Sto con due donne da 8 anni...
Ho 30 anni e sto con una ragazza da 10 anni ed un'altra da circa 8. Nessuna delle due sa dell'esistenza dell'altra.
La relazione più duratura, e che ha tutti i crismi dell'ufficialità, è con una ragazza che abita lontano da me. L'altra è della mia stessa città. Ovviamente sono l'una l'opposto dell'altra. La prima mi infonde fiducia, sicurezza, dolcezza. E' ciò che nel mio immaginario avrei sempre desiderato come compagna. Di contro avverto una differenza da un punto di vista culturale difficile da superare. A volte, in compagnia di altre persone, mi vegogno di lei. Sono pochi gli argomenti di cui parlare assieme. Abbiamo idee politiche assolutamente inconciliabili. I nostri genitori si conoscono da anni e siamo "ufficalmente" fidanzati. L' "amante" (odio chiamarla così)è esuberante, coinvolgente idealista. Abbiamo tanti interessi in comune. Adoro parlarci insieme e, non so quanto sia importante, fisicamente la trovo assolutamente più attraente. Non ha alcun senso pratico e non mi infonde alcun tipo di sicurezza, ed a volte ha degli atteggiamenti oltremodo infantili.
Ho sempre creduto, e lo credo ancora di amarle tutte e due. Però ho sempre pensato che la storia da condurre in porto fosse quella con la fidanzata, ma non ho mai fatto nulla di concreto in tal senso, come ad esempio avvicinarmi "geograficamente".
Sono partito per trascorrere le vacanze con la fidanzata, con una scusa per l'amante che dopo qualche giorno mi ha comunicato di essersi stancata di me, di non aver più voglia di rimanere nell'ombra visto che in otto anni non abbiamo mai fatto praticamente nulla insieme. dopo qualche ora di benessere per il risolversi di una situazione che non poteva continuare oltre, sono caduto in una assoluta e sconcertante disperazione. Continuavo a ripetermi che era giusto così, ma nel frattempo vivevo da estraneo i miei giorni con la fidanzata. Non riuscivo nenache quasi a rivolgerle la parola. Ho iniziato a pensare che non ho mai dato all'amante una possibilità concreta di avere un futuro con me. Ho iniziato a fantasticare su tutte le cose che avrei desiderato fare con lei. Dopo dieci giorni di questa non vita, ho comunicato alla fidanzata l'intenzione di voler troncare. Tornato a casa, ho riagganciato i rapporti con l'amante, dicendomi pronto ad intraprendere un cammino insieme.
Adesso sono ripiombato nella stessa angoscia e disperazione che avevo provato a ruoli invertiti.
Non so che fare, mi sento come paralizzato. Ho il terrore di prendere la decisione sbagliata e la sensazione che qualsiasi decisione dovessi scegliere sarà in ogni caso errata.
Ho paura di perderle tutte e due, ma anche l'idea di perderne una sola mi annichilisce. Di contro mi sento profondamente in colpa (per usare un eufemismo) per tutto il dolore che sto causando.
Non so se scegliere e soprattutto non saprei come scegliere.
Avete qualche consiglio da darmi?
Nel caso volessi contattare uno specialista, a che tipo di figura professionale dovrei rivolgermi.
Grazie
La relazione più duratura, e che ha tutti i crismi dell'ufficialità, è con una ragazza che abita lontano da me. L'altra è della mia stessa città. Ovviamente sono l'una l'opposto dell'altra. La prima mi infonde fiducia, sicurezza, dolcezza. E' ciò che nel mio immaginario avrei sempre desiderato come compagna. Di contro avverto una differenza da un punto di vista culturale difficile da superare. A volte, in compagnia di altre persone, mi vegogno di lei. Sono pochi gli argomenti di cui parlare assieme. Abbiamo idee politiche assolutamente inconciliabili. I nostri genitori si conoscono da anni e siamo "ufficalmente" fidanzati. L' "amante" (odio chiamarla così)è esuberante, coinvolgente idealista. Abbiamo tanti interessi in comune. Adoro parlarci insieme e, non so quanto sia importante, fisicamente la trovo assolutamente più attraente. Non ha alcun senso pratico e non mi infonde alcun tipo di sicurezza, ed a volte ha degli atteggiamenti oltremodo infantili.
