Qual è il corretto comportamento da tenere?
Circa vent’anni fa, in concomitanza con la perdita del lavoro, mia moglie ha cominciato ad avere dei problemi psichiatrici, contrassegnati da assurde ed immotivate gelosie nei miei confronti, oltre che da molte altre bizzarrie.
Una nutrita serie di visite specialistiche ha sortito qualche effetto, dopodiché le cure mediche principalmente a base di fluoxetina sono state da lei interrotte perché "non ho bisogno di assumere altri psicofarmaci, che tra l’altro mi fanno anche male".
Da quel momento, infatti, secondo il suo personalissimo punto di vista, lei è risultata perfettamente sana, mentre chi ha bisogno di cure saremmo noi che le viviamo accanto.
La nostra vita è andata avanti così, quasi per inerzia, fino ad un paio d’anni fa, o poco più, quando ha cominciato, con mille pretesti (non posso lasciare il gatto da solo, non voglio uscire con te perché finiamo col litigare, se esco vengono a rubare in casa) a non uscire più di casa.
In tutto questo periodo, ho provveduto io a fare sempre la spesa, anche per i suoi bisogni personali - e qui, probabilmente, ho commesso un errore - e lei non è quasi mai uscita.
Basti pensare che non ha inteso partecipare neanche ai funerali di mio padre.
Con lei sono entrati in rotta di collisione sia i miei figli, sia i miei suoceri, e non abbiamo più una vita sessuale da anni.
Ho interpellato uno specialista, ove fosse disponibile ad una visita domiciliare, ma ho il fondato sospetto che la sua reazione sarebbe di totale chiusura, se non addirittura violenta.
Al momento, le ho comunicato che non farò più acquisti per la sua sfera personale, nella speranza di farla muovere di casa, ma fino ad ora, a distanza di quasi un mese (ma forse è troppo presto), non ho sortito particolari effetti.
Al di là di tutte le (false) accuse che mi vengono quotidianamente rivolte, vorrei quanto meno che uscisse di casa; al resto, penseremmo dopo.
Cosa posso fare?
E’ corretta la decisione di sospendere gli acquisti per le sue cose personali?
Debbo solo avere pazienza e continuare così?
Posso far venire lo specialista a casa, o il rischio paventato poc’anzi è tangibile?
Vi prego di aiutarmi e di darmi un consiglio.
Una nutrita serie di visite specialistiche ha sortito qualche effetto, dopodiché le cure mediche principalmente a base di fluoxetina sono state da lei interrotte perché "non ho bisogno di assumere altri psicofarmaci, che tra l’altro mi fanno anche male".
Da quel momento, infatti, secondo il suo personalissimo punto di vista, lei è risultata perfettamente sana, mentre chi ha bisogno di cure saremmo noi che le viviamo accanto.
La nostra vita è andata avanti così, quasi per inerzia, fino ad un paio d’anni fa, o poco più, quando ha cominciato, con mille pretesti (non posso lasciare il gatto da solo, non voglio uscire con te perché finiamo col litigare, se esco vengono a rubare in casa) a non uscire più di casa.
In tutto questo periodo, ho provveduto io a fare sempre la spesa, anche per i suoi bisogni personali - e qui, probabilmente, ho commesso un errore - e lei non è quasi mai uscita.
Basti pensare che non ha inteso partecipare neanche ai funerali di mio padre.
Con lei sono entrati in rotta di collisione sia i miei figli, sia i miei suoceri, e non abbiamo più una vita sessuale da anni.
Ho interpellato uno specialista, ove fosse disponibile ad una visita domiciliare, ma ho il fondato sospetto che la sua reazione sarebbe di totale chiusura, se non addirittura violenta.
Al momento, le ho comunicato che non farò più acquisti per la sua sfera personale, nella speranza di farla muovere di casa, ma fino ad ora, a distanza di quasi un mese (ma forse è troppo presto), non ho sortito particolari effetti.
Al di là di tutte le (false) accuse che mi vengono quotidianamente rivolte, vorrei quanto meno che uscisse di casa; al resto, penseremmo dopo.
Cosa posso fare?
E’ corretta la decisione di sospendere gli acquisti per le sue cose personali?
Debbo solo avere pazienza e continuare così?
Posso far venire lo specialista a casa, o il rischio paventato poc’anzi è tangibile?
Vi prego di aiutarmi e di darmi un consiglio.
[#1]
Per far venire lo specialista a casa deve informare sua moglie che è la diretta interessata altrimenti può rifiutare la visita.
https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
[#2]
Utente
Il punto è proprio questo: lei, che ritiene i suoi comportamenti "normali", ha opposto un rifiuto netto di fronte alla prospettiva di incontrare uno specialista, e quindi temo che, portando il medico direttamente al domicilio, lei possa avere reazioni tali da indurmi a dover andar via di casa per motivi di sicurezza (della serie: non si sa mai).
Mi chiedevo, semplicemente, se l'iniziativa di smettere di acquistare articoli personali possa servire a qualcosa, oppure se esiste un'alternativa.
Mi chiedevo, semplicemente, se l'iniziativa di smettere di acquistare articoli personali possa servire a qualcosa, oppure se esiste un'alternativa.
[#3]
Non c’è una alternativa come regola comune, intanto deve convincere sua moglie a farsi visitare da uno specialista concordando con lei questa opzione
https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 521 visite dal 02/08/2023.
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