Disturbo bipolare di tipo 2: come curarlo?
Gentili Dottori,
scrivo perché mia moglie ha ricevuto la diagnosi di disturbo bipolare di tipo 2 e ci sentiamo molto spaesati.
Stiamo insieme da 13 anni e, dopo i primi 6 mesi idilliaci, lei ha avuto il primo episodio depressivo, curato con psicoterapia senza ricorrere a psicofarmaci.
A suo tempo non ne sapevo nulla di questo tipo di disturbo e credevo che la cosa fosse finita lì.
Invece puntualmente ogni anno la depressione tornava, per periodi di 2-3 mesi, sempre preceduta da un incremento delle ossessioni e dell'ansia.
In quegli anni mia moglie veniva curata con Zoloft, con dosaggio variabile tra i 50mg e i 100mg e la diagnosi era di disturbo ossessivo compulsivo.
Quando la depressione scompariva, la cura con gli anti-depressivi veniva scalata e poi sospesa.
Le depressioni sembravano innescarsi senza alcuna reale motivazione.
Nei periodi in cui stava "bene" (che oggi ho capito che bene non era), mia moglie mostrava un umore molto elevato e ingrassava molto.
Il suo peso poteva passare da 58kg a 75kg nel giro di pochi mesi.
Inoltre le bastavano 4-5 ore di sonno per essere piena di energie.
In quei periodi facevo decisamente fatica a starle dietro.
Nel 2018, in concomitanza con un nuovo episodio depressivo, mia moglie ha tentato il suicidio, ingerendo una bottiglia intera di benzodiazepine.
Da quel momento in poi è stata trattata con Zoloft, con dosaggio variabile tra 75mg e 150mg.
Lo Zoloft non è stato più sospeso, anche nei periodi in cui l'umore migliorava.
Dopo la nascita di nostro figlio (2018) e fino al 2020, c'è stato un periodo di apparente normalità, in cui però mia moglie aveva raggiunto gli 84kg di peso corporeo.
Poi c'è stato un nuovo episodio depressivo, innescato da un nostro furibondo litigio, dovuto al fatto che io non riuscivo più a tenere a bada i suoi comportamenti.
Da quel momento in poi le sue oscillazioni di umore sono diventate sempre più frequenti.
Si è passati da frequenza semestrale, a trimestrale, a mensile.
Poiché svolgo attività di ricerca (sebbene in un altro sentore), ho iniziato a leggere molti articoli di psichiatra, pubblicati su riviste peer reviewed.
Sotto la mia spinta, mia moglie si è decisa a consultare altri psichiatri e intraprendere nuove terapie.
Nell'ultimo anno l'umore è sempre stato generalmente depresso, con poche giornate buone.
Nonostante le cure con Zoloft, l'umore sembra non voler tornare sù.
E anche quando ci torna, rimane sù per pochi giorni.
Nell'ultimo anno non si sono verificati episodi ipo-maniacali.
Qualche mese fa la psichiatra ad affiancare alla Sertralina il farmaco Abilify, ma mia moglie lo ha sospeso dopo pochi giorni, dicendo che non lo tollerava.
In seguito si è provato a sostituire la Sertralina con Citalopram, ma la sintomatologia è addirittura peggiorata.
Oggi mia moglie inizierà una nuova terapia, affiancando alla Setralina (la mattina, 75 mg) la Quetiapina (la sera, 50 mg).
Sarà la cura giusta?
Io mi sento molto demoralizzato e non so più in cosa sperare.
scrivo perché mia moglie ha ricevuto la diagnosi di disturbo bipolare di tipo 2 e ci sentiamo molto spaesati.
Stiamo insieme da 13 anni e, dopo i primi 6 mesi idilliaci, lei ha avuto il primo episodio depressivo, curato con psicoterapia senza ricorrere a psicofarmaci.
A suo tempo non ne sapevo nulla di questo tipo di disturbo e credevo che la cosa fosse finita lì.
Invece puntualmente ogni anno la depressione tornava, per periodi di 2-3 mesi, sempre preceduta da un incremento delle ossessioni e dell'ansia.
In quegli anni mia moglie veniva curata con Zoloft, con dosaggio variabile tra i 50mg e i 100mg e la diagnosi era di disturbo ossessivo compulsivo.
Quando la depressione scompariva, la cura con gli anti-depressivi veniva scalata e poi sospesa.
Le depressioni sembravano innescarsi senza alcuna reale motivazione.
Nei periodi in cui stava "bene" (che oggi ho capito che bene non era), mia moglie mostrava un umore molto elevato e ingrassava molto.
Il suo peso poteva passare da 58kg a 75kg nel giro di pochi mesi.
