Non ci capisco più niente
Non so se è il posto giusto in cui descrivere il mio problema ma spero che mi ascoltiate.
Sono un ragazzo di 18 anni, all’età di 15 persi mio padre durante periodo covid che peggiorò molto le cose causando rintanamenti in camera, depressione, ansia, attachi di panico, disturbi del sonno e ossessivi etc.
Tutto questo durò circa 2 anni.
Ora sono in terapia da 4 mesi e i sintomi sono bene o male scomparsi.
Ora è sorto un altro problema, non so se riuscirò ad esprimerlo al meglio perché neanche io lo comprendo al 100%.
Ogni giorno sembra passare senza che me ne accorga, quando parlo la voce sembra che non esca da me.
Ho mantenuto i rapporti sociali ma sembra come se non esistessero del tutto, nel senso che non sento un legame con nessuno.
Il solo motivo per cui parlo con la gente è per eliminare quella sensazione di solitudine.
L’unica cosa che mi collega alla realtà sono i pensieri nella mia testa e questo va avanti da troppo tempo.
Lo psichiatra lo ha collegato ad un disturbo dissociativo, infatti il mondo attorno a me sembra completamente estraneo insieme alla mia persona, ma questo non sembra passare con i medicinali.
Io non so più cosa fare, ho perso interesse nella vita, penso che se dovessi morire da un momento all’altro per qualsiasi causa non mi importerebbe e accetterei il mio destino, e questo ha contribuito anche ad eliminare i miei problemi d’ansia.
Non ho totale interesse nei rapporti d’amore, e penso che non arriverò mai a trovare qualcuno che mi voglia bene per quello che sono in futuro, e questo non mi da molti problemi.
Non penso sia normale che questi sintomi siano continui, giorno per giorno, non so neanche perchè sto scrivendo qui.
Forse perchè sono in uno stato febbrile e cerco di sfogarmi con qualcuno di questa rabbia e di questo malessere che mi porto dentro senza parlarne con nessuno tranne con la mia psicologa.
Al momento sto prendendo degli antidepressivi e dei medicinali per il disturbo d’umore se è utile saperlo.
Sono un ragazzo di 18 anni, all’età di 15 persi mio padre durante periodo covid che peggiorò molto le cose causando rintanamenti in camera, depressione, ansia, attachi di panico, disturbi del sonno e ossessivi etc.
Tutto questo durò circa 2 anni.
Ora sono in terapia da 4 mesi e i sintomi sono bene o male scomparsi.
Ora è sorto un altro problema, non so se riuscirò ad esprimerlo al meglio perché neanche io lo comprendo al 100%.
Ogni giorno sembra passare senza che me ne accorga, quando parlo la voce sembra che non esca da me.
Ho mantenuto i rapporti sociali ma sembra come se non esistessero del tutto, nel senso che non sento un legame con nessuno.
Il solo motivo per cui parlo con la gente è per eliminare quella sensazione di solitudine.
L’unica cosa che mi collega alla realtà sono i pensieri nella mia testa e questo va avanti da troppo tempo.
Lo psichiatra lo ha collegato ad un disturbo dissociativo, infatti il mondo attorno a me sembra completamente estraneo insieme alla mia persona, ma questo non sembra passare con i medicinali.
Io non so più cosa fare, ho perso interesse nella vita, penso che se dovessi morire da un momento all’altro per qualsiasi causa non mi importerebbe e accetterei il mio destino, e questo ha contribuito anche ad eliminare i miei problemi d’ansia.
Non ho totale interesse nei rapporti d’amore, e penso che non arriverò mai a trovare qualcuno che mi voglia bene per quello che sono in futuro, e questo non mi da molti problemi.
Non penso sia normale che questi sintomi siano continui, giorno per giorno, non so neanche perchè sto scrivendo qui.
Forse perchè sono in uno stato febbrile e cerco di sfogarmi con qualcuno di questa rabbia e di questo malessere che mi porto dentro senza parlarne con nessuno tranne con la mia psicologa.
Al momento sto prendendo degli antidepressivi e dei medicinali per il disturbo d’umore se è utile saperlo.
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La diagnosi del suo psichiatra è corretta, segua le indicazioni terapeutiche
https://wa.me/3908251881139
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Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.2k visite dal 05/06/2023.
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