Ansia generalizzata e agorafobia
Buonasera,
volevo sapere un informazione. La diagnosi secondo lo psichiatra è "ansia generalizzata, con panico ed agorafobia". Ho provato diverse molecole (escitalopram, paroxetina e amilsupride) con scarsi risultati ad eccezione della sertalina che sembra funzionare meglio. Lo psichiatra voleva mettere il depakin chrono in terapia ma poi non ci sono più tornato perché sinceramente non ero molto convinto dell'utilità di uno stabilizzatore dell'umore e soprattutto nonostante le rassicurazioni mi preoccupavano gli effetti collaterali. Così ho chiesto il parere ad un altro psichiatra (la sua diagnosi era ansia con attacchi di panico) che mi ha sostituito la sertralina con l'escitalopram e sono stato peggio dopo un mesetto e mezzo, così mi ha prescritto il dapagut (quando avevo già spiegato che la paroxetina su di me non aveva fatto un buon effetto) allora sono tornato alla sertralina chiedendo al mio medico curante e di fatto sto meglio. Nel frattempo sto seguendo un percorso psicoterapeutico di tipo cognitivo comportamentale. La psicoterapeuta mi ha fatto due test, il test CBA (Cognitive Behavioural Assessment), secondo cui il problema predominante non è l'ansia ma bensì gli alti e i bassi del mio umore (mi ha parlato di ipomania) e la depressione e il mio distaccamento sociale e il test dell'albero (secondo cui la mia personalità però era equilibrata, ma ho un'estrema tendenza all'isolamento e all'introversione.
Adesso mi rimane una fobia che non riesco a superare (la paura degli sforzi) che mi impedisce di vivere una vita dignitosa. Secondo voi per casi come il mio uno stabilizzatore dell'umore può essere utile? grazie
volevo sapere un informazione. La diagnosi secondo lo psichiatra è "ansia generalizzata, con panico ed agorafobia". Ho provato diverse molecole (escitalopram, paroxetina e amilsupride) con scarsi risultati ad eccezione della sertalina che sembra funzionare meglio. Lo psichiatra voleva mettere il depakin chrono in terapia ma poi non ci sono più tornato perché sinceramente non ero molto convinto dell'utilità di uno stabilizzatore dell'umore e soprattutto nonostante le rassicurazioni mi preoccupavano gli effetti collaterali. Così ho chiesto il parere ad un altro psichiatra (la sua diagnosi era ansia con attacchi di panico) che mi ha sostituito la sertralina con l'escitalopram e sono stato peggio dopo un mesetto e mezzo, così mi ha prescritto il dapagut (quando avevo già spiegato che la paroxetina su di me non aveva fatto un buon effetto) allora sono tornato alla sertralina chiedendo al mio medico curante e di fatto sto meglio. Nel frattempo sto seguendo un percorso psicoterapeutico di tipo cognitivo comportamentale. La psicoterapeuta mi ha fatto due test, il test CBA (Cognitive Behavioural Assessment), secondo cui il problema predominante non è l'ansia ma bensì gli alti e i bassi del mio umore (mi ha parlato di ipomania) e la depressione e il mio distaccamento sociale e il test dell'albero (secondo cui la mia personalità però era equilibrata, ma ho un'estrema tendenza all'isolamento e all'introversione.
Adesso mi rimane una fobia che non riesco a superare (la paura degli sforzi) che mi impedisce di vivere una vita dignitosa. Secondo voi per casi come il mio uno stabilizzatore dell'umore può essere utile? grazie
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Gentile utente
le linee guida prevedono l'uso di uno stabilizzante anche in assenza di diagnosi del tipo bipolare quando il trattamento con il solo antidepressivo, anche molecole diverse ed a dosaggio standard, non risolve la sintomatologia.
le linee guida prevedono l'uso di uno stabilizzante anche in assenza di diagnosi del tipo bipolare quando il trattamento con il solo antidepressivo, anche molecole diverse ed a dosaggio standard, non risolve la sintomatologia.
https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
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ansia generalizzata, con panico ed agorafobia
ansia con attacchi di panico
Gentile utente,
il test CBA ha messo in evidenza un aspetto che anche il primo psichiatra aveva individuato, ragion per cui prescrisse il depakin. Molto spesso quando la risposta ai classici antipanico (in verità due, della stessa famiglia, amisulpride non è un antipanico) non è buona spesso la diagnosi ha aspetti non puramente ansiosi.
