Snri e ssri, domanda tecnica
Buongiorno,
Una domanda più che altro tecnica in quanto probabilmente dovrò cambiare terapia (a detta.
del medico) per.
all ansia e attacchi di panico:
20 mg di cipralex, rispetto a 37.5mg di venlafaxina, possono ritenersi " quasi " equivalenti?
Leggendo le varie risposte dilei vari medici qui sul sito, ho letto che la venlafaxina a tale dosaggio agisce come un ssri e quindi come il cipralex (portando più o meno gli stessi effetti benefici/ collaterali).
È vero?
Quali sono le differenze?
A tale dosaggio?
Buona giornata e grazie
Una domanda più che altro tecnica in quanto probabilmente dovrò cambiare terapia (a detta.
del medico) per.
all ansia e attacchi di panico:
20 mg di cipralex, rispetto a 37.5mg di venlafaxina, possono ritenersi " quasi " equivalenti?
Leggendo le varie risposte dilei vari medici qui sul sito, ho letto che la venlafaxina a tale dosaggio agisce come un ssri e quindi come il cipralex (portando più o meno gli stessi effetti benefici/ collaterali).
È vero?
Quali sono le differenze?
A tale dosaggio?
Buona giornata e grazie
[#1]
No. 20 mg di citalopram sono una dose già con un'efficacia mediamente significativa, mentre 37,5 mg di venlafaxina no, è una dose largamente inferiore alla media efficace. A quella dose, peraltro, non ha il profilo d'azione snri, ma si comporta come il citalopram.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#3]
150 mg.
Non cosa intenda per potenza. Probabilmente intende efficacia. Efficaci sono potenzialmente tutti, se parliamo di depressione. Se parliamo di altre diagnosi, non sono tutti indicati e quindi potenzialmente efficaci nella stessa misura.
Non cosa intenda per potenza. Probabilmente intende efficacia. Efficaci sono potenzialmente tutti, se parliamo di depressione. Se parliamo di altre diagnosi, non sono tutti indicati e quindi potenzialmente efficaci nella stessa misura.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#4]
Utente
Di nuovo grazie dottore,
Risposta precisa ed esauriente.
Nel mio caso trattasi di attacchi di panico misti a fobia ossessiva compulsiva. Siccome con il cipralex mi sono trovato bene a livello di effetti collaterali ed ora sono all'ultima dose disponibile ( 20 mg ), la psichiatra vorrebbe eventualmente farmelo cambiare appunto con la venlafaxina. Mi ha bocciato la paroxetina in quanto ha ritenuto che agisce sugli stessi recettori del cipralex.
Ultima domanda dottore: il cipralex, si può prendere anche a dosi oltre i 20 mg? 25/30/40?
Grazie.ancora
Risposta precisa ed esauriente.
Nel mio caso trattasi di attacchi di panico misti a fobia ossessiva compulsiva. Siccome con il cipralex mi sono trovato bene a livello di effetti collaterali ed ora sono all'ultima dose disponibile ( 20 mg ), la psichiatra vorrebbe eventualmente farmelo cambiare appunto con la venlafaxina. Mi ha bocciato la paroxetina in quanto ha ritenuto che agisce sugli stessi recettori del cipralex.
Ultima domanda dottore: il cipralex, si può prendere anche a dosi oltre i 20 mg? 25/30/40?
Grazie.ancora
[#5]
Le dosi sopra i 20 mg erano possibili, ma attualmente non sono ritenute statisticamente sicure sul piano cardiologico, quindi il limite raccomandato fu rivisto.
La scelta della venlafaxina va a parare su un farmaco che però non è una prima scelta sul disturbo ossessivo e sul disturbo di panico, pur essendo una scelta possibile. Comunque, a quella dose non agisce su recettori diversi, né è ad una dose efficace.
La scelta della venlafaxina va a parare su un farmaco che però non è una prima scelta sul disturbo ossessivo e sul disturbo di panico, pur essendo una scelta possibile. Comunque, a quella dose non agisce su recettori diversi, né è ad una dose efficace.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#6]
Utente
Grazie dottore,
Sempre preciso nelle risposte.
