Ansia in maternità

Gentili dottori,
sono alla 19esima settimana di gestazione e scrivo perchè sto vivendo una situazione che ormai non riesco più a gestire. Sono sempre stata una persona ansiosa, ma da quando so di aspettare un bambino questa mia tendenza si è acuita in un modo che mi impedisce di condurre una vita normale e, ancor di più, di prepararmi serenamente all'evento della nascita. Infatti, circa una volta alla settimana, vengo assalita da un nuovo dubbio, un nuovo timore circa la salute del bambino, e, di solito, la paura è di aver adottato un comportamento sbagliato che ha determinato dei danni irreversibili. Così, sono stata ossessionata dal pensiero di essermi infettata con il virus dell'epatite B (sottoponendomi a circa 6 prelievi nel giro di 2 mesi!), dal timore che aver bevuto un po' di vino abbia determinato un danno neurologico, o che l'uso di dolcificanti abbia causato un ritardo dello sviluppo. Sottolineo che queste paure hanno una portata molto rilevante, e che se non ne subentrano di nuove, si avvicendano le une con le altre non lasciandomi un giorno di tregua. Questo mi paralizza e mi fa sentire colpevole, immeritevole di avere un bambino sano, da condannare agli occhi di mio marito. Non dormo più una notte intera, non riposo più, non sono più serena...Nelle mie terribili fantasie c'è un bimbo malato per colpa mia, e questo, come si può immaginare, mi tormenta e mi demolisce interiormente.
Tengo a dire che riesco a mantenere una certa critica rispetto ai pensieri che ho, se non sufficiente a permettermi di elaborarli e di accantonarli, almeno utile a darmi consapevolezza del fatto che ho bisogno d'aiuto. Ho paura che tutto questo dolore mi faccia male e, soprattutto, che stia facendone al mio bambino.
So che non è consigliabile assumere psicofarmaci in gravidanza, e non me la sentirei, peraltro, pena altri pensieri ossessivi sull'aver provocato nuovi danni, ma mi chiedo se esiste un modo per stare un po' meglio, visto che così è veramente difficile. Se non esiste alcuna possibilità, dovrò stringere i denti, e chiedere aiuto subito dopo il parto.
Vi ringrazio dell'attenzione.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.4k 1k
Gentile utente,

la condizione che descrive e' comune in gravidanza ed e' comunque sconsigliato assumere psicofarmaci a meno che non ci siano problematiche da risolvere assolutamente con l'assunzione di farmaci.

Provi a chiedere un consulto psicologico presso uno specialista di sua fiducia per il periodo restante di gestazione.

https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/

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Attivo dal 2009 al 2010
Ex utente
Grazie Dottor Ruggiero. Saluti
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