Fratello con problemi psichici non ben identificati
Buonasera, vi scrivo per avere da voi un consiglio su una situazione per me molto difficile da gestire, ed anche da spiegare.
Ci provo.
Ho un fratello che ha 54 anni.
Io sono piu piccola di lui quindi non conosco mio fratello da bambino, ma da quanto dice lui, ha sempre avuto, sin da piccolissimo, un senso di profonda ansia.
Mi dice inoltre di essere stato bullizzato quando andava alle medie ma di non aver raccontato a nessuno questa cosa.
Ha condotto comunque una vita apparentemente normale fino alla fine delle scuole superiori, dopodichè è partito per il servizio militare, e, dopo circa due mesi di cui uno passato al celio, è stato congedato per sindrome ansioso depressiva.
Da quel momento si è chiuso in casa, ritirato da ogni forma di vita sociale, appoggiato da mio padre addirittura (io per questi motivi sono andata via di casa prestissimo).
Ha passato ben 30 anni della sua vita senza mai lavorare, senza mai condurre nessun tipo di vita sociale, sorattutto senza mai andare da uno psicologo o psichiatra (ho implorato lui mia madre e mio padre di trovare una soluzione medica ma non c'è mai stato verso).
Durante questi anni a casa a volte con mia mamma era aggressivo, prepotente, le chiudeva le finestre coi lucchetti, stava completamente nudo in casa, aveva il comando della tv etc etc.
Nonostante tutte queste cose mia mamma lo accettava e non accettava altre soluzioni, io invece l'ho odiato per anni.
Ora mia madre e mio padre sono morti, io mi sono ritrovata a parlare con lui dopo anni che non ho voluto vederlo, ma mi trovo in forte difficoltà.
Ho messo da parte l'odio ma non so come aiutarlo...non me la sento sicuramente di farlo venire nella mia famiglia, con i miei figli.
L'ho avviato verso alcune strae...il csm di roma, dove dopo alcune sedute lo psichiatra gli ha proposto dei medicinali antidepressivi che ha rifiutato e non ci è piu andato.
Ha fatto due sedute dallo psicologo assolutamente inutili.
Ogni volta che lo vedo mi implora di trovargli qualcosa per socalizzare (non parla con nessuno oltre me).
Cosa posso fare?
Datemi dei consigli...
Grazie
Ci provo.
Ho un fratello che ha 54 anni.
Io sono piu piccola di lui quindi non conosco mio fratello da bambino, ma da quanto dice lui, ha sempre avuto, sin da piccolissimo, un senso di profonda ansia.
Mi dice inoltre di essere stato bullizzato quando andava alle medie ma di non aver raccontato a nessuno questa cosa.
Ha condotto comunque una vita apparentemente normale fino alla fine delle scuole superiori, dopodichè è partito per il servizio militare, e, dopo circa due mesi di cui uno passato al celio, è stato congedato per sindrome ansioso depressiva.
Da quel momento si è chiuso in casa, ritirato da ogni forma di vita sociale, appoggiato da mio padre addirittura (io per questi motivi sono andata via di casa prestissimo).
Ha passato ben 30 anni della sua vita senza mai lavorare, senza mai condurre nessun tipo di vita sociale, sorattutto senza mai andare da uno psicologo o psichiatra (ho implorato lui mia madre e mio padre di trovare una soluzione medica ma non c'è mai stato verso).
Durante questi anni a casa a volte con mia mamma era aggressivo, prepotente, le chiudeva le finestre coi lucchetti, stava completamente nudo in casa, aveva il comando della tv etc etc.
Nonostante tutte queste cose mia mamma lo accettava e non accettava altre soluzioni, io invece l'ho odiato per anni.
Ora mia madre e mio padre sono morti, io mi sono ritrovata a parlare con lui dopo anni che non ho voluto vederlo, ma mi trovo in forte difficoltà.
Ho messo da parte l'odio ma non so come aiutarlo...non me la sento sicuramente di farlo venire nella mia famiglia, con i miei figli.
L'ho avviato verso alcune strae...il csm di roma, dove dopo alcune sedute lo psichiatra gli ha proposto dei medicinali antidepressivi che ha rifiutato e non ci è piu andato.
Ha fatto due sedute dallo psicologo assolutamente inutili.
Ogni volta che lo vedo mi implora di trovargli qualcosa per socalizzare (non parla con nessuno oltre me).
Cosa posso fare?
Datemi dei consigli...
Grazie
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Mi sembra che il primo passo da fare sia promuovere il coinvolgimento nelle cure del CSM. Fino ad una accurata osservazione in ambiente specialistico, sia pure a livello ambulatoriale, permane il problema della diagnosi differenziale con un disturbo psicotico.
Dr Giovanni Portuesi
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.8k visite dal 04/07/2023.
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