Tachicardia continua, mancanza di respiro, difficoltà a dormire, fitte al petto
Salve a tutti, ho bisogno di aiuto con la mia situazione personale.
Ormai da qualche mese mi trovo ad avere tachicardia continua, tutto il giorno e la notte, associata a respiro corto, fatico a fare un respiro a pieni polmoni per capire.
Tutto questo ha effetti negativi sul resto della vita quotidiana: fatico ad addormentarmi e mi sveglio continuamente di notte.
Tutto è iniziato qualche mese fa ormai, in febbraio.
Dopo un litigio con mio padre, col quale ho un pessimo rapporto.
In quell'occasione è arrivato a mettermi le mani addosso.
Nei giorni successivi chiaramente la rabbia è rimasta costante, è da quel momento che ho iniziato ad avere queste crisi di tachicardia ecc.
Inizialmente erano solo crisi, causate però da futili motivi.
Ogni singola cosa mi causava rabbia con conseguente aumento del battito cardiaco, difficoltà a concentrarmi ecc.
In pratica questa situazione si è cronicizzata, perché mio padre non è una brava persona, ha atteggiamenti e comportamenti che mi provocano rabbia.
La situazione in casa in generale non è buona e non aiuta, ma la colpa è solo di mio padre.
Che provoca volutamente, conscio della mancanza di pericolo di reazione da parte mia o dei miei fratelli, o di mia madre.
Che in questo è sempre stata sua complice.
A queste situazioni quotidiane se ne aggiungono altre che invece mi danno ansia e paura: un nostro parente incapace vive con noi, negli ultimi tempi è stato male e questo ha portato a tensione continua per la sua salute, paura di doverlo portare al pronto soccorso ad ogni momento del giorno ecc.
Tutta questa rabbia, paura e tensione si sono accumulate nel tempo, fino ad oggi: praticamente sono sempre all'erta, ho paura anche della mia ombra, continuamente pronto a scattare.
Ma incapace di avere una reazione completa: ad esempio affrontare mio padre nell'unico modo che capisce: alzando la voce.
Non ce la faccio perché proprio mi manca il fiato e il cuore che già batte forte non è in grado di reggere un ulteriore aumento.
In pratica il mio corpo non è più efficiente.
Anche nella pratica sportiva, sono totalmente fiacco.
Non riesco a leggere, a studiare.
Ora, capisco che la situazione dipende dallo stare in casa con mio padre, se me ne andassi starei meglio.
Infatti sto provando a farlo, ma richiede tempo.
Ma ho bisogno di aiuto nel mentre, ormai il mio corpo è perennemente in stato di agitazione, respiri cortissimi e battiti sempre sopra, spesso sopra 110.
E le fitte al pett, soprattutto parte sinistra diventano troppo frequenti.
Rischio di farmi male temo.
Ma non so che strada prendere: dovrei andare da uno psichiatra che mi prescriva dei farmaci per stare più calmo?
Oppure dovrei andare da un cardiologo?
Non so cosa fare perché il problema a monte è la rabbia e l'ansia, ma gli effetti sono fisici, organici.
Vorrei essere indirizzato in questo senso.
Grazie a chi eventulmente mi risponderà
Ormai da qualche mese mi trovo ad avere tachicardia continua, tutto il giorno e la notte, associata a respiro corto, fatico a fare un respiro a pieni polmoni per capire.
Tutto questo ha effetti negativi sul resto della vita quotidiana: fatico ad addormentarmi e mi sveglio continuamente di notte.
Tutto è iniziato qualche mese fa ormai, in febbraio.
Dopo un litigio con mio padre, col quale ho un pessimo rapporto.
In quell'occasione è arrivato a mettermi le mani addosso.
Nei giorni successivi chiaramente la rabbia è rimasta costante, è da quel momento che ho iniziato ad avere queste crisi di tachicardia ecc.
Inizialmente erano solo crisi, causate però da futili motivi.
Ogni singola cosa mi causava rabbia con conseguente aumento del battito cardiaco, difficoltà a concentrarmi ecc.
