Doc e paranoia: zoloft e prozac

Gentilissimi dottori,

vi scrivo per un chiarimento su una diagnosi di DOC con distimia e pensiero paranoico.
Per ragioni di brevità non mi soffermo tanto sui sintomi, rispetto ai quali una diagnosi è stata offerta, quanto su un chiarimento rispetto alla cura propostami (ossia zoloft unito a trazodone per favorire riposo notturno).


A seguito di una mia forte preoccupazione dovuta ad un aumento di peso, lo specialista ha indicato come possibile alternativa anche la fluoxetina (Prozac), che resterebbe comunque una scelta possibile ma che porterebbe con sé non solo una più lenta gradualità di dosaggio e, pertanto di effetti, ma altresì (e soprattutto) un rischio di accelerare le attività mentali, già particolarmente veloci nel mio caso.


Mi sono preso qualche giorno per pensare, ma il mio dubbio rimane principalmente su quest’ultimo aspetto, non compreso appieno nella sua entità né sull’impatto che potrebbe generare (rimaniamo sempre nella sfera del soggettivo, ovviamente).
Trattasi per caso di un rischio non presente su Zoloft (credevo che tutti gli SSRI creassero un effetto paradosso il primo mese)?
Cosa comporterebbe di preciso?
Se presente, sarebbe solamente temporaneo?


Per terminare, una mera curiosità: essendo il DOC trattato in linea di principio con entrambi i farmaci e premesso che il soggetto ossessivo rimane per definizione un soggetto con pensiero piuttosto attivo, perché questa preoccupazione/differenza con il Prozac?


Vi ringrazio anticipatamente per il chiarimento e per il prezioso spazio dedicatoci.
Cordialità.