Stress da intervento chirurgico o depressione?
Buongiorno dottori,
a seguito di un adenocarcinoma presente in un nodulo di due cm, localizzato all’apice destro del polmone, mi è stata praticata una lobectomia, l’intervento (4 ore), è avvenuto due mesi fa tramite toracotomia (a causa di pregresse aderenze) l’esame istologico ha confermato la diagnosi escludendo il coinvolgimento dei linfonodi, quindi niente chemio.
Dopo sette giorni di ospedale sono tornato a casa dolorante, frastornato, confuso e molto agitato.
Per essere preciso, un mese prima dell’operazione mi era stata praticata una biopsia del nodulo, esperienza che mi ha traumatizzato per il dolore lancinante in fase di prelievo, mai sentito niente di simile! (dolore che non doveva esserci!)
Ora, dopo l’operazione e mio rientro a casa, ho cominciato ad avere insonnia, crisi di ansia, sudori freddi e pensieri sempre legati al mio stato di salute e male.
Vi chiedo, si può inquadrare il mio caso come depressione, oppure come Stress post operatorio?
Nell’eventualità ci sono terapie diverse per i due casi?
Il medico di base mi ha prescritto una benzodiazepina (Tavor da prendere tre volte al gg)
Grazie per quanto mi farete sapere
a seguito di un adenocarcinoma presente in un nodulo di due cm, localizzato all’apice destro del polmone, mi è stata praticata una lobectomia, l’intervento (4 ore), è avvenuto due mesi fa tramite toracotomia (a causa di pregresse aderenze) l’esame istologico ha confermato la diagnosi escludendo il coinvolgimento dei linfonodi, quindi niente chemio.
Dopo sette giorni di ospedale sono tornato a casa dolorante, frastornato, confuso e molto agitato.
Per essere preciso, un mese prima dell’operazione mi era stata praticata una biopsia del nodulo, esperienza che mi ha traumatizzato per il dolore lancinante in fase di prelievo, mai sentito niente di simile! (dolore che non doveva esserci!)
Ora, dopo l’operazione e mio rientro a casa, ho cominciato ad avere insonnia, crisi di ansia, sudori freddi e pensieri sempre legati al mio stato di salute e male.
Vi chiedo, si può inquadrare il mio caso come depressione, oppure come Stress post operatorio?
Nell’eventualità ci sono terapie diverse per i due casi?
Il medico di base mi ha prescritto una benzodiazepina (Tavor da prendere tre volte al gg)
Grazie per quanto mi farete sapere
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La condizione vissuta può essere fattore di stress.
Lamenta alcuni sintomi piuttosto comuni.
L’utilizzo di benzodiazepine in ogni caso, anche in considerazione della sua età, non è consigliato.
Lamenta alcuni sintomi piuttosto comuni.
L’utilizzo di benzodiazepine in ogni caso, anche in considerazione della sua età, non è consigliato.
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[#3]
Sarebbe utile un percorso psicoterapeutico di sostegno per gestire l'angoscia e i pensieri legati alla sua salute. Già il fatto di parlare con una persona non emotivamente coinvolta, come può essere invece un familiare, è spesso di giovamento. Se poi si tratta di psicoterapia ovviamente è meglio. In questo momento si sente allo sbaraglio, perché i medici hanno concluso il loro compito, ma tutto il carico emotivo è rimasto. In questa sede non si può fare diagnosi, ma lo stress per la paura di morire e lo stress per l'intenso dolore fisico giustificano le sua condizioni attuali.
Franca Scapellato
[#7]
Utente
Seguendo il vostro consiglio, ho preso contatti con uno psichiatra il quale, sentendo la mia storia, mi ha prescritto il Depakin chrono 300 da assumere gradatamente fino a una dose finale di 500 al giorno.
E qui sono subentrati i problemi, ad oggi (a distanza di un mese), sono ad una dose di mezza compressa alla sera in quanto, se assumo una dose da 300, il farmaco mi crea insonnia, ansia, diarrea e stato di agitazione che mi costringe a girovagare per casa fino allo sfinimento.
(L’esame del sangue, consigliato dal medico, evidenzia i un valore di 21,47 di acido valproico).
Il medico mi dice di insistere e mi ha consigliato di prendere anche il rivotril per l’ansia, cosa che non ho fatto in quanto, a 71 anni, le benzodiazepine sono sconsigliate, consiglio del mio medico di base.
A questo punto vorrei smettere con il Depakin ma non so come fare in quanto, alla mia richiesta, lo specialista si è molto irritato e mi ha liquidato ad un prossimo appuntamento tra un mese.
Se possibile vorrei una vostra valutazione/consiglio
Grazie
E qui sono subentrati i problemi, ad oggi (a distanza di un mese), sono ad una dose di mezza compressa alla sera in quanto, se assumo una dose da 300, il farmaco mi crea insonnia, ansia, diarrea e stato di agitazione che mi costringe a girovagare per casa fino allo sfinimento.
(L’esame del sangue, consigliato dal medico, evidenzia i un valore di 21,47 di acido valproico).
Il medico mi dice di insistere e mi ha consigliato di prendere anche il rivotril per l’ansia, cosa che non ho fatto in quanto, a 71 anni, le benzodiazepine sono sconsigliate, consiglio del mio medico di base.
A questo punto vorrei smettere con il Depakin ma non so come fare in quanto, alla mia richiesta, lo specialista si è molto irritato e mi ha liquidato ad un prossimo appuntamento tra un mese.
Se possibile vorrei una vostra valutazione/consiglio
Grazie
[#8]
Non capisco l'insistenza sul depakin in monoterapia, non associato a un antidepressivo o a un ansiolitico (non necessariamente una benzodiazepina). Non mi sembra ci sia un supporto psicologico che sarebbe utile nel suo caso. Chiederei un secondo parere.
Franca Scapellato
Questo consulto ha ricevuto 9 risposte e 3.8k visite dal 31/08/2023.
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