Uno stabilizzatore dell'umore
Salve,
volevo avere un consiglio circa la mia situazione.
Circa 7 anni, nel mese di Maggio, fa ho avuto il mio primo episodio di attacco di panico. Ovviamente sono rimasto molto scosso dalla situazione. Dopo un consulto con il mio medico di base sono stato indirizzato da uno psichiatra: mi è stata diagnosticata una forma di ansia di natura depressiva. La terapia che mi è stata prescritta è stata quella di assumere xanax 10 gocce mattina e sera. Sono andato avanti per circa 6 mesi senza nessun effetto migliorativo significativo. Nel mese di Dicembre lo psichiatra mi ha prescritto Sereupin in associazione allo xanax. A parte gli effetti collaterali nelle prime settimane di trattamento, dopo circa 2 mesi ho cominciato ad avere dei benefici e pian piano la mia situazione è migliorata sensibilmente tanto da sospendere il farmaco dopo circa 9 mesi di trattamento compreso lo xanax. Nel corso degli anni successivi ho avuto delle ricadute specie in primavera e all'inizio dell'estate. Dopo consulto psichiatrico ho ricominciato a prendere il Sereupin e Xanax secondo lo schema posologica descritto in precedenza. Con il passare del tempo, tra alti e bassi, circa 3 anni fa si sono ripresentate le crisi d'ansia. Da quel momento non ho trovato più beneficio dalla terapia farmacologica. Avendo nel contempo cambiato città per motivi lavorativi, ho consultato il mio nuovo medico di base che mi ha indirizzato da uno psichiatra nella mia nuova città di residenza. Il medico, dopo la visita, mi ha prescritto Cymbalta (Duloxetina) e mi ha aumentato la posologia dello xanax portandola a 20 gocce per 3 volte al giorno. Dopo circa 3 mesi, senza evidenti segni di miglioramento, ho intrapreso una terapia cognitivo comportamentale presso uno psicologo. Nel corso dell'anno successivo la mia condizione è sicuramente migliorata anche se la mia ansia era sempre presente. Dopo circa 2 anni, nella scorsa primavera, mi sono rivolto nuovamente allo psichiatra che mi ha aggiunto alla terapia uno stabilizzatore dell'umore: il Lamictal (Lamotrigina). Ho seguito le indicazioni del medico aumentando la posologia di 25 mg ogni due settimane. Dopo 16 settimane ho raggiunto la posologia obiettivo di 200 mg in due somministrazioni quotidiano (100 mg la mattina e 100 mg la sera). Lo psichiatra mi aveva detto che nel momento del raggiungimento della dose ottimale (200 mg) dovevo cominciare a ridurre progressivamente il Cymbalta. Nelle ultime settimane ho avuto nuovamente delle crisi d'asia (sudorazione fredda, tachicardia, coanti di vomito al mattino e nausea). Ho consultato nuovamente lo psichiatra e mi ha detto di aspettare il prossimo settembre e qualora la situazione non subiva un miglioramento avrebbe sospeso lo stabilizzatore dell'umore: completamente il contrario di quanto detto inizialmente. Nel frattempo continuo la terapia dallo psicologo. Volevo chiedere un parere in merito dato che a questo punto sono confuso. Grazie
volevo avere un consiglio circa la mia situazione.