Ho sempre creduto, e lo credo ancora di amarle tutte e due. Però ho sempre pensato che la storia da condurre in porto fosse quella con la fidanzata, ma non ho mai fatto nulla di concreto in tal senso, come ad esempio avvicinarmi "geograficamente".
Sono partito per trascorrere le vacanze con la fidanzata, con una scusa per l'amante che dopo qualche giorno mi ha comunicato di essersi stancata di me, di non aver più voglia di rimanere nell'ombra visto che in otto anni non abbiamo mai fatto praticamente nulla insieme. dopo qualche ora di benessere per il risolversi di una situazione che non poteva continuare oltre, sono caduto in una assoluta e sconcertante disperazione. Continuavo a ripetermi che era giusto così, ma nel frattempo vivevo da estraneo i miei giorni con la fidanzata. Non riuscivo nenache quasi a rivolgerle la parola. Ho iniziato a pensare che non ho mai dato all'amante una possibilità concreta di avere un futuro con me. Ho iniziato a fantasticare su tutte le cose che avrei desiderato fare con lei. Dopo dieci giorni di questa non vita, ho comunicato alla fidanzata l'intenzione di voler troncare. Tornato a casa, ho riagganciato i rapporti con l'amante, dicendomi pronto ad intraprendere un cammino insieme.
Adesso sono ripiombato nella stessa angoscia e disperazione che avevo provato a ruoli invertiti.
Non so che fare, mi sento come paralizzato. Ho il terrore di prendere la decisione sbagliata e la sensazione che qualsiasi decisione dovessi scegliere sarà in ogni caso errata.
Ho paura di perderle tutte e due, ma anche l'idea di perderne una sola mi annichilisce. Di contro mi sento profondamente in colpa (per usare un eufemismo) per tutto il dolore che sto causando.
Non so se scegliere e soprattutto non saprei come scegliere.
Avete qualche consiglio da darmi?
Nel caso volessi contattare uno specialista, a che tipo di figura professionale dovrei rivolgermi.
Grazie
[#1]
gentile ragazzo uno psicologo-psicoterapeuta potrebbe fare al caso suo.
tuttavia ha creato , tutto da solo, una condizione conflittuale davvero complicata. Putroppo si trova di fronte ad una scelta, vivere nello stress di dover gestire una situazione che non potrà essere eterna e che diventerà sempre più pressante (le ragazze, così come hanno già cominciato a fare, pretenderanno sempre di più) oppure affrontare la perdita di una delle due. Continuare in questo senso potrebbe davvero portarla a perdere tutto.
a lei la scelta.
Ne faccia una immediata: si faccia aiutare da uno psicologo.
saluti
tuttavia ha creato , tutto da solo, una condizione conflittuale davvero complicata. Putroppo si trova di fronte ad una scelta, vivere nello stress di dover gestire una situazione che non potrà essere eterna e che diventerà sempre più pressante (le ragazze, così come hanno già cominciato a fare, pretenderanno sempre di più) oppure affrontare la perdita di una delle due. Continuare in questo senso potrebbe davvero portarla a perdere tutto.
a lei la scelta.
Ne faccia una immediata: si faccia aiutare da uno psicologo.
saluti
Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks
[#2]
Gentile Utente,
forse la scelta migliore in questo momento è la Numero 3, ovvero quella che non ha mai preso in considerazione: restare da solo.
Rileggendo con attenzione la sua mail, mi sembra di poter affermare che Lei non le ama tutte e due queste ragazze (poichè l'amore implica anche la scelta di non tradire e di guadagnarsi la fiducia dell'altro) ma ama ENTRAMBE le caratteristiche opposte, da Lei descritte.
Infatti l'ideale sarebbe trovare una donna stimolante (come l'"amante") ma che dia sicurezza (come la "fidanzata").
Evidentemente se fin'ora non ha scelto nessuna delle due e perchè nessuna delle due è completa, almeno non nel senso che dice Lei.
Non credo onestamente che seguirà il mio consiglio Numero 3, ovvero quello di rimanersene da solo, perchè forse Lei non ne è capace, preferisce la comodità del senso di colpa.
