Citalopram peggioramento derealizzazione e sonnolenza
Buongiorno,
Per l'ennesima volta chiedo un consulto sulla mia condizione e mi dispiace.
Da circa un mese sono in cura con citalopram (ora a dosaggio "pieno" otto gocce al di da 12 giorni) più Xanax 1 mg al di.
Da qualche giorno noto un netto peggioramento di sintomi di derealizzazione, testa vuota, sensazione di totale distacco dalla realtà, come se fossi perennemente in un sogno.
É veramente alienante e fastidioso.
Ho anche una forte sonnolenza specialmente al mattino (sbadigli continui e spossatezza).
Mi chiedo se il citalopram possa peggiorare lo stato di derealizzazione o se devo semplicemente attendere che il medicinale faccia effetto.
Sono veramente stanca e spaventata ho paura di perdere il controllo o impazzire.
Grazie mille per il vostro aiuto
Per l'ennesima volta chiedo un consulto sulla mia condizione e mi dispiace.
Da circa un mese sono in cura con citalopram (ora a dosaggio "pieno" otto gocce al di da 12 giorni) più Xanax 1 mg al di.
Da qualche giorno noto un netto peggioramento di sintomi di derealizzazione, testa vuota, sensazione di totale distacco dalla realtà, come se fossi perennemente in un sogno.
É veramente alienante e fastidioso.
Ho anche una forte sonnolenza specialmente al mattino (sbadigli continui e spossatezza).
Mi chiedo se il citalopram possa peggiorare lo stato di derealizzazione o se devo semplicemente attendere che il medicinale faccia effetto.
Sono veramente stanca e spaventata ho paura di perdere il controllo o impazzire.
Grazie mille per il vostro aiuto
[#1]
Dodici giorni a dosaggio pieno sono ancora pochi, purtroppo. So che è difficile, ma provi a notare se in alcuni momenti della giornata si sente meglio e quello che sta facendo in quel momento. Se riesce a ridurre il rimuginio sulle sue condizioni e sul dubbio che il farmaco non sia efficace non solo la giornata trascorre meglio, ma lei aiuta anche il farmaco ad agire, perché (semplificando) produce neurotrasmettitori positivi, che collaborano con la medicina.
Franca Scapellato
[#2]
Utente
Dottoressa grazie mille per il celere riscontro.
Ci provo ma é davvero difficile perché mi sento quasi alienata dalla realtà.
Ho anche una specie di pressione alla testa nella zona posteriore e parzialmente sulle sopracciglia. Non é che mi sta venendo qualcosa tipo pressione cranica o edemi o simili legati al farmaco? O so tratta di mie suggestioni? (Sono in cura per DAG, attacchi di panico, con forti somatizzazioni e sono un soggetto ipocondriaco). Grazie mille davvero
Ci provo ma é davvero difficile perché mi sento quasi alienata dalla realtà.
Ho anche una specie di pressione alla testa nella zona posteriore e parzialmente sulle sopracciglia. Non é che mi sta venendo qualcosa tipo pressione cranica o edemi o simili legati al farmaco? O so tratta di mie suggestioni? (Sono in cura per DAG, attacchi di panico, con forti somatizzazioni e sono un soggetto ipocondriaco). Grazie mille davvero
[#3]
Sarebbe utile imparare a riconoscere questi pensieri inutili e dannosi e gestirli, per esempio con una psicoterapia di tipo cognitivo associata alla farmacoterapia. Il rimuginio ipocondriaco aumenta l'ansia e l'ansia favorisce le somatizzazioni, in un ciclo senza fine.
Franca Scapellato
[#4]
Utente
Dottoressa grazie mille é molto difficile. Sono in cura da una psicologa da sette mesi ma non si tratta di psicoterapia cognitivo comportamentale. Ultimamente mi sembra che i sintomi stiano peggiorando con forte ansia, derealizzazione semi costante e mal di testa/senso di pressione. Non so veramente che fare
[#5]
Può riferire i suoi disturbi a chi la sta curando e può documentarsi sul rimuginio e sui modi per interromperlo tramite internet o con testi di autoaiuto. Se riesce a spostare l'attenzione dai sintomi a qulcosa di concreto la situazione può cambiare.
Franca Scapellato
[#6]
Gentile utente,
Ci dice che >Sono in cura da una psicologa da sette mesi <.
Ricordo a Lei e a chi ci legge che, per curare attraverso la psicoterapia (di qualsiasi orientamento), la/lo Psicologa/o deve essere anche Psicoterapeuta, come il medico del resto.
Occorre sempre verificare con attenzione tale dato sul sito dell’Ordine Nazionale Psicologi.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
Ci dice che >Sono in cura da una psicologa da sette mesi <.
Ricordo a Lei e a chi ci legge che, per curare attraverso la psicoterapia (di qualsiasi orientamento), la/lo Psicologa/o deve essere anche Psicoterapeuta, come il medico del resto.
Occorre sempre verificare con attenzione tale dato sul sito dell’Ordine Nazionale Psicologi.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 3.1k visite dal 20/07/2023.
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