Inoltre le bastavano 4-5 ore di sonno per essere piena di energie.
In quei periodi facevo decisamente fatica a starle dietro.
Nel 2018, in concomitanza con un nuovo episodio depressivo, mia moglie ha tentato il suicidio, ingerendo una bottiglia intera di benzodiazepine.
Da quel momento in poi è stata trattata con Zoloft, con dosaggio variabile tra 75mg e 150mg.
Lo Zoloft non è stato più sospeso, anche nei periodi in cui l'umore migliorava.
Dopo la nascita di nostro figlio (2018) e fino al 2020, c'è stato un periodo di apparente normalità, in cui però mia moglie aveva raggiunto gli 84kg di peso corporeo.
Poi c'è stato un nuovo episodio depressivo, innescato da un nostro furibondo litigio, dovuto al fatto che io non riuscivo più a tenere a bada i suoi comportamenti.
Da quel momento in poi le sue oscillazioni di umore sono diventate sempre più frequenti.
Si è passati da frequenza semestrale, a trimestrale, a mensile.
Poiché svolgo attività di ricerca (sebbene in un altro sentore), ho iniziato a leggere molti articoli di psichiatra, pubblicati su riviste peer reviewed.
Sotto la mia spinta, mia moglie si è decisa a consultare altri psichiatri e intraprendere nuove terapie.
Nell'ultimo anno l'umore è sempre stato generalmente depresso, con poche giornate buone.
Nonostante le cure con Zoloft, l'umore sembra non voler tornare sù.
E anche quando ci torna, rimane sù per pochi giorni.
Nell'ultimo anno non si sono verificati episodi ipo-maniacali.
Qualche mese fa la psichiatra ad affiancare alla Sertralina il farmaco Abilify, ma mia moglie lo ha sospeso dopo pochi giorni, dicendo che non lo tollerava.
In seguito si è provato a sostituire la Sertralina con Citalopram, ma la sintomatologia è addirittura peggiorata.
Oggi mia moglie inizierà una nuova terapia, affiancando alla Setralina (la mattina, 75 mg) la Quetiapina (la sera, 50 mg).
Sarà la cura giusta?
Io mi sento molto demoralizzato e non so più in cosa sperare.
[#1]
Se il disturbo è bipolare, la terapia con antidepressivo non è quella specifica, e infatti era stata data la quetiapina. Se non è stata rimpiazzata con altro dello stesso tipo, si ritorna alla situazione di prima, cioè un antidepressivo da solo su un disturbo bipolare....
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#2]
Utente
La ringrazio per la risposta.
Purtroppo da quando sono stati introdotti gli stabilizzanti la situazione è peggiorata in maniera netta.
Ormai gli psichiatri vanno a tentativi, sostituendo farmaci ogni 2-3 settimane, senza alcun effetto.
Mia moglie è in uno stato depressivo perenne, che non si era mai verificato in precedenza.
È in cura anche da una psicoterapeuta, ma non si vede nessun miglioramento.
È evidente che nel suo caso gli stabilizzanti producano solo danni, ma nonostante ciò continuano a prescriverli.
Continueremo a cercare un medico che ci capisca qualcosa, anche se ormai le nostre speranze sono ridotte, dopo 13 anni di battaglia.
Purtroppo da quando sono stati introdotti gli stabilizzanti la situazione è peggiorata in maniera netta.
Ormai gli psichiatri vanno a tentativi, sostituendo farmaci ogni 2-3 settimane, senza alcun effetto.
Mia moglie è in uno stato depressivo perenne, che non si era mai verificato in precedenza.
È in cura anche da una psicoterapeuta, ma non si vede nessun miglioramento.
È evidente che nel suo caso gli stabilizzanti producano solo danni, ma nonostante ciò continuano a prescriverli.
Continueremo a cercare un medico che ci capisca qualcosa, anche se ormai le nostre speranze sono ridotte, dopo 13 anni di battaglia.
[#3]
Sostituire ogni 2-3 settimane per mancata risposta è prematuro. Non si fa a tempo a verificare né se funzionino, né se peggiorino.
Durante una fase depressiva può esserci la possibilità di attenuare la parte ansiosa, ma non di incidere sull'umore in ogni situazione. Ciò non significa che le fasi non passino, come ha potutto constatare. La strategia è la prevenzione dell'ipomania successiva.
Durante una fase depressiva può esserci la possibilità di attenuare la parte ansiosa, ma non di incidere sull'umore in ogni situazione. Ciò non significa che le fasi non passino, come ha potutto constatare. La strategia è la prevenzione dell'ipomania successiva.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 3.1k visite dal 15/05/2023.
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