Circa 7 anni, nel mese di Maggio, fa ho avuto il mio primo episodio di attacco di panico. Ovviamente sono rimasto molto scosso dalla situazione. Dopo un consulto con il mio medico di base sono stato indirizzato da uno psichiatra: mi è stata diagnosticata una forma di ansia di natura depressiva. La terapia che mi è stata prescritta è stata quella di assumere xanax 10 gocce mattina e sera. Sono andato avanti per circa 6 mesi senza nessun effetto migliorativo significativo. Nel mese di Dicembre lo psichiatra mi ha prescritto Sereupin in associazione allo xanax. A parte gli effetti collaterali nelle prime settimane di trattamento, dopo circa 2 mesi ho cominciato ad avere dei benefici e pian piano la mia situazione è migliorata sensibilmente tanto da sospendere il farmaco dopo circa 9 mesi di trattamento compreso lo xanax. Nel corso degli anni successivi ho avuto delle ricadute specie in primavera e all'inizio dell'estate. Dopo consulto psichiatrico ho ricominciato a prendere il Sereupin e Xanax secondo lo schema posologica descritto in precedenza. Con il passare del tempo, tra alti e bassi, circa 3 anni fa si sono ripresentate le crisi d'ansia. Da quel momento non ho trovato più beneficio dalla terapia farmacologica. Avendo nel contempo cambiato città per motivi lavorativi, ho consultato il mio nuovo medico di base che mi ha indirizzato da uno psichiatra nella mia nuova città di residenza. Il medico, dopo la visita, mi ha prescritto Cymbalta (Duloxetina) e mi ha aumentato la posologia dello xanax portandola a 20 gocce per 3 volte al giorno. Dopo circa 3 mesi, senza evidenti segni di miglioramento, ho intrapreso una terapia cognitivo comportamentale presso uno psicologo. Nel corso dell'anno successivo la mia condizione è sicuramente migliorata anche se la mia ansia era sempre presente. Dopo circa 2 anni, nella scorsa primavera, mi sono rivolto nuovamente allo psichiatra che mi ha aggiunto alla terapia uno stabilizzatore dell'umore: il Lamictal (Lamotrigina). Ho seguito le indicazioni del medico aumentando la posologia di 25 mg ogni due settimane. Dopo 16 settimane ho raggiunto la posologia obiettivo di 200 mg in due somministrazioni quotidiano (100 mg la mattina e 100 mg la sera). Lo psichiatra mi aveva detto che nel momento del raggiungimento della dose ottimale (200 mg) dovevo cominciare a ridurre progressivamente il Cymbalta. Nelle ultime settimane ho avuto nuovamente delle crisi d'asia (sudorazione fredda, tachicardia, coanti di vomito al mattino e nausea). Ho consultato nuovamente lo psichiatra e mi ha detto di aspettare il prossimo settembre e qualora la situazione non subiva un miglioramento avrebbe sospeso lo stabilizzatore dell'umore: completamente il contrario di quanto detto inizialmente. Nel frattempo continuo la terapia dallo psicologo. Volevo chiedere un parere in merito dato che a questo punto sono confuso. Grazie
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Gentile utente
tranne che per l'uso di benzodiazepine i passaggi sembrano corretti.
Probabilmente c'e' un problema sulla diagnosi.
Eventualmente andrebbe provata qualche altra molecola.
tranne che per l'uso di benzodiazepine i passaggi sembrano corretti.
Probabilmente c'e' un problema sulla diagnosi.
Eventualmente andrebbe provata qualche altra molecola.
https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
[#2]
Gentile utente,
"una forma di ansia di natura depressiva" non è però una diagnosi. Lei parla di crisi d'ansia ma non è chiaro di che tipo. Le terapie effettuate portano nel tempo ad una diagnosi di disturbo dell'umore, in cui la componente ansiosa è diciamo così quasi scontata. Lo psichiatra attualmente pensa di trattare quello (lamictal), ma presumo che abbia fatto una diagnosi di qualche tipo (?).
Sereupin e Cymbalta sono due farmaci che curano alcuni tipi di ansia, e altri tipi meno bene, e dipende anche dalle dosi impiegate.
Il punto da chiarire, concordo, è di quale diagnosi stiamo parlando.
"una forma di ansia di natura depressiva" non è però una diagnosi. Lei parla di crisi d'ansia ma non è chiaro di che tipo. Le terapie effettuate portano nel tempo ad una diagnosi di disturbo dell'umore, in cui la componente ansiosa è diciamo così quasi scontata. Lo psichiatra attualmente pensa di trattare quello (lamictal), ma presumo che abbia fatto una diagnosi di qualche tipo (?).
Sereupin e Cymbalta sono due farmaci che curano alcuni tipi di ansia, e altri tipi meno bene, e dipende anche dalle dosi impiegate.
