Crisi di coppia e assenza desiderio
Salve a tutti, sono un ragazzo di 40 anni da 9 con la mia compagna (conviviamo da 5) nell’ ultimo anno stiamo vivendo un crisi piuttosto importante.
Io causa covid sono stato a casa a lavorare dal 2020 ad oggi (ho ripreso con lavoro in presenza al 50%) nell ultimo periodo l’ ho sentita lontana, ho sentito come se fossi solo io ad amare e spingere avanti la storia (l’ ho sentita poco presente per me anche per Lavoro famiglia organizzazione ecc) e questo ci ha allontanato anche fisicamente da inizio anno (parlo di zero rapporti).
Ne abbiamo parlato stiamo facendo un percorso di coppia che ad oggi non saprei giudicare.
Ad oggi io non ho desiderio verso di lei zero... mi chiedo se sia finito l’amore perché mi semBra assurdo come uomo sentirmi così, sento anche di aver un po’ perso il desiderio sessuale in generale
Io causa covid sono stato a casa a lavorare dal 2020 ad oggi (ho ripreso con lavoro in presenza al 50%) nell ultimo periodo l’ ho sentita lontana, ho sentito come se fossi solo io ad amare e spingere avanti la storia (l’ ho sentita poco presente per me anche per Lavoro famiglia organizzazione ecc) e questo ci ha allontanato anche fisicamente da inizio anno (parlo di zero rapporti).
Ne abbiamo parlato stiamo facendo un percorso di coppia che ad oggi non saprei giudicare.
Ad oggi io non ho desiderio verso di lei zero... mi chiedo se sia finito l’amore perché mi semBra assurdo come uomo sentirmi così, sento anche di aver un po’ perso il desiderio sessuale in generale
[#1]
Gentile utente,
a volte le informazioni fornite per email sono così poche che ogni tentativo di risposta può risultare arbitrario, tanto più in un caso dove un curante già c'è, anche se lei dice che "ad oggi non saprei giudicare".
Forse è troppo presto per valutare gli effetti della terapia di coppia, ma dal fatto che lei scriva a noi presumo che si sia prodotto un ostacolo: la mancata fruizione del percorso specialistico per reticenza.
Capita spesso che il disagio vissuto sia profondo, doloroso, ma accompagnato da una specie di vergogna a rompere la solidarietà di coppia, anche se incrinata.
Questo preclude di poter parlare allo psicologo di alcune cose, come la mancanza del desiderio o la paura che l'amore non ci sia più.
Se poi la terapia si svolge con tutti e due i partner sempre presenti, è il timore di ferire l'altro che inibisce la comunicazione.
Eppure voi avete scelto -tutti e due?- di tentare la strada della terapia di coppia, che dovrebbe rispristinare la comunicazione tra voi.
Quando questa si realizza, l'incontro tra i due può uscirne migliorato perfino a fronte dei periodi più felici, a meno che si evidenzino ostacoli che hanno creato, o fatto emergere, una profonda divergenza di desideri e di progetti.
Anche in questo caso però solo la sincerità permette di fruire dell'aiuto specialistico, mentre la reticenza acuisce il disagio.
Se posso tentare di riassumere le sue scarse informazioni lo farei in questi termini: lei, che si definisce "un ragazzo" e invece sta varcando la soglia della mezza età, si è trovato a lungo tra le mura domestiche. Non ci dice se la sua compagna proseguisse col lavoro esterno, ma scrive: "l’ ho sentita lontana, ho sentito come se fossi solo io ad amare e spingere avanti la storia".
Quale elemento nuovo avrebbe danneggiato il vostro rapporto, sempre che non fosse già da tempo ai limiti?
In ogni caso, dopo aver imputato all'allontanamento percepito nella partner il crollo dei rapporti sessuali, lei confessa: "ho desiderio verso di lei zero", e lamenta "di aver un po’ perso il desiderio sessuale in generale".
Chi dei due, quindi, si è allontanato per primo? O quali segnali negativi vi siete lanciati a vicenda, per non avere più piacere nella vostra relazione?
