Doc + dbp + depressione, la cura farmacologica vi sembra appropriata?

Gentili dottori,
Sono un uomo di 31 anni, che fin da adolescente (13 anni) soffre di una serie di sintomi e disturbi dello spettro psichiatrico.

La mia diagnosi attuale è di DOC, Disturbo Borderline di Personalità (spiccata e determinante disregolazione emotiva e fortissima dipendenza affettiva) e Disturbo da Stress Post Traumatico, con la pletora di sintomi che ne conseguono: depressione ossessiva, fortissima ansia generalizzata, pensieri e ideazione suicidarie e gravi disturbi del sonno (sogni vividi, incubi, sonno leggero).


Il mio psichiatra da adolescente mi diagnosticò soltanto Disturbi da Attacchi di Panico.
In realtà già da allora vi era in me una fortissima componente ossessiva (il DOC è stato poi conclamato nel 2022 da un altro specialista, insieme al Disturbo Borderline di Personalità), una personalità fobico-evitante e una fortissima depressione.

Dal 2005 al 2014 sono stato in cura con Zoloft ad altissimo dosaggio (200 mg) e benzodiazepine alla bisogna.
Questa cura, pur con i suoi effetti collaterali (acufene che mi porto tutt'ora, ipersudorazione, incremento ponderale e poi sindrome metabolica, ma soprattutto i noti effetti sull'anorgasmia), si rilevò parzialmente efficace, soprattutto sulla componente ansiosa e sugli attacchi di panico.

Nel 2014 ho vissuto una tragedia personale profondissima, la "strana" (non approfondirò) morte di mio padre, a cui ero fusionalmente legato.

Avevo 22 anni, ne sono stato devastato.
Ho affrontato un breve periodo di psicoterapia cognitivo-comportamentale inefficace.

Nel 2020, durante il primo lockdown, decisi di mia sponte (erano anni che non consultavo lo psichiatra) di fare lo scalaggio dallo Zoloft e il wash-out, perché ero arrivato al punto di non tollerare più gli effetti collaterali.

Nel 2021 ho conosciuto la mia ormai ex compagna, un rapporto difficile per motivi logistici e per la mia personalità depressa e ossessiva.

Durante il nostro rapporto, visto e considerato che la mia sofferenza crescente ho scelto di fare un percorso di cura combinato: psicoterapia analitica e una sfilza di farmaci: benzodiazepine (rivotril), Remeron 30mg (tolto per abnorme incremento ponderale), Litio 83mg, Antipsicotici di prima e seconda generazione (Abilify, Haldol, Rexulti) tutti succedutisi e poi tolti per effetti extrapiramidali.


Da alcuni mesi, per causa mia, è finito in maniera molto drammatica e traumatica il rapporto con questa donna.

Sono sprofondato nella ossessione (pensieri intrusivi diurni e notturni), sensi di colpa su mio padre e su di lei, nella compulsione di cercarla e scriverle (sfiorando la denuncia) e in una immane pozza di ansia, angoscia e depressione.


Oggi prendo:
Fluvoxamina (da due settimane) 75 mg
Brintellix 10 mg
Resilient 73 mg
Trittico AC 75 mg la sera
Rivotril 7 gg la sera
Quetiapina 100 mg la sera.


Non ho alcun beneficio, nemmeno dalla psicoterapia.

Non voglio uccidermi, ma sono allo stremo.


La cura è appropriata, specialmente per l'ossessione?


Grazie, e scusate la lunghezza
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.4k 1k
Nel trattamento di questi disturbi si va empiricamente, anche se c'è qualche dato su campioni. Però la soluzione non necessariamente, e forse non sostanzialmente, è una combinazione di terapie pensate ognuna per una diagnosi, anche perché queste diagnosi non indicano entità staccate e indipendenti. Inoltre, un farmaco può influire positivamente su una diagnosi (tipo il panico) ma non in presenza delle altre diagnosi, che possono invece peggiorare.
Pertanto, tornando alla sua cura, l'unico farmaco antiossessivo è la fluvoxamina, ma la priorità in generale in questi casi l'hanno le componenti di disregolazione umorale e d'impulsività, che hanno negli stabilizzatori/antipsicotici atipici i loro farmaci di riferimento. Il brintellix lo capisco poco in generale in questo tipo di situazione.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

[#2]
Utente
Utente
Gentile dr. Pacini,
le spiego la Vortioxetina: quando ho iniziato a stare malissimo, nel periodo in cui la rottura con la mia ex compagna era ormai conclamata (ma ancora l'evento non era diventato una ossessione totale per me), il collega mi ha sottoposto a due diversi (non contemporanei) antipsicotici (Haldol e Rexulti, entrambe leggermente efficaci ma entrambi scartati velocemente per grave acatisia) + litio + Rivotril + un serotoninergico.

Io purtroppo sono affetto da disfunzione sessuale post SSRI, quindi per non perdere ancora di più la mia (modesta ormai) efficienza sessuale, mi ha prescritto Brintellix.

Siamo partiti da 5 mg, arrivando addirittura a 30 mg.
La molecola è risultata completamente inefficace sulle ossessioni e completamente inefficace anche sul tono dell'umore.

15 giorni fa abbiamo introdotto il Maveral, e stiamo scalando di pari passo il Brintellix
[#3]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.4k 1k
Non vedo un senso
Alla fine si è tornati su un ssri, quindi il discorso di prima aveva poco senso specie se mirato alle ossessioni, non essendo la vortioxetina utile su questo, per quel che si sa.
Ma il punto è che sono antidepressivi, quindi potrebbero peggiorare altri aspetti, trattadosi di una forma borderline.

Dr.Matteo Pacini
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Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

[#4]
Utente
Utente
Le spiego:

Tre mesi fa stavo mille volte meno peggio, quindi volevo proteggere quel poco di sessualità che mi è rimasta. Per questo la scelta del Brintellix.

Poi le cose sono cambiate, sono precipitato in una voragine di disperazione, fatta di angoscia depressione e soprattutto ossessione.
Non esiste più una bilancia di benefici su un piatto ed effetti collaterali sull'altro. Sarei disposto alla castrazione chimica, pur di stare meglio adesso.
Ecco perché il ritorno a un SSRI.

Le mie tendenze borderline sono marcatamente riferibili alla dipendenza affettiva, alla disregolazione emotiva.
Che intende con "gli antidepressivi potrebbero peggiorare il quadro"?
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.4k 1k
forse non è chiaro un concetto: non ha senso ragionare sugli effetti collaterali senza prima ragionare sull'indicazione. Gli antidepressivi possono peggiorare i disturbi con disregolazione emotiva.

PS Lei menzionava lo zoloft ad altissimo dosaggio. Non è altissimo (rispetto a cosa ?), è un dosaggio normale, massimo nella fascia comunemente utilizzata.

Ma il pssd non penso sia una cosa stabilita dal medico, dubito le avrebbe ridato un ssri su tale ipotesi. Tra l'altro, difficile da ipotizzare in presenza di altri medicinali e di una situazione psichiatrica attiva.

Dr.Matteo Pacini
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