In pratica questa situazione si è cronicizzata, perché mio padre non è una brava persona, ha atteggiamenti e comportamenti che mi provocano rabbia.
La situazione in casa in generale non è buona e non aiuta, ma la colpa è solo di mio padre.
Che provoca volutamente, conscio della mancanza di pericolo di reazione da parte mia o dei miei fratelli, o di mia madre.
Che in questo è sempre stata sua complice.
A queste situazioni quotidiane se ne aggiungono altre che invece mi danno ansia e paura: un nostro parente incapace vive con noi, negli ultimi tempi è stato male e questo ha portato a tensione continua per la sua salute, paura di doverlo portare al pronto soccorso ad ogni momento del giorno ecc.
Tutta questa rabbia, paura e tensione si sono accumulate nel tempo, fino ad oggi: praticamente sono sempre all'erta, ho paura anche della mia ombra, continuamente pronto a scattare.
Ma incapace di avere una reazione completa: ad esempio affrontare mio padre nell'unico modo che capisce: alzando la voce.
Non ce la faccio perché proprio mi manca il fiato e il cuore che già batte forte non è in grado di reggere un ulteriore aumento.
In pratica il mio corpo non è più efficiente.
Anche nella pratica sportiva, sono totalmente fiacco.
Non riesco a leggere, a studiare.
Ora, capisco che la situazione dipende dallo stare in casa con mio padre, se me ne andassi starei meglio.
Infatti sto provando a farlo, ma richiede tempo.
Ma ho bisogno di aiuto nel mentre, ormai il mio corpo è perennemente in stato di agitazione, respiri cortissimi e battiti sempre sopra, spesso sopra 110.
E le fitte al pett, soprattutto parte sinistra diventano troppo frequenti.
Rischio di farmi male temo.
Ma non so che strada prendere: dovrei andare da uno psichiatra che mi prescriva dei farmaci per stare più calmo?
Oppure dovrei andare da un cardiologo?
Non so cosa fare perché il problema a monte è la rabbia e l'ansia, ma gli effetti sono fisici, organici.
Vorrei essere indirizzato in questo senso.
Grazie a chi eventulmente mi risponderà
[#1]
Io mi farei vedere dal medico di base intanto, e poi indirizzare. Direi che la visita psichiatrica è opportuna. Sta prendendo qualcosa ? Lo ha fatto in passato ?
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#2]
Utente
Salve, grazie per la risposta. In merito: il medico di base rimanda al pronto soccorso, oppure di stare calmo e non dar peso alle cose. Per questo avrei bisogno di indirizzo, a chi rivolgermi per avere una diagnosi rapidamente della mia situazione fisica? La terapia va bene, ma nel tempo. Io ho bisogno di rallentare il cuore subito. Non sono ipocondriaco eh, ma mi rendo conto del peggioramento
[#3]
Che vuol dire stare calmo ? Se il problema è che non riesce a stare calmo...
Quindi il medico non si è capito: non ritiene necessari accertamenti e deve star calmo, o va al pronto soccorso dove trattano le urgenze ?
Non è che è un modo per dire che se vuole vada al pronto soccorso... ?
Che visita fare ? Uno psichiatra ad esempio, ma anche un medico che la visiti e giudichi se sono necessari altri accertamenti o no.
Quindi il medico non si è capito: non ritiene necessari accertamenti e deve star calmo, o va al pronto soccorso dove trattano le urgenze ?
Non è che è un modo per dire che se vuole vada al pronto soccorso... ?
Che visita fare ? Uno psichiatra ad esempio, ma anche un medico che la visiti e giudichi se sono necessari altri accertamenti o no.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#4]
Utente
Grazie ancora, il medico di base è ormai anziano e stanco, conosce mio padre e sa che "è così di carattere" quindi o faccio finta di niente, questo dal punto di vista della vita quotidiana, per la parte più fisico pronto soccorso per eventuali esami al cuore ecc. Credo che proverò ad andare all'ospedale e vedere cosa consigliano. Grazie ancora per l'aiuto
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 1.6k visite dal 01/10/2023.
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