Tutto questo va palesato al terapeuta, che vi aiuterà a comprendere, e a ristabilire la comunicazione. Cercate intanto anche tra di voi di capire.
Buone cose. Ci tenga al corrente.
a volte le informazioni fornite per email sono così poche che ogni tentativo di risposta può risultare arbitrario, tanto più in un caso dove un curante già c'è, anche se lei dice che "ad oggi non saprei giudicare".
Forse è troppo presto per valutare gli effetti della terapia di coppia, ma dal fatto che lei scriva a noi presumo che si sia prodotto un ostacolo: la mancata fruizione del percorso specialistico per reticenza.
Capita spesso che il disagio vissuto sia profondo, doloroso, ma accompagnato da una specie di vergogna a rompere la solidarietà di coppia, anche se incrinata.
Questo preclude di poter parlare allo psicologo di alcune cose, come la mancanza del desiderio o la paura che l'amore non ci sia più.
Se poi la terapia si svolge con tutti e due i partner sempre presenti, è il timore di ferire l'altro che inibisce la comunicazione.
Eppure voi avete scelto -tutti e due?- di tentare la strada della terapia di coppia, che dovrebbe rispristinare la comunicazione tra voi.
Quando questa si realizza, l'incontro tra i due può uscirne migliorato perfino a fronte dei periodi più felici, a meno che si evidenzino ostacoli che hanno creato, o fatto emergere, una profonda divergenza di desideri e di progetti.
Anche in questo caso però solo la sincerità permette di fruire dell'aiuto specialistico, mentre la reticenza acuisce il disagio.
Se posso tentare di riassumere le sue scarse informazioni lo farei in questi termini: lei, che si definisce "un ragazzo" e invece sta varcando la soglia della mezza età, si è trovato a lungo tra le mura domestiche. Non ci dice se la sua compagna proseguisse col lavoro esterno, ma scrive: "l’ ho sentita lontana, ho sentito come se fossi solo io ad amare e spingere avanti la storia".
Quale elemento nuovo avrebbe danneggiato il vostro rapporto, sempre che non fosse già da tempo ai limiti?
In ogni caso, dopo aver imputato all'allontanamento percepito nella partner il crollo dei rapporti sessuali, lei confessa: "ho desiderio verso di lei zero", e lamenta "di aver un po’ perso il desiderio sessuale in generale".
Chi dei due, quindi, si è allontanato per primo? O quali segnali negativi vi siete lanciati a vicenda, per non avere più piacere nella vostra relazione?
Tutto questo va palesato al terapeuta, che vi aiuterà a comprendere, e a ristabilire la comunicazione. Cercate intanto anche tra di voi di capire.
Buone cose. Ci tenga al corrente.
Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com
[#2]
Utente
Buona sera e grazie per la risposta. La mia compagna ha continuato a lavorare a uscendo di casa. Probabilmente ci siamo allontanati a vicenda io per quelle sta questione di sentire lei poco vicino che ha portato un mio allontanamento fisico e lei perché appunto avvisto me allontanarmi fisicamente questo ha sicuramente provocato in lei molti dubbi. Ad oggi sento come se qualcosa si fosse un po’ rotto non c’è più quella serenità gioia e voglia di stare insieme.ci vogliamo bene quello sicuramente però la questione sessuale sta creando gravi problemi. Lei mi ha anche spinto (anche su consiglio di un medico andrologo) di fare alcuni esami del sangue ad oggi ancora non li ho fatti questa cosa diciamo già allontanato in quanto lei spinge affinché li faccio, io però ritengo che il problema non sia fisico ma psicologico
[#3]
Gentile utente,
non ci dice nulla della terapia di coppia, eppure in quella sede il calo del desiderio sessuale dovrebbe essere stato affrontato.
Lei afferma che sia di natura psicologica. Determinato da cosa? La sua compagna, a quanto pare, vorrebbe avere rapporti sessuali, tanto che la spinge a curarsi. Lei invece la sente "lontana"... e attribuisce a questo elemento indefinito il suo scarso o nullo desiderio. Ma giorni fa aveva scritto: "sento anche di aver un po’ perso il desiderio sessuale in generale". Non si tratta di un problema della relazione, quindi.
