Psicofarmaci e tempo
Buonasera,
Ormai è noto come gli psicofarmaci possano nel tempo dare assuefazione.
Con l'aumentare degli anni, il loro potere terapeutico diminuisce, costringendo a cambiarli.
La mia domanda è: smettendo di prendere uno psicofarmaco per un tempo x perché ormai non fa l'effetto iniziale, dopo quanti anni/mesi " generalmente " servono per riprenderlo e avere gli stessi benefici?
Sempre permettendo che lo stesso farmaco rifunzioni.
Grazie
Ormai è noto come gli psicofarmaci possano nel tempo dare assuefazione.
Con l'aumentare degli anni, il loro potere terapeutico diminuisce, costringendo a cambiarli.
La mia domanda è: smettendo di prendere uno psicofarmaco per un tempo x perché ormai non fa l'effetto iniziale, dopo quanti anni/mesi " generalmente " servono per riprenderlo e avere gli stessi benefici?
Sempre permettendo che lo stesso farmaco rifunzioni.
Grazie
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I farmaci antidepressivi non perdono efficacia a seguito di un trattamento prolungato. Dal momento che agiscono sul cervello, che è un organo estremamente plastico, che si modifica in seguito alle esperienze della vita, all'attività fisica, alle malattie organiche, ai contatti sociali e a molte altre evenienze, può capitare che una terapia che in passato funzionava necessiti di adeguamenti, con la stessa molecola, con associazioni di più farmaci o cambiando sostanza. Sarà lo psichiatra che la segue a valutare, in base a quanto riferisce, l'opportunità di modificare la terapia.
Un discorso del tutto diverso è quello sulle benzodiazepine, che non curano niente e possono dare, loro sì, assuefazione.
Un discorso del tutto diverso è quello sulle benzodiazepine, che non curano niente e possono dare, loro sì, assuefazione.
Franca Scapellato
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.8k visite dal 03/10/2023.
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