare un nome clinico al suo problema perché online non si fanno diagnosi, e anche perché si potrebbe pensare che lei sia minorenne.
In questo caso, le sue due polarità potrebbero essere un fenomeno transitorio. Se invece la sua età è quella che dichiara, le suggerirei di fare un colloquio clinico con uno specialista.
Buone cose.

Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com

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Utente
Utente
Grazie della risposta dottoressa,
Sì, l'età è quella che dichiaro.
Quindi non capisco, ho una percezione sbagliata di me? Effettivamente non so quale sia il mio reale carattere, il primo è fortemente influenzato dall'ansia, quindi mi chiudo, il secondo invece non è influenzato dall'ansia, ma sembra quasi che io "reciti" quel carattere, infatti non sono in grado di mantenere quella "sicurezza" nel tempo.

Non so se può esserle d'aiuto ma io ho riscontrato sintomi del doc, sin da piccolo infatti ho sintomi strani come dover toccare il termosifone con un dito e poi con l'altro dito e molti sintomi simili, quindi da quando ho letto un libro di psicologia in cui parlava che per superare il doc è importante mostrare il proprio carattere e non tenersi le cose dentro, effettivamente sono migliorato, infatti questa energia che non sprigionavo all'esterno mi si ritorceva contro con i sintomi del doc, da quando ho iniziato ad avere il secondo atteggiamento di cui parlavo non ho quasi più avuto sintomi del doc.
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Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 4.4k 193
Gentile utente,
mi sembra di ravvisare un altro disturbo ma per diagnosticarlo occorre accedere di persona ad uno specialista.
Lei lavora, studia, ha relazioni con amici e partner?

Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com

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Utente
Utente
Per quanto riguarda il lavoro/studio no, non faccio nulla di ciò, e penso che sia dovuto proprio a questo problema, alle mie incapacità di prendere decisioni, di avere una passione, di esplorare nuovi mondi, sento che c'è un blocco in questo, sento che è un blocco derivato proprio da questa mia personalità perché certe volte mi faccio piani sul futuro molto dettagliati, ma poi nel concreto non sono mai capace di metterli in pratica.

Inoltre sono una persona che tende a stancarsi di qualsiasi cosa, ad esempio spesso faccio di tutto per ottenere una banale cosa, ma quando la ottengono è come se non mi interessasse più.

A livello scolastico non ho mai avuto problemi riguardo allo studio, ma ricordavo che mi isolavo molto dai miei compagni, ma credo sia dettato anche dal fatto di aver avuto brutte esperienze come il bullismo.
A livello di amicizie strette ho sempre avuto un migliore amico con cui tutt'oggi ho ottimi rapporti, anche se ammetto che a livello generale è sempre stato un problema per me costruire nuove amicizie solide al di fuori da lui.
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Utente
Utente
Riguardo al partner, no, non ho mai avuto un partner in vita mia, neppure esperienze sessuali, anche qui mi sembra una cosa abbastanza assurda per la mia età.
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Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 4.4k 193
Gentile utente,
appare inverosimile che non abbia mai consultato uno specialista.
I suoi genitori non l'hanno mai sollecitata ad iscriversi all'università?
Inoltre, anche se immagino viva di rendita, non si è mai posta la necessità di un lavoro, sia pure quello della gestione del suo patrimonio?

Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com

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Utente
Utente
Ma in realtà l'università io l'ho anche iniziata, ma mi sono ritirato perché non capivo nulla ed era troppo difficile per me, o semplicemente non era il mio campo.
Non mi sono mai iscritto ad altre facoltà semplicemente perché non mi interessa nulla, vorrei solo lavorare e guadagnare dei soldi per poter vivere.

Certo che mi sono posto il problema del lavoro, ma faccio solo corsi su corsi che non servono a nulla perché i vari settori non assumono, non so nemmeno dove buttarmi perché non so fare nulla.
Quindi in conclusione io in questi anni ho tentato la strada universitaria, ho fatto solo "lavori" con contratti momentanei.
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Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 4.4k 193
Gentile utente,
prima o poi avvertirà il disagio di quelle che chiama le sue "maschere", soprattutto se si accorgerà che è incapace di trovare un'attività lavorativa. Per questo è bene che si rivolga presto ad uno specialista.
A me sembra inverosimile che non ci abbiano già pensato i suoi genitori e non glielo abbiano suggerito a suo tempo i professori della scuola dell'obbligo.
I colloqui psicologici anche gratuiti o a costo di ticket sono erogati presso centri sia pubblici che privati; stessa cosa i colloqui psichiatrici, che devono essere richiesti dal medico di famiglia.
Lei potrebbe stare meglio, realizzarsi e "crescere" attraverso idonee terapie, ma a questo punto le occorre uno specialista a lei dedicato, non dei consulti online.
Per questo le faccio tanti auguri e chiudo il consulto.

Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com