Cipralex e sonnolenza / svogliatezza
Buongiorno,
sono una ragazza di 23 anni, a Novembre dell'anno scorso - in seguito ad un profondo malessere durato mesi (e forse anni) - ho iniziato a prendere Cipralex (10mg al giorno).
Ho trovato un bravo psichiatra che mi ha seguito nel percorso terapeutico ed il farmaco mi ha davvero aiutato, riportandomi alla vita.
Dunque- in linea generale - non vorrei cambiarlo, tuttavia sono qui per 'lamentare' degli effetti collaterali piuttosto fastidiosi:
insieme all'ansia, se ne è andata anche la motivazione.
Sono sempre stata una persona attiva, entusiasta di fare sport e determinata nello studio (sto concludendo la laurea magistrale) ma da quando ho iniziato la cura non mi riconosco più: sto molto meglio rispetto all'ansia, non mi sveglio più con una forte inquietudine mattutina, tuttavia nonostante mi ponga degli obiettivi e cerchi di rispettarli, non riesco a trovare la forza di reagire.
E' una battaglia nuova, diversa da quella contro l'ansia / la normale pigrizia dello studente in sessione.
Mi sento come appiattita.
E' bello non essere più in balia delle emozioni ma non mi riconosco in questa apatia di fondo.
Mi sento molto in colpa per tutto ciò.
Un esempio: quando ho iniziato ad assumere il cipralex il medico mi ha avvisata che la cura avrebbe potuto comportare un piccolo aumento di peso, io dentro di me ero sicura non mi sarebbe successo perchè mi conosco (conosEVO) e so che nel momento in cui ne riconosco la necessità riesco a prendere in mano la situazione e rimettermi 'in riga' con la dieta (parlo semplicemente di sentirsi bene con il proprio corpo ed evitare schifezze, non cose estreme).
E invece è quasi un anno che non non trovo la voglia di fare sport... ed è molto strano per me.
Ho preso 3/4 kiletti e va bene, non è una tragedia, ma vorrei reagire per togliermi questa svogliatezza di dosso e non ci riesco proprio.
Ogni giorno mi impongo di reagire: di studiare tot pagine, di fare 10 minuti di corsa o anche solo un po' di yoga, ma non ci riesco mai (o quasi)!
Questa 'perdita di determinazione' purtroppo mi ha anche portato a lasciarmi andare in altri ambiti, per esempio: prima fumavo una sigaretta ogni tanto, quando gli amici me la offrivano ad un aperitivo, adesso ho una sigaretta elettronica e non riesco a fare a meno di usarla (questa necessità di 'svapare' è iniziata nel periodo più buio dell'ansia, mi aiutava a rilassarmi, stavo proprio male...).
Insomma, sono consapevole che ci sono periodi nella vita in cui non siamo la versione migliore di noi stessi ed è giusto essere gentili con se stessi, ma questo periodo sta cominciando a durare un po' troppo e sento che non mi piace.
Apprezzo qualunque consiglio su come obbligarsi a 'reagire', o anche semplicemente le vostre esperienze
Vi ringrazio
Una buona giornata!
sono una ragazza di 23 anni, a Novembre dell'anno scorso - in seguito ad un profondo malessere durato mesi (e forse anni) - ho iniziato a prendere Cipralex (10mg al giorno).
Ho trovato un bravo psichiatra che mi ha seguito nel percorso terapeutico ed il farmaco mi ha davvero aiutato, riportandomi alla vita.
Dunque- in linea generale - non vorrei cambiarlo, tuttavia sono qui per 'lamentare' degli effetti collaterali piuttosto fastidiosi:
insieme all'ansia, se ne è andata anche la motivazione.
Sono sempre stata una persona attiva, entusiasta di fare sport e determinata nello studio (sto concludendo la laurea magistrale) ma da quando ho iniziato la cura non mi riconosco più: sto molto meglio rispetto all'ansia, non mi sveglio più con una forte inquietudine mattutina, tuttavia nonostante mi ponga degli obiettivi e cerchi di rispettarli, non riesco a trovare la forza di reagire.
E' una battaglia nuova, diversa da quella contro l'ansia / la normale pigrizia dello studente in sessione.
Mi sento come appiattita.
E' bello non essere più in balia delle emozioni ma non mi riconosco in questa apatia di fondo.
Mi sento molto in colpa per tutto ciò.
Un esempio: quando ho iniziato ad assumere il cipralex il medico mi ha avvisata che la cura avrebbe potuto comportare un piccolo aumento di peso, io dentro di me ero sicura non mi sarebbe successo perchè mi conosco (conosEVO) e so che nel momento in cui ne riconosco la necessità riesco a prendere in mano la situazione e rimettermi 'in riga' con la dieta (parlo semplicemente di sentirsi bene con il proprio corpo ed evitare schifezze, non cose estreme).
E invece è quasi un anno che non non trovo la voglia di fare sport... ed è molto strano per me.
Ho preso 3/4 kiletti e va bene, non è una tragedia, ma vorrei reagire per togliermi questa svogliatezza di dosso e non ci riesco proprio.
Ogni giorno mi impongo di reagire: di studiare tot pagine, di fare 10 minuti di corsa o anche solo un po' di yoga, ma non ci riesco mai (o quasi)!
Questa 'perdita di determinazione' purtroppo mi ha anche portato a lasciarmi andare in altri ambiti, per esempio: prima fumavo una sigaretta ogni tanto, quando gli amici me la offrivano ad un aperitivo, adesso ho una sigaretta elettronica e non riesco a fare a meno di usarla (questa necessità di 'svapare' è iniziata nel periodo più buio dell'ansia, mi aiutava a rilassarmi, stavo proprio male...).
Insomma, sono consapevole che ci sono periodi nella vita in cui non siamo la versione migliore di noi stessi ed è giusto essere gentili con se stessi, ma questo periodo sta cominciando a durare un po' troppo e sento che non mi piace.
Apprezzo qualunque consiglio su come obbligarsi a 'reagire', o anche semplicemente le vostre esperienze
Vi ringrazio
Una buona giornata!
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Attualmente la terapia sarebbe sottodose per cui è possibile che i sintomi siano riferibili ad una scarsa azione del prodotto sul complesso dei sintomi.
https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 8k visite dal 20/07/2023.
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