Il punto da chiarire, concordo, è di quale diagnosi stiamo parlando.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#3]
Ex utente
Ringrazio innanzitutto per le risposte.
Quello che mi è stato detto è che si tratta di ansia generalizzata e data la ciclicità con cui si presentano i sintomi mi è stato prescritto il Lamictal.
La dose presa per il Cymbalta è di 60 mg in un'unica somministrazione la mattina.
Il mio dubbio al momento è quello di sospendere lo stabilizzatore dell'umore. La cosa mi sembra contraddittoria: mi srebbe sembrato più logico sospendere l'antidepressivo Cymbalta.
Un'altro dubbio è se la combinazione dei due farmaci va bene o se è più corretto utilizzare il Lamictal da solo in monoterapia.
Infine, Dr Ruggiero, non ho capito cosa intende con la frase "tranne che per l'uso di benzodiazepine". Può spiegarmi meglio?
Cordialmente
Quello che mi è stato detto è che si tratta di ansia generalizzata e data la ciclicità con cui si presentano i sintomi mi è stato prescritto il Lamictal.
La dose presa per il Cymbalta è di 60 mg in un'unica somministrazione la mattina.
Il mio dubbio al momento è quello di sospendere lo stabilizzatore dell'umore. La cosa mi sembra contraddittoria: mi srebbe sembrato più logico sospendere l'antidepressivo Cymbalta.
Un'altro dubbio è se la combinazione dei due farmaci va bene o se è più corretto utilizzare il Lamictal da solo in monoterapia.
Infine, Dr Ruggiero, non ho capito cosa intende con la frase "tranne che per l'uso di benzodiazepine". Può spiegarmi meglio?
Cordialmente
[#4]
Le benzodiazepine sono state utilizzate per molti mesi e cio' non e' corretto ne' condivisibile.
Quindi, in qualche modo ci potrebbe essere una dipendenza se sono ancora in uso.
Per quanto riguarda il trattamento, la logica vorrebbe che venga mantenuto lo stabilizzante pero' chi la cura e' il suo psichiatra al quale dovrebbe porre il dubbio.
A volte, le cose dette al telefono non sempre poi corrispondono, soprattutto se mentre si parla si sta facendo altro, forse il suo psichiatra si e' confuso.
Potra' chiarire il tutto nella prossima visita.
Quindi, in qualche modo ci potrebbe essere una dipendenza se sono ancora in uso.
Per quanto riguarda il trattamento, la logica vorrebbe che venga mantenuto lo stabilizzante pero' chi la cura e' il suo psichiatra al quale dovrebbe porre il dubbio.
A volte, le cose dette al telefono non sempre poi corrispondono, soprattutto se mentre si parla si sta facendo altro, forse il suo psichiatra si e' confuso.
Potra' chiarire il tutto nella prossima visita.
[#6]
Di sua iniziativa, sbaglia perche' ci vuole sempre un medico che si occupi del problema.
Dipendenza vuol dire che non riesce a farne a meno, inoltre si presenta assuefazione per cui alle dosi precedenti il farmaco non risulta piu' avere la stessa efficacia di prima.
Dipendenza vuol dire che non riesce a farne a meno, inoltre si presenta assuefazione per cui alle dosi precedenti il farmaco non risulta piu' avere la stessa efficacia di prima.
[#11]
Non è necessario che sia lei a riflettere su quale è la terapia giusta, anzi direi che non è il caso di farlo onde evitare di presentarsi dal medico con suggerimenti vari o presentazioni tendenziose, tipo "il farmaco X mi sembra che mi faccia così o cosà". Lei riferisce come sta e si fa spiegare i tempi e i modi con cui funzionerà la cura, ma la cura la decide il medico.
[#12]
Ex utente
Salve,
la scorsa settimana ho avuto un incontro com un altro psichiatra.
Mi ha detto di ritornare a prendere il Sereupin che in passato mi aveva dato dei benefici e sospendere il Cymbalta. Il Cymbalta, mi è stato detto, non è il farmaco di prima scelta per la cura degli attacchi di panico.
