Tristezza nel rapporto di coppia

Buongiorno,

Sono un uomo di 41 anni e sto vivendo un momento molto difficile.
Ho una compagna con cui sto da più di vent’anni (ci siamo conosciuti da ragazzi praticamente) e una figlia di cinque.
Negli ultimi due anni la mia vita è molto cambiata.
Mia mamma, a cui sono molto legato, ha iniziato a sviluppare una demenza, che ora è in una fase molto avanzata.
Ho sofferto e sto soffrendo molto per questa situazione e credo di aver fatto soffrire anche la mia famiglia.
Qualche sera fa la mia compagna mi ha detto che il suo desiderio è che io mi interessi a lei e la guardi con il fascino e il rapimento di chi la ama e che da quando mia madre sta male questa cosa succede molto di rado.
Purtroppo è vero.
Io e lei ci amiamo e siamo l’uno la famiglia dell’altra, ma in questi due anni credo che la tristezza che ho sentito mi abbia impedito di vivere la felicità del rapporto di coppia come avrei voluto, e quindi anche di farla vivere a lei.


Da quando abbiamo fatto questo discorso mi sembra che ci siamo entrambi chiusi nelle nostre tristezze e fatichiamo a trovare una complicità.
Mi sento bloccato e non so come uscire da questa situazione; la tristezza che sento per mia madre mi sembra giustificata e forse inevitabile, ma allo stesso tempo sto male per la mia compagna a cui sto negando la vitalità di una vita di coppia nella quale ci si sente amati e messi al centro dell’attenzione.


Sono in terapia praticamente da quando mia madre ha avuto la diagnosi, ma mi sembra di aver lavorato sempre sul limitare i danni di questa situazione, soprattutto rispetto a nostra figlia.


Cosa posso fare?
Come posso migliorare questa situazione difficile?


Grazie
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Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.5k 597
Gentile utente,

Lei è già in terapia e dunque con questa risposta non voglio creare confusione nella linea terapeutica che già state seguendo.

Una unica riflessione:
La vita è fatta di amore e di morte: morte della salute, della giovinezza. E amore, che deve necessariamente "sopra/vvivere per dare senso alla propria esistenza e a quella del/la nostr* partner.

Come fare?
La sua psicoterapeuta -che La conosce dia tanti mesi- saprà sicuramente aiutarla. Sempre che Lei -con l'obiettivo di ritrovare la via dell'amore- chieda aiuto e sia disposto d accettarlo.
Occorrerà forse fare i conti con i sensi di colpa: "Come faccio ad amare e godere mentre mia madre si trova in questa situazione?" Eppure la risposta c'è; solo che occorre sia personalizzata.

Faccia leggere questo consulto alla sua terapeuta, se ritiene; l'aiuterà a capire meglio le sue esigenze attuali.

Saluti cordiali.
Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/