Per farla a breve Il mio problema è il bicchiere d'acqua a tavola. Ho avuto in questi anni dei pensieri ossessivi ( non so se definirli cosi ) che mi scatenavano forti attacchi di panico, esempio: vedere il bicchiere d'acqua colmo D'acqua mentre bevevo ( cosa che ora sto evitando di fare mediante psicoterapia, riempendolo meno della metà e non vedendolo assolutamente).. e l'unico modo per star bene era fare dei rituali di esposizione a tali situazioni ( come a dire, se riesco a non avere l'ansia facendo tali rituali, vuol dire che sto bene e mi passerà nei prossimi giorni ). Ovviamente questo non faceva e non fa altro che alimentare ulteriori ansie e pensieri.
Per 1 anno sono stato bene, evitando di fare rituali di nessun tipo ma da 3 settimane ( avevo il cipralex a 10 mg ) ho avuto una forte ricaduta riempendo totalmente il bicchiere ( non fatto di proposito ) e scatenando ansia e panico che mi porto da allora. ( premetto che non seguivo questo nuovo psicoterapeuta strategico )
Ovviamente e' inutile citare tutti i pensieri che mi facevo a tavola e a citare l'ansia che avevo prima dei pasti ( bloccando ovviamente anche la fame e la voglia di stare appunto a tavola ), facendomi rinunciare a cene con parenti e amici.
Detto ciò, secondo un suo parere, dovrei cambiare psichiatra? La venlafaxina sarebbe più indicata rispetto al cipralex per questi disturbi? Le chiedo ciò perché magari mi sono affidato ad uno psichiatra " sbagliato " e non vorrei inciampare ulteriormente in futuro.
Per ora sono sotto terapia con xanax 3 volte al di, 10 gocce e cipralex 20 mg e sto un pochino meglio ( seguendo sempre quello che mi dice lo psicoterapeuta).
Come sempre, grazie mille
Sempre preciso nelle risposte.
Per farla a breve Il mio problema è il bicchiere d'acqua a tavola. Ho avuto in questi anni dei pensieri ossessivi ( non so se definirli cosi ) che mi scatenavano forti attacchi di panico, esempio: vedere il bicchiere d'acqua colmo D'acqua mentre bevevo ( cosa che ora sto evitando di fare mediante psicoterapia, riempendolo meno della metà e non vedendolo assolutamente).. e l'unico modo per star bene era fare dei rituali di esposizione a tali situazioni ( come a dire, se riesco a non avere l'ansia facendo tali rituali, vuol dire che sto bene e mi passerà nei prossimi giorni ). Ovviamente questo non faceva e non fa altro che alimentare ulteriori ansie e pensieri.
Per 1 anno sono stato bene, evitando di fare rituali di nessun tipo ma da 3 settimane ( avevo il cipralex a 10 mg ) ho avuto una forte ricaduta riempendo totalmente il bicchiere ( non fatto di proposito ) e scatenando ansia e panico che mi porto da allora. ( premetto che non seguivo questo nuovo psicoterapeuta strategico )
Ovviamente e' inutile citare tutti i pensieri che mi facevo a tavola e a citare l'ansia che avevo prima dei pasti ( bloccando ovviamente anche la fame e la voglia di stare appunto a tavola ), facendomi rinunciare a cene con parenti e amici.
Detto ciò, secondo un suo parere, dovrei cambiare psichiatra? La venlafaxina sarebbe più indicata rispetto al cipralex per questi disturbi? Le chiedo ciò perché magari mi sono affidato ad uno psichiatra " sbagliato " e non vorrei inciampare ulteriormente in futuro.
Per ora sono sotto terapia con xanax 3 volte al di, 10 gocce e cipralex 20 mg e sto un pochino meglio ( seguendo sempre quello che mi dice lo psicoterapeuta).
Come sempre, grazie mille
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 2.4k visite dal 09/08/2023.
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