Ipocondria forte

sono un ragazzo di 17 anni e ho appena passato un brutto periodo in cui ho avuto problemi di droga (ma ne sono uscito). da 4 mesi a questa parte sono stato al pronto soccorso 3 volte con la paura di avere un attacco cardiaco, i sintomi erano: dolori al petto, battito che mi arrivava fino alla gola faticandomi la respirazione, e giramenti di testa.. ho fatto analisi del sangue visite cardiologiche, tutto perfettamente normale. grazie ad uno specialista ho imparato a dominare gli attacchi di panico, ma ogni secondo della mia giornata ho paura che mi venga un attacco di cuore, appena ho mal di testa penso di avere un ictus o un cancro, ogni minimo dolore diventa per me motivo di profonda angoscia, penso sempre alla morte e ogni tanto mi capitano momenti dove mi coglie l'apatia e divento depresso.. io voglio vivere la mia vita dal momento che ho tutto un futuro davanti, non voglio vivere ogni giorno nella paranoia e nell'angoscia, sono arrivato al punto di aver paura di dormire perchè mi sento come delle voci che mi dicono che non arrivo al giorno dopo..
dottori, è normale quello che sto passando? dovrei chiedere ulteriore sostegno ad uno psicoterapeuta?

PS: non sono problemi di astinenza perchè quello ormai è un capitolo chiuso della mia vita.
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Gentile ragazzo, è possibile che anche dopo esser riusciti con il tuo terapeuta a tenere a bada gli attacchi di panico, la tua ansia non sia stata risolta completamente. Per questo tipo di problemi sono necessari trattamenti di tipo specifico e mirato. Qual era l'estrazione del terapeuta al quale ti eri rivolto?

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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Attivo dal 2009 al 2010
Ex utente
gentile dottore,
il mio psicoterapeuta è specializzato in terapia breve strategica, in modo particolare all'ansia e attacchi di panico ma mi ha detto anche che agisce in modo differente quando si trova davanti panico e ansia, lui mi ha aiutato a combattere forti attacchi di panico.. quello che volevo sapere è se devo risolvere un caso d'ansia come da lei citato oppure dovrei risolvere la mia ipocondria?
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
La terapia breve strategica va benissimo sia per il panico che per l'ipocondria. Entrambi possono essere considerati disturbi a base ansiosa, ma è corretta l'osservazione del tuo terapeuta che ti fa presente che vanno trattati in modo differenziato anche se la base è la stessa.

Mi pare di capire che con lui non avevate trattato i sintomi ipocondriaci, più recenti, mi sbaglio? Se è così la cosa migliore è ricontattarlo e risolvere anche questi. Con tutta probabilità di verranno confermate alcune delle prescrizioni che già hai ricevuto, più te ne verranno date delle altre specifiche per l'ipocondria - sempre se d'ipocondria si tratta, ovviamente.

Cordiali saluti
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Attivo dal 2009 al 2010
Ex utente
dottore la ringrazio, rispondo subito alla sua domanda. con il mio terapeuta non ho affrontato problemi di ipocondria avevo solo accennato che mi controllavo il polso ogni ora per rilevare il corretto battito cardiaco, e lui mi disse il modo di combattere questa ossessione e infatti non eseguo piu controlli di quel genere, poi col passare del tempo l'ipocondria è peggiorata. involontariamente ho omesso un particolare, che i miei nonni sono morti di cuore e mio padre e mio fratello hanno cardiopatie (io ho fatto tutte le analisi e il cardiologo esclude cardiopatie anche di tipo genetico ereditario). mi permetta un ultima domanda.. "- sempre se d'ipocondria si tratta, ovviamente."

questa sua affermazione mi lascia pensieroso. se non si tratta di ipocondria, di cosa si potrebbe trattare?
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
La mia affermazione era semplicemente una cautela, dato che stiamo scambiandoci delle email a distanza e quindi non posso usare la parola "ipocondria" o qualunque altra classificazione in maniera sicura. Intendevo dire che se si tratterà d'ipocondria o meno deve essere stabilito con sicurezza dallo specialista attraverso dei colloqui di persona. Ma da ciò che dici è probabile si tratti proprio d'ipocondria.

Ad ogni modo non è raro che la paura delle malattie venga dopo malattie gravi o morti nei congiunti.

Se le cardiopatie sono diffuse nella tua famiglia, hai fatto più che bene a consultare i medici, ma se la paura perdura e a nulla valgono le rassicurazioni del cardiologo, allora la cosa migliore è ritornare dal tuo psicoterapeuta e aggiornarlo con i dati della nuova situazione: se è riuscito ad aiutarti allora, è molto probabile che riesca a farlo anche ora.

Cordiali saluti
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