Sospetta demenza/alzheimer per signora di 80 anni
Gentili medici,
vorrei chiedere un parere su una mia situazione familiare.
Sei anni fa mia madre - causa cuore ingrossato - ha subito un ictus, dal quale si è ripresa quasi totalmente, rimanendo solo con una rigidità quasi impercettibile alla parte sinistra del volto e una lieve afasia (da allora fatica un po' a "trovare le parole" nelle conversazioni, che comunque riesce a sostenere con una relativa disinvoltura).
Da allora segue regolarmente le indicazioni del nostro medico, mantenendo il suo peso al di sotto dei 60 kg e assumendo anticoagulanti (Eliquis 2, 5 mg, Bisoprololo, Triatec, Totalip).
Negli ultimi due anni si sono però verificati alcuni episodi che mi hanno fatto temere la presenza di demenze.
Premetto che mia madre è una persona molto ansiosa (non assume tuttavia alcun calmante) e soffre di problemi di salute (ipoacusia, maculopatia senile, forte artrosi sia alle mani che alle gambe che la costringono a camminare con il bastone), che la affaticano molto e peggiorano il suo stress.
Aggiungo che il suo stato di solitudine è peggiorato nell'ultimo anno, visto che l'unica persona che andava a trovarla regolarmente ha dovuto assentarsi (mia madre vive comunque con me e mio padre).
Ho notato perlopiù distrazioni "strane" e una tendenza alla disattenzione: in alcuni casi, per quanto rari, a tavola si è rivolta a me come se stesse parlando a mio padre, pure presente a pranzo, e - quando le ho chiesto spiegazioni subito dopo - si è giustificata dicendo che NON mi aveva scambiato per lui, ma che semplicemente mi aveva apostrofato in quel modo perché soprappensiero, e in realtà intendeva rivolgersi proprio a mio padre.
Di tanto in tanto tende a confondere alcuni oggetti; talvolta si corregge da sé, talvolta no (in qualche occasione non riesce a "vedere" la forchetta pur avendola di fronte, nel piatto dell'insalata; giusto oggi si è infilata una seconda maglietta, pur avendone un'altra già addosso).
Tempo fa ha avuto problemi a leggere l'orologio con le lancette e - un dato che mi ha allarmato - sta avendo molte difficoltà a scrivere correttamente in corsivo, anche se - pur essendo un'ex docente - per il tipo di vita che conduce non le succede quasi mai di usare la penna.
Per alcuni compiti (burocrazia, uso di elettrodomestici) talvolta la assisto io, ma va detto che pure in passato ha sempre avuto una scarsa manualità.
Mia madre è consapevole delle sue difficoltà, ma rifiuta qualsiasi consulto da un neurologo; in solo un'occasione ha avvisato la nostra dottoressa di base dei suoi problemi, liquidati come possibili, lievi conseguenze dell'ictus.
Credo sia terrorizzata dall'ipotesi di una demenza; tende talvolta ad avere un sonno molto agitato, arrivando a urlare e a dimenarsi mentre dorme.
Per il resto, legge regolarmente i giornali, discute senza problemi delle notizie e guarda la televisione, e non sembra avere particolari problemi di memoria (o quantomeno non più di mio padre, più vecchio di due anni).
Grazie per l'aiuto, cordialmente
vorrei chiedere un parere su una mia situazione familiare.
Sei anni fa mia madre - causa cuore ingrossato - ha subito un ictus, dal quale si è ripresa quasi totalmente, rimanendo solo con una rigidità quasi impercettibile alla parte sinistra del volto e una lieve afasia (da allora fatica un po' a "trovare le parole" nelle conversazioni, che comunque riesce a sostenere con una relativa disinvoltura).
Da allora segue regolarmente le indicazioni del nostro medico, mantenendo il suo peso al di sotto dei 60 kg e assumendo anticoagulanti (Eliquis 2, 5 mg, Bisoprololo, Triatec, Totalip).
Negli ultimi due anni si sono però verificati alcuni episodi che mi hanno fatto temere la presenza di demenze.
Premetto che mia madre è una persona molto ansiosa (non assume tuttavia alcun calmante) e soffre di problemi di salute (ipoacusia, maculopatia senile, forte artrosi sia alle mani che alle gambe che la costringono a camminare con il bastone), che la affaticano molto e peggiorano il suo stress.
Aggiungo che il suo stato di solitudine è peggiorato nell'ultimo anno, visto che l'unica persona che andava a trovarla regolarmente ha dovuto assentarsi (mia madre vive comunque con me e mio padre).
Ho notato perlopiù distrazioni "strane" e una tendenza alla disattenzione: in alcuni casi, per quanto rari, a tavola si è rivolta a me come se stesse parlando a mio padre, pure presente a pranzo, e - quando le ho chiesto spiegazioni subito dopo - si è giustificata dicendo che NON mi aveva scambiato per lui, ma che semplicemente mi aveva apostrofato in quel modo perché soprappensiero, e in realtà intendeva rivolgersi proprio a mio padre.
Di tanto in tanto tende a confondere alcuni oggetti; talvolta si corregge da sé, talvolta no (in qualche occasione non riesce a "vedere" la forchetta pur avendola di fronte, nel piatto dell'insalata; giusto oggi si è infilata una seconda maglietta, pur avendone un'altra già addosso).
Tempo fa ha avuto problemi a leggere l'orologio con le lancette e - un dato che mi ha allarmato - sta avendo molte difficoltà a scrivere correttamente in corsivo, anche se - pur essendo un'ex docente - per il tipo di vita che conduce non le succede quasi mai di usare la penna.
Per alcuni compiti (burocrazia, uso di elettrodomestici) talvolta la assisto io, ma va detto che pure in passato ha sempre avuto una scarsa manualità.
Mia madre è consapevole delle sue difficoltà, ma rifiuta qualsiasi consulto da un neurologo; in solo un'occasione ha avvisato la nostra dottoressa di base dei suoi problemi, liquidati come possibili, lievi conseguenze dell'ictus.
Credo sia terrorizzata dall'ipotesi di una demenza; tende talvolta ad avere un sonno molto agitato, arrivando a urlare e a dimenarsi mentre dorme.
Per il resto, legge regolarmente i giornali, discute senza problemi delle notizie e guarda la televisione, e non sembra avere particolari problemi di memoria (o quantomeno non più di mio padre, più vecchio di due anni).
Grazie per l'aiuto, cordialmente
[#1]
il deterioramento cognitivo è valutabile attraverso test specifici che possono essere somministrati da uno specialista
https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
[#2]
Utente
La ringrazio per la rapida risposta. Quello che mi chiedevo è se le attuali difficoltà di mia madre possano essere compatibili con una persona della sua età e con i suoi problemi di salute o se per caso non ci siano segni evidenti di qualcosa di più grave, come appunto una demenza. Aggiungo che i suoi problemi sembrano acuirsi in situazioni di tensione.
[#3]
Ci sono due livelli differenti da valutare.
È logico che una persona di una certa età possa avere disturbi della memoria, ciò non implica di conseguenza che ci sia una demenza.
La valutazione preventiva consente di monitorare l’andamento di questi sintomi, di ritardarne la progressione e di inquadrare la situazione in modo più approfondito.
È logico che una persona di una certa età possa avere disturbi della memoria, ciò non implica di conseguenza che ci sia una demenza.
La valutazione preventiva consente di monitorare l’andamento di questi sintomi, di ritardarne la progressione e di inquadrare la situazione in modo più approfondito.
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Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 2.5k visite dal 11/07/2023.
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