Ansia, somatizzazioni, paure

Buongiorno dottori sono a chiedervi il vostro parere sulla mia situazione: da ormai quasi un anno vivo in una condizione di (presunta) ansia generalizzata: da giugno scorso inizia a deglutire male, fino a che a settembre non ho fatto una gastroscopia che non ha rilevato nulla fortunatamente; da gennaio di questo anno, dopo aver passato pochi periodi in cui stavo bene, ho iniziato ad avvertire dei dolori al petto di tipo oppressivo, a volte mi sveglio sentendo il cuore battere in gola o al centro del petto, altre volte invece, è come se il mio respiro diventasse volontario, necessito di fare dei respiri profondi, e quando mi concentro sul respiro aumentano anche i dolori al petto.
In assenza di cause di tipo organico patologici, viste le visite negative e la mia giovane età, puó tutto questo essere causato dall’ansia?
Vivo male sia per la presenza di questi sintomi ma anche perchè penso sempre di avere un problema grave, a volte, quasi di morire.

Un mese fa ho iniziato un percorso psicoterapico con cadenza settimanale senza assumere farmaci, dopo quanto tempo potrei iniziare a stare bene?
La dottoressa mi ha spinto ad iniziare un percorso in alternativa ad assumere la paroxetina, scelta che io attualmente condivido.
Qualora dovessi iniziare ad assumere la paroxetina non beneficiando della psicoterapia, questa causa dipendenza?
Ha degli effetti collaterali gravi?
Grazie e certo di una vostra risposta e comprensione
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.4k 1k
La diagnosi psichiatrica è stata posta o no ? Presunta (?) ... non si capisce bene che cosa significhi. Sembra che ragioni per esclusione e basta. No, l'ansia non "causa" niente, è un sintomo, il disturbo d'ansia comprende determinati sintomi, tra cui fissarsi su preoccupazioni riguardanti il corpo, il che non significa avere dei sintomi corporei, sono due cose diverse.
La psicoterapia con questa cadenza (e di che tipo ?) è stata decisa in rapporto a questa diagnosi ?

La sua dottoressa quindi la spingerebbe, secondo Lei, a iniziare una terapia che "causa dipendenza" (un concetto oscuro - che vuol dire ?) e che ha gravi effetti collaterali che le tace ?

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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Utente
Utente
Buongiorno dottore e grazie per la sua risposta:
Provo a rispondere alle sue domande rispiegandole alcune cose sulle quali sono stato poco chiaro: il mio medico curante mi ha posto davanti due possibili soluzioni: iniziare ad assumere la paroxetina ( e qua si inseriscono le mie due domande rivolte a lei ) oppure iniziare un percorso psicoterapico. Io ho scelto di iniziare un percorso psicoterapico nel quale ho già fatto 3 sedute, a cadenza settimanale. Che cosa intende di che tipo?
Tutto questo perchè vivo un periodo appunto, secondo quanto detto da diversi dottori, coloro che hanno effettuato visite per scongiurare problemi organici, es. cardiologo, gastroenterologo, di ansia generalizzata a causa di una situazione familiare particolare, in particolar modo il fatto che mio padre ha un tumore, e di forte tensione per l università. Questa situazione di ansia mi porta ad avvertire e direi amplificare questi sintomi che avverto e che mi portano a concentrarmi su quella parte del corpo, ad uno stato di ipocondria e di panico che non fa altro che aumentare i sintomi e l ansia.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.4k 1k
Che tipo di psicoterapia, intendo. Così genericamente non significa niente di particolare, sarebbe come dire "ho preso un farmaco". Le visite non si fanno per scongiurare, ma per verificare ipotesi o controllare genericamente un organo o apparato.
Se la diagnosi è stata "ansia generalizzata", è una diagnosi basata sulla presenza dei sintomi dell'ansia generalizzata, non solo per esclusione, il che sarebbe impossibile.
L'indicazione sulla cura in verità dovrebbe non comportare una scelta in cui una componente è precisa (la paroxetina) e l'altra no (psicoterapia senza indicazione del tipo di tecnica).

Dr.Matteo Pacini
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