Mi ha detto di iniziare con una dose di 20 mg e di aumentarla di 10 mg ogni 5 giorni fino a raggiungere la dose di 40 mg al giorno nel giro di 10 giorni.
Mi ha detto anche di non sospendere momentaneamente lo xanax almeno fino a quando il sereupin non inizia a dare i primi risultati. Da quel momento si comincerà a ridurre pian piano il farmaco.
Non ho avuto effetti collaterali solo alcuni sintomi da sospensione del cymbalta i primi due giorni, ma posi sono rientrati.
Per quanto riguarda il Lamictal, per evitare di fare troppo modifiche contemporanee alla terapian mi ha detto di mantenerlo.
Infine, per evitare effetti sgradevoli come conati di vomito la mattina appena sveglio ed anche le vertigini mi è stato prescitto il Levopraid.
Volevo avere un vostro parere sull'approccio farmacologico prescrittomi dallo psichiatra. Nel frattempo continuo con la terapia cognitivo-comportamentale dallo psicologo.
Grazie
la scorsa settimana ho avuto un incontro com un altro psichiatra.
Mi ha detto di ritornare a prendere il Sereupin che in passato mi aveva dato dei benefici e sospendere il Cymbalta. Il Cymbalta, mi è stato detto, non è il farmaco di prima scelta per la cura degli attacchi di panico.
Mi ha detto di iniziare con una dose di 20 mg e di aumentarla di 10 mg ogni 5 giorni fino a raggiungere la dose di 40 mg al giorno nel giro di 10 giorni.
Mi ha detto anche di non sospendere momentaneamente lo xanax almeno fino a quando il sereupin non inizia a dare i primi risultati. Da quel momento si comincerà a ridurre pian piano il farmaco.
Non ho avuto effetti collaterali solo alcuni sintomi da sospensione del cymbalta i primi due giorni, ma posi sono rientrati.
Per quanto riguarda il Lamictal, per evitare di fare troppo modifiche contemporanee alla terapian mi ha detto di mantenerlo.
Infine, per evitare effetti sgradevoli come conati di vomito la mattina appena sveglio ed anche le vertigini mi è stato prescitto il Levopraid.
Volevo avere un vostro parere sull'approccio farmacologico prescrittomi dallo psichiatra. Nel frattempo continuo con la terapia cognitivo-comportamentale dallo psicologo.
Grazie
[#15]
Ex utente
Salve,
volevo chiedere un'ulteriore parere, se possibile.
Esiste una qualche interazione tra paroxetina e lamotrigina?
Infine, è possibile che all'inizio della terapia con paroxetina (ad oggi assumo 30 mg al giorno) si possono avere degli alti e bassi sui sintomi di ansia e attacchi di panico.
Grazie
volevo chiedere un'ulteriore parere, se possibile.
Esiste una qualche interazione tra paroxetina e lamotrigina?
Infine, è possibile che all'inizio della terapia con paroxetina (ad oggi assumo 30 mg al giorno) si possono avere degli alti e bassi sui sintomi di ansia e attacchi di panico.
Grazie
[#18]
Non mi pare che le sia chiaro.
Lei fa delle domande, ed ottiene risposte, pero' preferisce fare di testa sua, poi ripete le domande e pretende risposte celando la sua domanda sotto la "curiosità" che e' invece la rappresentazione del suo malessere.
Secondo lei, lo psichiatra le avrebbe prescritto lamotrigina e paroxetina insieme se ci fossero state interazioni di incompatibilità?
Lei fa delle domande, ed ottiene risposte, pero' preferisce fare di testa sua, poi ripete le domande e pretende risposte celando la sua domanda sotto la "curiosità" che e' invece la rappresentazione del suo malessere.
Secondo lei, lo psichiatra le avrebbe prescritto lamotrigina e paroxetina insieme se ci fossero state interazioni di incompatibilità?
Questo consulto ha ricevuto 21 risposte e 15.6k visite dal 07/08/2009.
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