Ho creato un danno?
Buongiorno,
Sono uno studente al terzo anno del Corso di Laurea di Infermieristica.
Scrivo questo consulto perché è dall'inizio del terzo anno che sto facendo particolare fatica a svolgere il tirocinio "in serenità".
Mi spiego meglio: tutto è iniziato a novembre del 2022, quando durante una lezione di infermieristica, una nostra professoressa incominciò a farci un discorso particolarmente "severo" sulle nostre responsabilità professionali, mostrandoci più e più sentenze di tribunali in cui venivano arrestati infermieri a causa di danni provocati sui pazienti.
Una particolare frase della prof mi scosse: "non invidio quei infermieri che a causa di un loro errore hanno ucciso un paziente, dal momento che dovranno conviverci per la vita con questo senso di colpa".
Dopo questa frase... Rimasi pietrificato immedesimandomi nella faccenda e questo, incominciò a rendere il mio tirocinio pieno di dubbi e ansie.
Tornando al presente, in questo momento sto svolgendo il tirocinio presso l'unità operativa di Urologia, in cui, proprio martedì 16 maggio, conobbi un paziente (un appoggio del reparto adiacente al nostro, ovvero della pneumologia, un paziente decisamente critico a causa degli esiti di un ictus molto importante di qualche anno precedente) a cui dovetti somministrare una soluzione glucosata 500 ml con 2 fiale di potassio.
Nell'aprire le fiale, ruppi il tappo, che si frantumò in diversi pezzi di vetro.
Aspirai ugualmente le fiale e misi il loro contenuto all'interno della soluzione glucosata esattamente come da prescrizione medica.
Una volta impostata la pompa infusionale con il mio tutor, incominciai ad avere dubbi e a chiedermi se fosse potuto entrare qualche frammento di vetro all'interno della fiala talmente piccolo da essere stato aspirato e di conseguenza immesso nella flebo.
È una dinamica che mi sta tormentando da quando è avvenuta e questo mi causa una fortissima ansia sia in tirocinio che sopratutto a casa (dovrei studiare per la sessione di Giugno ma... Per questa dinamica sono molto provato e passo il tempo sul divano).
Cosa posso fare per superare la faccenda?
Mi piace molto il lavoro futuro che andrò a svolgere ma sento di dover cambiare atteggiamento a riguardo perché altrimenti farei fatica a svolgere la professione.
Grazie in anticipo della risposta.
Sono uno studente al terzo anno del Corso di Laurea di Infermieristica.
Scrivo questo consulto perché è dall'inizio del terzo anno che sto facendo particolare fatica a svolgere il tirocinio "in serenità".
Mi spiego meglio: tutto è iniziato a novembre del 2022, quando durante una lezione di infermieristica, una nostra professoressa incominciò a farci un discorso particolarmente "severo" sulle nostre responsabilità professionali, mostrandoci più e più sentenze di tribunali in cui venivano arrestati infermieri a causa di danni provocati sui pazienti.
Una particolare frase della prof mi scosse: "non invidio quei infermieri che a causa di un loro errore hanno ucciso un paziente, dal momento che dovranno conviverci per la vita con questo senso di colpa".
Dopo questa frase... Rimasi pietrificato immedesimandomi nella faccenda e questo, incominciò a rendere il mio tirocinio pieno di dubbi e ansie.
Tornando al presente, in questo momento sto svolgendo il tirocinio presso l'unità operativa di Urologia, in cui, proprio martedì 16 maggio, conobbi un paziente (un appoggio del reparto adiacente al nostro, ovvero della pneumologia, un paziente decisamente critico a causa degli esiti di un ictus molto importante di qualche anno precedente) a cui dovetti somministrare una soluzione glucosata 500 ml con 2 fiale di potassio.
Nell'aprire le fiale, ruppi il tappo, che si frantumò in diversi pezzi di vetro.
Aspirai ugualmente le fiale e misi il loro contenuto all'interno della soluzione glucosata esattamente come da prescrizione medica.
Una volta impostata la pompa infusionale con il mio tutor, incominciai ad avere dubbi e a chiedermi se fosse potuto entrare qualche frammento di vetro all'interno della fiala talmente piccolo da essere stato aspirato e di conseguenza immesso nella flebo.
È una dinamica che mi sta tormentando da quando è avvenuta e questo mi causa una fortissima ansia sia in tirocinio che sopratutto a casa (dovrei studiare per la sessione di Giugno ma... Per questa dinamica sono molto provato e passo il tempo sul divano).
Cosa posso fare per superare la faccenda?
Mi piace molto il lavoro futuro che andrò a svolgere ma sento di dover cambiare atteggiamento a riguardo perché altrimenti farei fatica a svolgere la professione.
Grazie in anticipo della risposta.
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Ad oggi la sua sintomatologia ha avuto un andamento ingravescente come si rileva dalle precedenti richieste che ha fatto.
E' utile che decida di farsi visitare da uno specialista in psichiatria.
E' utile che decida di farsi visitare da uno specialista in psichiatria.
https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 858 visite dal 19/05/2023.
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