Familiarità per sintomi psicotici

Chiedo di nuovo scusa per questi consulti forse inopportuni.
Ho un disturbo dell'umore ed ho avuto dall'adolescenza sintomi psicotici di vario tipo, non gravi, ma che mi hanno fatto riconoscere solo da poco, grazie alla terapia farmacologica che me li ha tolti in larga parte.
Penso sia bipolare uno, mi hanno fatto diagnosi più "benigne", ma è chiaro che ho ereditato qualche forma psicotica da mio padre e da mia madre.
Mia madre in particolare ha fasi di paranoia, di allegria e creatività, di isolamento con vari tentati suicidi.
Io sono come lei, ma con una vena mistico/filosofica come mio papà.
Mia madre mi ha chiamato oggi in un momento di vitalità, lei ha perso tutto, la bellezza, l'intelligenza la famiglia, tutto, così mio padre.
Io che fine farò?
Non riesco a trovare le energie per cambiare le cose, ormai la mia vita sembra scorrere su un binario maledetto e non riesco neppure a trovare gioia nell'avere in mamma una persona che può capirmi.
Forse solo lo psichiatra può distinguere un pochino tutti questi sintomi da quello che tento di essere, forse è per questo che ad alcuni ho voluto cosi bene?
Oggi mi sono resa conto che come mia mamma ho momenti di paranoia sui farmaci e che ho ancora sbalzi di umore.
È così difficile chiamare lo psichiatra come se fosse una colpa avere questi problemi, anzi non una colpa: una vergogna.
Mi vergogno perché non sono una persona affidabile e quindi non ci si può appoggiare a me, ma ho anche paura che mi faccia stare peggio con i suddetti farmaci e comincio anche ad avere più timore degli altri, ma non sono granché sicura di cosa significano questi pensieri e se possono essere normali, vista la situazione non credo che ci sia qualcuno che si senta fantastico, voglia aumentare i farmaci e circondarsi di persone.
Sono anche curiosa di sapere perché quando si è depressi è più facile ricordare di aver avuto sintomi psicotici, perché a me pare così.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.6k 1k
Probabilmente vive una situazione problematica in questo periodo che si riflette con il porsi questo tipo di domande che non hanno una risposta univoca ma che devono considerare il suo andamento clinico.

Nella richiesta precedente si sentiva poco compresa dal suo specialista, attualmente è probabile che non sia in totale compenso.

E' utile che faccia dei controlli in modo ravvicinato.

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Utente
Utente
Si, l'estate è terribile per chi ha un dca, si sta scoperti, si suda, ci sono le vacanze con i familiari in giro per casa che "organizzano" le giornate tra attività sedentarie e fuori pasto extracalorici, sporco e disordine inarginabile, insetti, mi devo fare i comportamenti di compenso praticamente la notte perché mi chiamano in continuazione, mi cercano in continuazione come se dopo anni non avessero capito che se non faccio tutto e ad un certo ritmo poi devo continuare finché non penso di aver recuperato. Spesso mi ostacolano e dopo anni ancora si chiedono perché dopo sono nervosa, mi sembra di essere coperta di animali schifosi, sono nel panico e ho pensieri autolesivi molto forti e sono anche distratta perché con la coda dell'occhio noto la macchietta sul muro, la bottiglia in mezzo al ripiano invece che accostata...Perché poi non mi da soddisfazione metterla a posto, solo noto un'altra cosa!
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Utente
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Probabilmente ho dei sintomi ossessivi, anche se non sono anoressica. Chiamerò lo psichiatra tra qualche giorno, perchè anche per lui è luglio, sono 40 e so per certo che ha pazienti più giovani di me di cui occuparsi che sicuramente possono recuperare di più di me a fronte dello stesso sforzo da parte sua. Ancora grazie Dottore
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