Antidepressivo per sempre?

Grazie dell’attenzione.

A memoria mi sento così fin da che andavo all’asilo.
Disadattato, in ansia, senza entusiasmo, molto cupo e senza vedere un’uscita di sicurezza.

Incapace di reggere la più semplice quotidianità.

Ho provato credo tutti gli antidepressivi e fatto 25 anni di psicoterapia.

Dopo anni di utilizzo tre mesi fa ho provato a interrompere gradualmente nel giro di mesi la venlafaxina.
Solo ora i sintomi di astinenza fisici sono terminati e forse anche l’irritabilità che ne era scaturita si è un po’ quietata.
Ora però sono in uno stato di profondo malessere (che in fondo non si era annullato del tutto con il farmaco) che oltre a provocarmi una sofferenza grave e costante mi rende tutto - ancora - più pesante da affrontare.
Può essere l’effetto rebound e vorrei provare a resistere.
Anche per gli effetti negativi che a lungo andare i farmaci producono sul nostro corpo.
Uno psichiatra mi ha proposto il litio anche se poco promosso dalle ditte farmaceutiche.
Torno dunque al titolo: dovrò prendere farmaci antidepressivi fino all’ultimo giorno?

Mi sento pieno di senso di colpa, anche al lavoro per come fatico rispetto agli altri.
Se avessi una gamba ingessata non ci si aspetterebbe di vedermi camminare per tre rampe di scale.
Ma così
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.2k 1k
"Anche per gli effetti negativi che a lungo andare i farmaci producono sul nostro corpo."

Quali ?

"Uno psichiatra mi ha proposto il litio anche se poco promosso dalle ditte farmaceutiche."

Quindi che significa ? "anche se poco promosso"... ?

Non è chiara la domanda che pone: cosa vuole sapere ?

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

[#2]
Utente
Utente
Gli effetti collaterali sono vari per esempio il deniban, che con me funzione, alza la prolattina .
Circa il litio per poco promosso intendevo che, stante quello che mi ha detto questo medico, e non ho motivi per non credergli, il litio è un farmaco vecchio che funziona ma non viene promosso per motivi meramente economici.
La domanda è: considerata la situazione descritta è plausibile che lo stato depresso sia cronico e quindi tamponabile solo col farmaco oppure è verosimile che possa ricadere in un effetto rebound?
Perché se ci sono possibilità che sia rebound allora proverei a resistere per non ricadere nel circolo degli antidepressivi. Che non demonizzo.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.2k 1k
Parlava di effetti in generale, quindi parla di quelli di alcuni farmaci nel suo caso. Non a lungo andare, la prolattina si alza da subito.
Il litio non è promosso per motivi che non saprei, forse perché già noto. Comunque si, per motivi economici ci sono farmaci che non sono più disponibili anche.

Non capisco che c'entra che una malattia sia cronica col fatto che sia solo tamponabile, e che lo sia solo con un farmaco piuttosto che con altro.
Non ho neanche capito che c'entra in questo ragionamento l'effetto rebound, né cosa intende con "circolo degli antidepressivi".
Cioè se uno sta bene con una cura e male senza, lei lo chiama "circolo degli antidepressivi". Ovvero parte dall'idea che sarebbe bene star male senza niente, ma purtroppo esistono farmaci che migliorano il disturbo ?

Dr.Matteo Pacini
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Utente
Utente
La mia idea è che sarebbe meglio poterne fare a meno.
E che se il disturbo non è più legato a una patologia ma all’effetto rebound vale la pena provare a resistere.
Per questo chiedevo se è plausibile che questo mio stato sia riconducibile alla sospensione.
Grazie
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.2k 1k
E' una bella idea fare a meno anche delle malattie. Peccato ci si debba regolare diversamente.

La sua storia indica la ripresa del disturbo a mio avviso, il rebound si confonde facilmente con la ripresa del disturbo, ma a distanza di tempo l'evoluzione indica il procedere del quadro verso una direzione che è quella del disturbo.

Dr.Matteo Pacini
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