Amisulpride per distimia

Buonasera, prendo da quasi 2 mesi amisulpride al dosaggio di 50 mg al giorno per distimia.
All’inizio è stata efficace migliorando il tono dell’umore ma ora mi sembra come se abbia perso efficacia e sto ritornando a sentirmi giù.
So che a dosaggi bassi viene per l’appunto usata nel trattamento della distimia mentre a dosaggi più alti è indicata nel trattamento della schizofrenia.


Secondo voi se provassi ad alzare il dosaggio a 100 mg potrei tornare ad avere dei benefici?
Tale dosaggio è ancora indicato per la distimia o è già un dosaggio troppo alto e quindi adatto alla schizofrenia?
Dr. Giovanni Portuesi Psichiatra, Psicoterapeuta 672 38
Domanda importante dal punto di vista teorico. La teoria è che l' amisulpiride a bassi dosaggio stimola la produzione di dopamina agendo come antagonista recettoriale sui autorecettori dello spazio sinaptico ( "tapperebbe" i recettori che misurano la presenza di dopamina). Ad alto dosaggio invece "tapperebbe" i recettori della dopamina stessa traducendosi in un abbassamento della trasmissione dopaminergica. Quello che ha osservato lei è vero: spesso 50 mg di amisulpiride perdono la loro efficacia. Aumentare la dose sarebbe semplicemente fuori dalle indicazioni terapeutiche ufficiali. F>orse in qualche individuo 100 mg risulterebbero più efficaci di 50 mg, ma non bisogna dimenticare gli effetti collaterali: iperprolattinemia, effetti extrapiramidali. Probabilmente sarebbe più saggio introdurre un antidepressivo.

Dr Giovanni Portuesi

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Va bene, secondo lei quale antidepressivo sarebbe meglio tra venlafaxina e bupropione?
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Oppure leggevo tra i farmaci più efficaci anche la vortioxetina, cosa ne pensa?
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