Non funziono più

Buon pomeriggio,

scrivo qui perché non so più cosa fare.
E' l'ultima speranza di poter risolvere le cose, dopo averle provate tutte.


Ho 32 anni e non riesco più a combinare nulla di buono.


Sono stata una bambina precoce.
Ho imparato a scrivere e leggere a 3 anni.
Nel tempo, ho imparato a disegnare e dipingere, cantare, a diventare una brava nuotatrice (ho anche fatto qualche gara).
Ho conseguito due lauree e un dottorato.
Sono molto brava a cucinare, leggo molto e lavoro nell'ambito scientifico (ricerca universitaria).

Tuttavia, da alcuni anni non riesco più a funzionare correttamente.
Sono stata in terapia per 5 anni per risolvere delle problematiche che si sono in parte attenuate, ma globalmente la mia vita non è cambiata.
L'aver compreso quanto sia stata, in passato, ingenua, remissiva, credulona, ha compromesso in modo irrimediabile la fiducia in me stessa, perché vedo che continuo a farmi fregare facilmente dalla gente e non riesco a diventare più furba.


Sul lavoro non vado bene.
Non perché manualmente non me la cavi, né perché io sia particolarmente stupida.
Solitamente, risolvo facilmente i problemi che mi si presentano nella vita, da quelli di stampo pratico, a quello di stampo maggiormente teorico.
Eppure, dopo anni di sofferenza in un ambiente lavorativo in cui non sono mai stata apprezzata, ma criticata e sminuita per le competenze che (ancora) non possedevo, e dopo aver deciso di cambiare lavoro e anche città, mi si stanno ripresentando le stesse dinamiche.
Di mio, sono una persona un po' distratta, ma da quando ho superato i 27 anni ho smesso di preoccuparmi dei miei difetti.
Prima facevo di tutto per non commettere errori, stavo iper-attenta, e poi mi sono resa conto che, nonostante questa attenzione smisurata, qualche errore lo commettevo sempre.
Per cui, che ci provo a fare?


Stessa cosa nelle relazioni sociali.
Fuorché all'asilo e alle elementari, dopo sono sempre stata bullizzata o emarginata.
Anche sul lavoro è successo e continua a succedere.
Non posso più credere che il problema "sono gli altri".
Ho sempre pensato che fossi io, ma adesso è, per me, una certezza.
Ho avuto tre relazioni, due delle quali importanti, e sono fallite entrambe.
Sono delusa da me stessa, da ciò che divento quando sono nelle relazioni.
Essere consapevole delle mie dinamiche temo non abbia aiutato, ma mi ha piuttosto gettato in un baratro di sfiducia da cui non riesco più ad uscire.
Non voglio più avere relazioni...e non voglio nemmeno più provarci, nemmeno ad avere amici.
Tanto poi se ne vanno tutti o, comunque, io non so farmi rispettare.


Speravo che con il nuovo lavoro mi andasse meglio, ricominciando e tutto, ma non è così.
Faccio errori importanti, prevalentemente perché c'è molta disorganizzazione, ma non so difendere la mia posizione e finisco molto facilmente dalla parte del torto.
Gli altri riescono sempre a rigirare le cose contro di me.

Non ho più voglia di proseguire perché non vedo speranza.


Spero di trovare qui un aiuto...grazie.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42k 1k 63
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Utente
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Salve dott. Ruggero,

La mia domanda è come fare a ripartire e ad uscire da questo punto di non ritorno. Sento che ogni tentativo sarebbe inutile.