Causa di depressione assumo 8 gocce di citalopramdie e faccio psicoterapia

salve,ho 19anni,
da dicembre 2005 a causa di depressione assumo 8 gocce di citalopramdie e faccio psicoterapia...ho letto che"l'Elopram e' sostituito da tempo dal suo racemo (Entact) e non capisco perche' ci si ostini ad utilizzare una molecola "inattiva" al 50%".
e vorrei cortesemente capire quanto detto e,nel caso,cambiare terapia
grazie mille
distinti saluti
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Psicoterapeuta, Psichiatra attivo dal 2006 al 2008
Psicoterapeuta, Psichiatra
caro amico,
si affidi al suo medico per la terapia, e non stia a ragionare troppo su molecole, studi clinici od altro. al di là di quelle che sono le specifiche caratteristiche farmacologiche di ogni sostanza, la terapia farmacologica deve essere inserita nel contesto terapeutico del rapporto tra ogni medico ed il suo paziente, che è il fattore più significativo in assoluto.
motli auguri
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Utente
Utente
gentile dottore concordo appieno su quanto scrive,ma poichè studio medicina sarebbe proprio di mio interesse capire...
grazie
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Dr. Claudio Lorenzetti Psichiatra, Farmacologo 250 4
Futuro Collega,
quanto da te affermato riguardo la differenza tra escitalopra e citalopram non è corretto. il citalopra è una miscela racemica di due enantiomeri di cui uno di questi è appunto l'escitalopram. La quota di quest'ultimo nella miscela è di circa il 50 %, tuttavia l'enantiomero speculare non è completamente inattivo: lo è sulla serotonina è ince molto attivo sul blocco dell'istamina che si traduce in un effetto sedativo estremamente utile nelle depressioni con quota ansiosa elevata e nel disturbo di panico; se hai questo tipo di patologie il medico che ti sta trattando ha fatto una giusta scelta. L'escitalopram ha invece un'azione ultraselettiva sulla serotonina essendo privo dell'effetto antiistaminico centrale; è pertanto teoricamente più indicato nelle forme depressive più inibite e nel mantenimento del disturbo di panico. Tieni presente inoltre che 10 mg di escitalopram corrispondono ovviamente a 20 mg di citalopram per cui non stai assumendo una terapia "inattiva al 50%". Come diceva il Dr. Giubbolini è necessario "fidarsi" un po' del medico che ci sta curando e istaurare con lui un buon rapporto; mi rendo conto che però dalla tua posizione ciò sia un po' più difficile... come si diece il medico è il paziente più difficile da curare!
Saluti e in bocca al lupo per gli studi.

Claudio Lorenzetti
www.claudiolorenzetti.tk

Dr. Claudio Lorenzetti

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Dr. Silvio Presta Psichiatra, Farmacologo 464
Gentile ragazzo,
aggiungo solo una osservazione. Secondo quando hai riportato, tu da circa un anno assumi una terapia inadeguata in termini di dosaggio, poichè la dose minima efficace del citalopram è pari a 20 mg/die (10 gtt); quantità più basse possono avere un minimo senso solo in fase di mantenimento e quando i sintomi acuti sono del tutto scomparsi.
Da ciò potrebbe essere ipotizzabile che chi ti segue vede nel farmaco solo un 'appoggio' per la psicoterapia. Ciò è totalmente scorretto, secondo le Linee-Guida internazionali per i disturbi depressivi e d'ansia, sia sul piano scientifico che su quello operativo.
Cari saluti
Silvio Presta

www.silvio-presta-psichiatra.tk

Silvio Presta

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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.6k 1k
Gentile utente,

sono in accordo con quanto affermato dal collega Presta, in quanto il dosaggio della sua attuale terapia e' inadeguato.
Per quanto riguarda l'utilizzo del Citalopram piuttosto che dell'escitalopram, a mio avviso, sarebbe preferibile comunque utilizzare l'escitalopram, pero' ognuno agisce secondo la propria esperienza professionale.

Cordiali Saluti
Dr. F.S. Ruggiero

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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.4k 1k
Gentile utente,
concordo con la risposta del collega Lorenzetti. La parte "inattiva" del racemo è soltanto riferita all'attività di inibizione del reuptake della Serotonina. Però, l'attività delle molecole non si esaurisce in questo, basti pensare all'utilità che per esempio hanno le azioni recettoriali dei triciclici nei quadri di ansia e depressione con somatizzazioni varie. Così anche l'enantiomero "minore" ha forse funzioni accessorie di interesse clinico, forse responsabili di effetti collaterali ma forse anche di alcune funzioni accessorie sul piano terapeutico.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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Utente
Utente
ringrazio di cuore tutti per la cortesia e disponibilità!
paola
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Psichiatra attivo dal 2007 al 2012
Psichiatra
Gentile utente,
anch'io concordo pienamente con quanto affermato dai i colleghi che mi hanno preceduto.

Saluti ed auguri
Giuseppe Ruffolo

www.psichiatria-online.it