A parte il fatto che di farmaci antipanico ce ne sono diversi e di classi diverse da quelli da lei provati, direi di tornare dal primo psichiatra e in collaborazione con lo psicoterapeuta di proseguire il discorso lasciato in sospeso. Direi che se si mette a decidere cosa può esserle utile e cosa no non è una terapia ma un'autogestione che non porta a niente. Lei si concetra sull'ansia e gli altri le portano l'attenzione anche su altro, l'ansia la riconosce e la vive come una malattia, il resto lo vive come fosse un'offesa o un giudizio su di lei, e ne rifugge. Non serve, è un giudizio tecnico su cosa usare per farla star meglio.
I test per aspetti tipo l'ipomania sono necessari perché altrimenti i pazienti mai riferirebbero di fasi ipomaniacali lamentandosene, e invece è importante rilevarle perché cambia la strategia di cura.
ansia con attacchi di panico
Gentile utente,
il test CBA ha messo in evidenza un aspetto che anche il primo psichiatra aveva individuato, ragion per cui prescrisse il depakin. Molto spesso quando la risposta ai classici antipanico (in verità due, della stessa famiglia, amisulpride non è un antipanico) non è buona spesso la diagnosi ha aspetti non puramente ansiosi.
A parte il fatto che di farmaci antipanico ce ne sono diversi e di classi diverse da quelli da lei provati, direi di tornare dal primo psichiatra e in collaborazione con lo psicoterapeuta di proseguire il discorso lasciato in sospeso. Direi che se si mette a decidere cosa può esserle utile e cosa no non è una terapia ma un'autogestione che non porta a niente. Lei si concetra sull'ansia e gli altri le portano l'attenzione anche su altro, l'ansia la riconosce e la vive come una malattia, il resto lo vive come fosse un'offesa o un giudizio su di lei, e ne rifugge. Non serve, è un giudizio tecnico su cosa usare per farla star meglio.
I test per aspetti tipo l'ipomania sono necessari perché altrimenti i pazienti mai riferirebbero di fasi ipomaniacali lamentandosene, e invece è importante rilevarle perché cambia la strategia di cura.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
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Ex utente
Vi ringrazio per le risposte. Faccio 50 mg di sertralina. Volevo sapere se è normale che a volte dopo aver preso l'antidepressivo a questa dose e dopo circa mezz'ora dopo l'assunzione, ho la sensazione di testa piena, cuore che accelera, reazioni simili al panico.
Sinceramente ho molta paura che l'antidepressivo possa farmi male (capisco che il medico che me l'ha prescritto è un laureato e che per arrivare a fare la sua professione ha studiato molto e parte da dosi molto basse e che il farmaco che prendo ha superato dei test clinici prima di essere immesso in commercio) ma io queste paure non riesco a togliermele tanto facilmente. Capisco anche che se una persona ha il diabete deve fare l'insulina, come un cardiopatico deve fare il coumadin e allo stesso modo chi soffre di depressione deve fare una terapia anche per quello. Quello che non capisco è perché non recede la problematica. Vi ringrazio. Buona Giornata.
Sinceramente ho molta paura che l'antidepressivo possa farmi male (capisco che il medico che me l'ha prescritto è un laureato e che per arrivare a fare la sua professione ha studiato molto e parte da dosi molto basse e che il farmaco che prendo ha superato dei test clinici prima di essere immesso in commercio) ma io queste paure non riesco a togliermele tanto facilmente. Capisco anche che se una persona ha il diabete deve fare l'insulina, come un cardiopatico deve fare il coumadin e allo stesso modo chi soffre di depressione deve fare una terapia anche per quello. Quello che non capisco è perché non recede la problematica. Vi ringrazio. Buona Giornata.
[#4]
Gentile utente,
visto che il pensiero sulla pericolosità lo riconosce bene come insensato, passiamo oltre e prendiamolo come sintomatico di uno stato di apprensione generalizzato.
Uno dei motivi verosimili per cui la problematica non recede è perché lei ha scelto di non seguire la terapia che un medico le aveva prescritto (depakin) per un suo rifiuto di una sua osservazione tecnica. Da qui inizia un percorso che non ha molto senso perché tende alla ricerca di una cura con cui lei sia "d'accordo" (su parametri che ovviamente non possono essere tecnici). Non sono buone premesse.
visto che il pensiero sulla pericolosità lo riconosce bene come insensato, passiamo oltre e prendiamolo come sintomatico di uno stato di apprensione generalizzato.
Uno dei motivi verosimili per cui la problematica non recede è perché lei ha scelto di non seguire la terapia che un medico le aveva prescritto (depakin) per un suo rifiuto di una sua osservazione tecnica. Da qui inizia un percorso che non ha molto senso perché tende alla ricerca di una cura con cui lei sia "d'accordo" (su parametri che ovviamente non possono essere tecnici). Non sono buone premesse.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 3.6k visite dal 05/08/2009.
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Approfondimento su Ansia
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