Ha mai pensato che lei potrebbe essere depresso? Esiste una forma strisciante di depressione che si chiama distimia: tutto apparentemente continua come prima, soprattutto la routine quotidiana, ma è come se la luce si fosse spenta; al posto dei colori, soltanto sfumature di grigio.
Lei ha qualche attività divertente? Va in palestra, ascolta musica, vede amici?
L'altra ipotesi è che qualcosa di impalpabile nel tempo abbia usurato la vostra coppia. Si sono realizzati i progetti che avevate quando siete andati a convivere? Avete figli? Andate d'accordo con le famiglie d'origine?
Anche in una terapia individuale questo qualcosa verrebbe fuori; in quella di coppia ne avete parlato certamente. Cosa è emerso?
Ci faccia sapere.
non ci dice nulla della terapia di coppia, eppure in quella sede il calo del desiderio sessuale dovrebbe essere stato affrontato.
Lei afferma che sia di natura psicologica. Determinato da cosa? La sua compagna, a quanto pare, vorrebbe avere rapporti sessuali, tanto che la spinge a curarsi. Lei invece la sente "lontana"... e attribuisce a questo elemento indefinito il suo scarso o nullo desiderio. Ma giorni fa aveva scritto: "sento anche di aver un po’ perso il desiderio sessuale in generale". Non si tratta di un problema della relazione, quindi.
Ha mai pensato che lei potrebbe essere depresso? Esiste una forma strisciante di depressione che si chiama distimia: tutto apparentemente continua come prima, soprattutto la routine quotidiana, ma è come se la luce si fosse spenta; al posto dei colori, soltanto sfumature di grigio.
Lei ha qualche attività divertente? Va in palestra, ascolta musica, vede amici?
L'altra ipotesi è che qualcosa di impalpabile nel tempo abbia usurato la vostra coppia. Si sono realizzati i progetti che avevate quando siete andati a convivere? Avete figli? Andate d'accordo con le famiglie d'origine?
Anche in una terapia individuale questo qualcosa verrebbe fuori; in quella di coppia ne avete parlato certamente. Cosa è emerso?
Ci faccia sapere.
Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com
[#4]
Utente
Grazie molte dottoressa per le sue risposte che mi stanno fornendo molto spunti di riflessione. Circa i nostri progetti circa due annetti fa avevamo pensato di avere un figlio che non è arrivato subito poi c’è stato il COVID poi abbiamo preferito aspettare per alltri motivi ed ora la nostra astinenza ovviamente ha totalmente escluso il discorso tra di noi. Circa la depressione non penso di essere depresso faccio comunque sport ho degli amici e sicuramente qualche attività di svago credo che la questione sia più riguardo il sentimento che provo per lei, a volte mi sembra che quello che lei fa per me non sia sufficiente .
[#5]
Gentile utente,
noto che sta mettendo meglio a fuoco le cose che la disturbano: "mi sembra che quello che lei fa per me non sia sufficiente".
In che senso non la sente sufficiente, e in quale campo?
Avete già trattato questo argomento in terapia di coppia?
Avete affrontato anche quella che adesso lei chiama "la nostra astinenza"?
Sulla terapia di coppia che state facendo lei non dice nulla, e questo non mi permette di aiutarla.
Vede bene che la sua reticenza mi costringe ad una serie di domande, ma tutto questo va affrontato nella terapia di coppia o in terapia individuale.
Si possono fare tante ipotesi sul suo disagio, ma non è possibile online, dove le domande rimangono senza risposta.
La invito ancora, caldamente, a parlare; con la sua ragazza, con il terapeuta di coppa o con un curante a lei dedicato.
Buone cose.
noto che sta mettendo meglio a fuoco le cose che la disturbano: "mi sembra che quello che lei fa per me non sia sufficiente".
In che senso non la sente sufficiente, e in quale campo?
Avete già trattato questo argomento in terapia di coppia?
Avete affrontato anche quella che adesso lei chiama "la nostra astinenza"?