Le mie ovviamente sono solo ipotesi: contatti uno Psicoterapeuta, vedrà che già dopo un paio di colloqui le cose si chiariranno.
forse la scelta migliore in questo momento è la Numero 3, ovvero quella che non ha mai preso in considerazione: restare da solo.
Rileggendo con attenzione la sua mail, mi sembra di poter affermare che Lei non le ama tutte e due queste ragazze (poichè l'amore implica anche la scelta di non tradire e di guadagnarsi la fiducia dell'altro) ma ama ENTRAMBE le caratteristiche opposte, da Lei descritte.
Infatti l'ideale sarebbe trovare una donna stimolante (come l'"amante") ma che dia sicurezza (come la "fidanzata").
Evidentemente se fin'ora non ha scelto nessuna delle due e perchè nessuna delle due è completa, almeno non nel senso che dice Lei.
Non credo onestamente che seguirà il mio consiglio Numero 3, ovvero quello di rimanersene da solo, perchè forse Lei non ne è capace, preferisce la comodità del senso di colpa.
Le mie ovviamente sono solo ipotesi: contatti uno Psicoterapeuta, vedrà che già dopo un paio di colloqui le cose si chiariranno.
[#3]
Utente
Mi scuso per il ritardo col quale rispondo per ringraziarVi dei suggerimenti.
Inoltre avrei un'ulteriore richiesta da farvi:
Come scegliere uno psicoterapeuta?
Ovviamente non ho nessuna idea in merito. E una scelta casuale fatta dalle pagine bianche mi sembra un pò superficiale.
Inoltre non nego un certo timore di finire nelle mani di qualche "bandito". Ce ne sono in tutti i campi.
Avete qualche suggerimento in questo senso?
In ogni caso, grazie comunque.
Inoltre avrei un'ulteriore richiesta da farvi:
Come scegliere uno psicoterapeuta?
Ovviamente non ho nessuna idea in merito. E una scelta casuale fatta dalle pagine bianche mi sembra un pò superficiale.
Inoltre non nego un certo timore di finire nelle mani di qualche "bandito". Ce ne sono in tutti i campi.
Avete qualche suggerimento in questo senso?
In ogni caso, grazie comunque.
[#4]
Gentile utente, un'altra possibilità potrebbe consistere nel mantenere lo status quo fino a che non avrà trovato una terza ragazza, capace di soddisfare il suo bisogno di sicurezza INSIEME agli altri suoi bisogni.
Dalla descrizione appare come se lei si trovasse in un dilemma tipico del mondo femminile: vorrebbero il bravo ragazzo che dà loro sicurezza, e bravo lavoratore, ma allo stesso tempo lo vorrebbero "uomo", virile e possente. Peccato che affidabilità e virilità non sempre vadano molto d'accordo.
Lei ha una fidanzata che le dà la sicurezza e la dolcezza della "brava ragazza", ma per il resto sembrerebbe trovare gratificazione solo nell'altra, l'amante: è coinvolgente, fisicamente più attraente, esuberante. In una parola, più vitale.
Quindi forse nessuna delle due è veramente adatta a lei. Almeno fino a che i suoi bisogni rimarranno gli stessi di oggi.
Cordiali saluti
Dalla descrizione appare come se lei si trovasse in un dilemma tipico del mondo femminile: vorrebbero il bravo ragazzo che dà loro sicurezza, e bravo lavoratore, ma allo stesso tempo lo vorrebbero "uomo", virile e possente. Peccato che affidabilità e virilità non sempre vadano molto d'accordo.
Lei ha una fidanzata che le dà la sicurezza e la dolcezza della "brava ragazza", ma per il resto sembrerebbe trovare gratificazione solo nell'altra, l'amante: è coinvolgente, fisicamente più attraente, esuberante. In una parola, più vitale.
Quindi forse nessuna delle due è veramente adatta a lei. Almeno fino a che i suoi bisogni rimarranno gli stessi di oggi.
Cordiali saluti
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#5]
Gentile Utente,
provi a vedere in questa sezione http://www.aiamc.it/puglia.htm
E' un elenco di terapeuti specializzati in psicoterapia cognitivo comportamentale
provi a vedere in questa sezione http://www.aiamc.it/puglia.htm
E' un elenco di terapeuti specializzati in psicoterapia cognitivo comportamentale
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 10k visite dal 22/08/2009.
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