Confusione mentale
Salve! Chiedo un consulto per mia mamma di 75 anni.
Dopo vari interventi (tumore colon nel 2016 e occlusione carotidi nel 2021) ha iniziato ad essere un po' ipocondriaca con un controllo maniacale del suo corpo.
Le ho fatto fare sempre i controlli di follow-up per le sue patologie e portata anche da vari specialisti per ogni suo sintomo.
Dallo scorso autunno ha iniziato a non voler uscire più perché zoppicava (ha sempre camminato tantissimo invece in quel periodo tirava una gamba) abbiamo fatto controlli e non è uscito nulla.
A giugno ho notato un calo significativo: piangeva spesso, aveva nausea, ogni giorno una difficoltà diversa, non riusciva a trattenere la pipì o la tratteneva per ore, pensava di avere la bronchite, ecc.
La porto da un neurologo e nota uno stato di ansia e le prescrive Paroxetina.
La assume per 10 giorni e inizia a confondere realtà e sogni finché mi dice di non fare pipì di giorno (riusciva solo di notte).
Dopo più di 8 ore senza urinare la porto al pronto soccorso dove le mettono un catetere e le trovano il sodio basso, quindi resta lí per 2 giorni per fare le flebo.
Il valore torna nella norma e rientra a casa e ci dicono di sospendere la Paroxetina.
Sono passati circa 7 giorni e continua a dire cose inesistenti, anche gravi, come se le avesse sognate e poi dimentica di averle dette; continua ad avere l'ansia per la sua salute ovviamente e preciso che per il resto ricorda tutto.
Il neurologo ci aveva prescritto anche una risonanza da fare per settembre.
È possibile che dopo una settimana la Paroxetina sia ancora in circolo?
Questo stato di confusione può essere dovuto all'ansia o potrebbe essere un segno di demenza?
Dopo vari interventi (tumore colon nel 2016 e occlusione carotidi nel 2021) ha iniziato ad essere un po' ipocondriaca con un controllo maniacale del suo corpo.
Le ho fatto fare sempre i controlli di follow-up per le sue patologie e portata anche da vari specialisti per ogni suo sintomo.
Dallo scorso autunno ha iniziato a non voler uscire più perché zoppicava (ha sempre camminato tantissimo invece in quel periodo tirava una gamba) abbiamo fatto controlli e non è uscito nulla.
A giugno ho notato un calo significativo: piangeva spesso, aveva nausea, ogni giorno una difficoltà diversa, non riusciva a trattenere la pipì o la tratteneva per ore, pensava di avere la bronchite, ecc.
La porto da un neurologo e nota uno stato di ansia e le prescrive Paroxetina.
La assume per 10 giorni e inizia a confondere realtà e sogni finché mi dice di non fare pipì di giorno (riusciva solo di notte).
Dopo più di 8 ore senza urinare la porto al pronto soccorso dove le mettono un catetere e le trovano il sodio basso, quindi resta lí per 2 giorni per fare le flebo.
Il valore torna nella norma e rientra a casa e ci dicono di sospendere la Paroxetina.
Sono passati circa 7 giorni e continua a dire cose inesistenti, anche gravi, come se le avesse sognate e poi dimentica di averle dette; continua ad avere l'ansia per la sua salute ovviamente e preciso che per il resto ricorda tutto.
Il neurologo ci aveva prescritto anche una risonanza da fare per settembre.
È possibile che dopo una settimana la Paroxetina sia ancora in circolo?
Questo stato di confusione può essere dovuto all'ansia o potrebbe essere un segno di demenza?
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Il fenomeno può non dipendere dalla paroxetina.
https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 1.1k visite dal 23/08/2023.
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