Sulla terapia di coppia che state facendo lei non dice nulla, e questo non mi permette di aiutarla.
Vede bene che la sua reticenza mi costringe ad una serie di domande, ma tutto questo va affrontato nella terapia di coppia o in terapia individuale.
Si possono fare tante ipotesi sul suo disagio, ma non è possibile online, dove le domande rimangono senza risposta.
La invito ancora, caldamente, a parlare; con la sua ragazza, con il terapeuta di coppa o con un curante a lei dedicato.
Buone cose.
Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com
[#6]
Utente
Buonasera dottoressa
Per aggiornamenti
La situazione va molto male, io mi sento malissimo distaccato non coinvolto e non ho voglia di fare attività o progetti con lei. Le voglio bene e questo non amarla come volevo e come facevo mi uccide (sto dimagrendo tanto e velocemente)
Penso che mi allontanerò però stare così mi uccide. Sento che quello che fa lei (anche si consiglio della terapista) non mi basta e non voglio ricambiare le sue attenzione
Mi sembra assurdo dopo 9 anni così belli stare così male.
Penso che il mio amore sia svanito
Per aggiornamenti
La situazione va molto male, io mi sento malissimo distaccato non coinvolto e non ho voglia di fare attività o progetti con lei. Le voglio bene e questo non amarla come volevo e come facevo mi uccide (sto dimagrendo tanto e velocemente)
Penso che mi allontanerò però stare così mi uccide. Sento che quello che fa lei (anche si consiglio della terapista) non mi basta e non voglio ricambiare le sue attenzione
Mi sembra assurdo dopo 9 anni così belli stare così male.
Penso che il mio amore sia svanito
[#7]
Gentile utente,
lei ci scrive di nuovo oggi, proprio quando è appena arrivata un'email che sembra scritta dalla sua partner. La può leggere al link https://www.medicitalia.it/consulti/psicologia/1005637-mio-marito-non-sa-se-mi-ama-piu.html#3911538
La sua situazione richiede, a mio avviso, una serie di colloqui con uno psicologo e anche accertamenti medici, con le analisi di routine.
Lei scrive: "Mi sembra assurdo dopo 9 anni così belli stare così male. Penso che il mio amore sia svanito".
Caro utente, le posso assicurare che l'amore non svanisce, non evapora e non si volatilizza.
Nel corso della vita si cambia e si vedono nuovi aspetti di sé e del partner, o si sviluppano nuovi bisogni e nuovi desideri. Si possono ricevere frustrazioni o addirittura ferite, vere o immaginate.
La terapia di coppia serve almeno a chiarire cosa è andato per il verso sbagliato.
Se lei sta così male, qualcosa la consuma dentro: non pensa che sia il caso di appurare di che si tratta?
Auguri.
lei ci scrive di nuovo oggi, proprio quando è appena arrivata un'email che sembra scritta dalla sua partner. La può leggere al link https://www.medicitalia.it/consulti/psicologia/1005637-mio-marito-non-sa-se-mi-ama-piu.html#3911538
La sua situazione richiede, a mio avviso, una serie di colloqui con uno psicologo e anche accertamenti medici, con le analisi di routine.
Lei scrive: "Mi sembra assurdo dopo 9 anni così belli stare così male. Penso che il mio amore sia svanito".
Caro utente, le posso assicurare che l'amore non svanisce, non evapora e non si volatilizza.
Nel corso della vita si cambia e si vedono nuovi aspetti di sé e del partner, o si sviluppano nuovi bisogni e nuovi desideri. Si possono ricevere frustrazioni o addirittura ferite, vere o immaginate.
La terapia di coppia serve almeno a chiarire cosa è andato per il verso sbagliato.
Se lei sta così male, qualcosa la consuma dentro: non pensa che sia il caso di appurare di che si tratta?
Auguri.
Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 3.4k visite dal 31/10/2023.
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Approfondimento su Covid-19
Il Covid-19 è la malattia infettiva respiratoria che deriva dal SARS-CoV-2, un nuovo coronavirus scoperto nel 2019: sintomi, cura, prevenzione e complicanze.