Madre 65 anni non si fa aiutare, probabile demenza senile

Buongiorno.

Mia madre - vedova, diabetica e cardiopatica - da qualche anno (con ovvio peggioramento) ha problemi di memoria, gestione delle emozioni, organizzazione ed altri.
Progressivamente ha peggiorato questi sintomi (perdita di memoria) ed ha anche sviluppato un rifiuto verso i medici e le medicine (tutto è un complotto per spillare soldi causando peggioramenti di salute).
Con grande fatica io e mio fratello riusciamo a portarla alle visite di controllo, non senza litigi e scenate.
Prende medicine e le facciamo punture per le sue patologie, ma -con frequenza ogni volta maggiore- ha attacchi di rabbia con cui scaraventa tutto all'aria, tira pugni alle porte, urla per non prendere più le medicine.
Dice che vuole morire.
Purtroppo le frasi che urla hanno creato un vuoto attorno a noi: mia madre fuori è una "brava persona", mite, tranquilla, era una maestra elementare pacata e amata da tutti.
Nessuno ci crede.
I vicini sentono frasi che ci qualificano come sfruttatori, quindi veniamo guardati con diffidenza.
In aggiunta, posso dire le seguenti cose, in modo molto riassuntivo: nel 2019 l'avevamo convinta ad andare da uno psichiatra, ma dopo due sedute si è rifiutata; il medico di base (a cui abbiamo chiesto aiuto) ha mostrato un interesse blando verso di lei - ha provato a parlarci, poi ha essenzialmente detto che c'era poco da fare e che dovevamo occuparcene noi; rifiuta visita neurologica (ripeto, in modo violento); mangia pochissimo; vive nella sporcizia (personale e casalinga); ovviamente non fa più commissioni basiche, tranne fare una piccola spesa giornaliera.
In un paio di occasioni abbiamo chiamato l'ambulanza ma poi gli psichiatri dicevano "sua madre sta bene, ha solo bisogno di compagnia" (vive da sola ma noi la visitiamo), perchè la vedevano improvvisamente pacata e sorridente (!! ! ).

Non sappiamo come muoverci, in quanto tutte le persone con cui ci confrontiamo dicono essenzialmente che la situazione è questa e dobbiamo arrangiarci.
Vive da sola, non possiamo neanche controllare che prenda tutte le medicine 4 volte al gg (io e mio fratello lavoriamo full time con bambini piccoli).
Badante e residenza sono fuori discussione (per lei): quando abbiamo anche solo discretamente proposto un addetto alle pulizie sono volati pugni ai muri e alle porte ed oggetti.

Per favore, dateci una mano.
E' nostro interesse attuare dei gesti accudenti verso mia madre, ma siamo allo stremo, e non sappiamo veramente come andare avanti a livello...pratico.
Grazie.
[#1]
Dr. Giovanni Portuesi Psichiatra, Psicoterapeuta 672 38
Situazione difficilissima. Individuare un care giver che potrebbe come minimo darle delle terapie ? I figli spesso non sono le figure più indicate perché quella con i figli è una relazione intima piena di ambivalenze.

Dr Giovanni Portuesi

[#2]
Utente
Utente
Grazie, dottore. Stiamo provando a introdurre il tema, anche se la reazione è spesso avversa. Il mio psicoterapeuta ha suggerito (con le dovute ed estreme cautele) di considerare la figura dell'amministratore di sostegno e /o assistenti sociali. Posto che non so nulla di questi ambiti, si possono considerare, secondo lei? Grazie ancora.
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