Zoloft dose non adatta?
Salve dottori, vi scrivo perchè ho un dubbio e non so come procedere.
Il mio ragazzo prende Zoloft da ormai 4 anni per un disturbo di ansia generalizzata, attacchi di panico e conseguente depressione ansiosa, dopo un periodo nero ha iniziato il medicinale ed è rinato (insieme alla psicoterapia) e si è costruito e portato avanti una vita.
Ha iniziato con una dose di 75mg per poi passare dopo un anno a 50mg, dose che prende tutt’ora.
Nonostante sia un ragazzo, passatemi il termine, normale, ho paura che l’antidepressivo non sia completamente a dose giusta, perchè il mio ragazzo ha comunque problemi relativi a dormire a casa da solo, entra nel panico ed evita di farlo, e quando deve andare per viaggi di lavoro all’estero, è in ansia per giorni prima pensando di impazzire da solo con i suoi pensieri.
Ho provato a parlarne con lui, ma dice che lui è sereno e non ha assolutamente nessun problema ed è normale avere questa ansia.
Il problema è che da un paio di settimane ho saputo di un importante lavoro per me, in America che mi terrà via di casa per 3 mesi, e alla notizia il mio ragazzo ha iniziato a fare pensieri tipo oddio come farò senza ancora nessuna ansia invalidante legata, ma comunque noto che il pensiero molto spesso gli viene.
Io ho paura che ora che questa notizia è lontana, lui è sottocontrollo ma quando arriverà il momento, cioè a settembre, possa scoppiare e cadere in ansia e panico ed andare via da casa e compromettere così la sua carriera (abitiamo a Milano ma i suoi sono di Roma come i miei).
Vorrei dirgli di prendere in considerazione che forse la sua dose attuale è sottostimata, e che dovrebbe parlarne con lo psichiatra, ma non mi ascolta, ed ho seriamente paura per lui ma soprattutto non mi sta facendo vivere questa bella notizia da me ricevuta al punto da pensare di non accettare il lavoro.
In vostra opinione, questo panico potrebbe essere legato al sottodosaggio o posso ritenermi tranquilla e pensare che il mio ragazzo possa farcela?
Il mio ragazzo prende Zoloft da ormai 4 anni per un disturbo di ansia generalizzata, attacchi di panico e conseguente depressione ansiosa, dopo un periodo nero ha iniziato il medicinale ed è rinato (insieme alla psicoterapia) e si è costruito e portato avanti una vita.
Ha iniziato con una dose di 75mg per poi passare dopo un anno a 50mg, dose che prende tutt’ora.
Nonostante sia un ragazzo, passatemi il termine, normale, ho paura che l’antidepressivo non sia completamente a dose giusta, perchè il mio ragazzo ha comunque problemi relativi a dormire a casa da solo, entra nel panico ed evita di farlo, e quando deve andare per viaggi di lavoro all’estero, è in ansia per giorni prima pensando di impazzire da solo con i suoi pensieri.
Ho provato a parlarne con lui, ma dice che lui è sereno e non ha assolutamente nessun problema ed è normale avere questa ansia.
Il problema è che da un paio di settimane ho saputo di un importante lavoro per me, in America che mi terrà via di casa per 3 mesi, e alla notizia il mio ragazzo ha iniziato a fare pensieri tipo oddio come farò senza ancora nessuna ansia invalidante legata, ma comunque noto che il pensiero molto spesso gli viene.
Io ho paura che ora che questa notizia è lontana, lui è sottocontrollo ma quando arriverà il momento, cioè a settembre, possa scoppiare e cadere in ansia e panico ed andare via da casa e compromettere così la sua carriera (abitiamo a Milano ma i suoi sono di Roma come i miei).
Vorrei dirgli di prendere in considerazione che forse la sua dose attuale è sottostimata, e che dovrebbe parlarne con lo psichiatra, ma non mi ascolta, ed ho seriamente paura per lui ma soprattutto non mi sta facendo vivere questa bella notizia da me ricevuta al punto da pensare di non accettare il lavoro.
In vostra opinione, questo panico potrebbe essere legato al sottodosaggio o posso ritenermi tranquilla e pensare che il mio ragazzo possa farcela?
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Le condizioni di servizio sono chiare rispetto alle richieste per altre persone.
Una volta che ha comunicato al suo fidanzato ciò che pensa il suo compito resta al di fuori delle sue decisioni personali e delle scelte di controlli che potrebbe fare presso il proprio specialista.
Una volta che ha comunicato al suo fidanzato ciò che pensa il suo compito resta al di fuori delle sue decisioni personali e delle scelte di controlli che potrebbe fare presso il proprio specialista.
https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.2k visite dal 18/06/2023.
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