Clima teso in famiglia e voglia di andare altrove
Ciao a tutti, vorrei fare una premessa, alcuni mesi fa, scrissi già questo sfogo, ma purtroppo non ricordo più i vecchi dati di accesso al sito per cui sono costretto a rifarlo, anche perché la situazione non è migliorata, anzi...
Dunque ho 25 anni e mi sento intrappolato nel mio contesto sociale in quanto ipotizzo di avere un doc visto che i sintomi sono abbastanza palesi, ma non voglio entrare nell'argomento non essendo una diagnosi.
Attualmente ho solo un amico con cui esco raramente perché lui lavora sempre, e poi perché il paese in cui abito è talmente piccolo che la gente non esce nemmeno non essendoci attivià/locali o cose simili.
Mia madre questo non riesce proprio a capirlo e pensa che il problema sia io, tuttavia io ci provo ad uscire, ma torno a casa peggio di prima, qui è tutto così monotono, e mia madre pensa che io sia una persona molto strana che non vuole mai uscire.
Spesso vado controvoglia ai compleanni di tutti i parenti, ma per una volta che non ci sono andato perché stavo male, mia madre mi ha insultato e se l'è presa pesantemente; a me le feste piacciono, la differenza però è che in questi compleanni di cugini e parenti ci sono solo persone con cui io non ho niente e che fare, ed ogni volta me ne sto isolato ascoltando mia madre che parla con delle signore anziane, immaginatevi che tortura.
Tralasciando tutto ciò, io ho un serio problema, vorrei scappare via, vorrei rifarmi una vita altrove, vorrei avere più "opportunità", vorrei vedere gente nuova e non avere a che fare con le solite facce con cui condivido il mio tempo solo per convenienza.
Mi sento un burattino, mi alzo, passo del tempo con i miei animali domestici ed ho il pensiero fisso sul: "voglio andare a vivere da solo, lavorando lontano da qui".
Ormai sono forse 2 anni che ho questo pensiero, in passato ho fatto l'università ma non è andata bene, per questo ho perso tanto tempo inutilmente dietro scelte sbagliate e lavoretti che hanno messo una pezza solo momentaneamente a questa mia situazione tragica.
Concludo dicendo che non so che lavoro mi piaccia, ma nella mia mente sono pieno solo di "se" e di "ma", del tipo: "chissà se il lavoro che farò mi piacerà, chissà se la città è sicura, chissà se starò meglio".
Ma la verità è che non riesco a muovermi da qui.
Mi sento bloccato, sto male ma è come se non riuscissi a fare quel passo che mi permetterebbe quantomeno di rischiare di cambiare.
Ho un casino di altri problemi ma ho ben poca voglia di raccontare tutto, anche perché quassù si tratta di chiedere solo consulti.
Dunque ho 25 anni e mi sento intrappolato nel mio contesto sociale in quanto ipotizzo di avere un doc visto che i sintomi sono abbastanza palesi, ma non voglio entrare nell'argomento non essendo una diagnosi.
Attualmente ho solo un amico con cui esco raramente perché lui lavora sempre, e poi perché il paese in cui abito è talmente piccolo che la gente non esce nemmeno non essendoci attivià/locali o cose simili.
Mia madre questo non riesce proprio a capirlo e pensa che il problema sia io, tuttavia io ci provo ad uscire, ma torno a casa peggio di prima, qui è tutto così monotono, e mia madre pensa che io sia una persona molto strana che non vuole mai uscire.
Spesso vado controvoglia ai compleanni di tutti i parenti, ma per una volta che non ci sono andato perché stavo male, mia madre mi ha insultato e se l'è presa pesantemente; a me le feste piacciono, la differenza però è che in questi compleanni di cugini e parenti ci sono solo persone con cui io non ho niente e che fare, ed ogni volta me ne sto isolato ascoltando mia madre che parla con delle signore anziane, immaginatevi che tortura.
Tralasciando tutto ciò, io ho un serio problema, vorrei scappare via, vorrei rifarmi una vita altrove, vorrei avere più "opportunità", vorrei vedere gente nuova e non avere a che fare con le solite facce con cui condivido il mio tempo solo per convenienza.
Mi sento un burattino, mi alzo, passo del tempo con i miei animali domestici ed ho il pensiero fisso sul: "voglio andare a vivere da solo, lavorando lontano da qui".
Ormai sono forse 2 anni che ho questo pensiero, in passato ho fatto l'università ma non è andata bene, per questo ho perso tanto tempo inutilmente dietro scelte sbagliate e lavoretti che hanno messo una pezza solo momentaneamente a questa mia situazione tragica.
Concludo dicendo che non so che lavoro mi piaccia, ma nella mia mente sono pieno solo di "se" e di "ma", del tipo: "chissà se il lavoro che farò mi piacerà, chissà se la città è sicura, chissà se starò meglio".
Ma la verità è che non riesco a muovermi da qui.
Mi sento bloccato, sto male ma è come se non riuscissi a fare quel passo che mi permetterebbe quantomeno di rischiare di cambiare.
Ho un casino di altri problemi ma ho ben poca voglia di raccontare tutto, anche perché quassù si tratta di chiedere solo consulti.
[#1]
Gentile utente,
ricordo bene il suo precedente consulto, al quale credo di aver risposto proprio io
(mi fa ricordare questo: https://www.medicitalia.it/consulti/psicologia/961510-pressante-voglia-di-andare-lontano-dal-luogo-in-cui-abito-e-dalla-famiglia.html ).
Che dirle, ora, di nuovo?
Se lei ha voglia di "andare altrove" si attivi.
Se non ce la fa ad attivarsi nonostante tutte le sue concrete intenzioni, chieda aiuto psicologico con l'obiettivo di lavorare su quel "blocco" che lei sente.
Non ci sono tante altre strade purtroppo, e scrivere qui senza attivarsi serve a poco. Apre la strada ai rimpianti.
Le auguriamo di cuore di trovare un Suo percorso di auto realizzazione.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
ricordo bene il suo precedente consulto, al quale credo di aver risposto proprio io
(mi fa ricordare questo: https://www.medicitalia.it/consulti/psicologia/961510-pressante-voglia-di-andare-lontano-dal-luogo-in-cui-abito-e-dalla-famiglia.html ).
Che dirle, ora, di nuovo?
Se lei ha voglia di "andare altrove" si attivi.
Se non ce la fa ad attivarsi nonostante tutte le sue concrete intenzioni, chieda aiuto psicologico con l'obiettivo di lavorare su quel "blocco" che lei sente.
Non ci sono tante altre strade purtroppo, e scrivere qui senza attivarsi serve a poco. Apre la strada ai rimpianti.
Le auguriamo di cuore di trovare un Suo percorso di auto realizzazione.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
[#3]
Buone riflessioni, le sue. Da mettere in pratica appena ne avrà l'energia.
Un sereno percorso personale.
Dott. Brunialti
Un sereno percorso personale.
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1k visite dal 27/10/2023.
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