Xanax per attacchi di panico, vertigini, ansia perenne. può portare disturbi depressivi?
Cari dottori,
questo è il periodo più brutto della mia vita.
Problemi matrimoniali, una fecondazione assistita andata male, mio marito con problemi di alcool, mio papà invalido dopo ictus, mia madre affetta da mieloma multiplo e delusioni lavorative.
Nonostante ciò, fino a circa tre mesi fa, ero d'acciaio.
Ho molti amici, mi piace divertirmi, viaggiare, sono sempre stata felice con poco e sono sempre stata forte.
La mia vita è cambiata il 14 febbraio.
Mentre guidavo ho avuto un forte capogiro, un buco nello stomaco e senso di svenimento, ho iniziato a sudare e il cuore è impazzito.
Credendo fosse un calo di zuccheri mi sono fermata e ho provato a mangiare qualcosa ma niente, non passava.
Poi è passato e ho fatto finta di niente, ignorando altri piccoli segnali nelle settimane successive: sudorazione in fila alla cassa con senso di svenimento, disagio e ansia nel guidare verso casa il pomeriggio, senso di svenimento al centro commerciale.
Ho pensato fosse colpa delle cure ormonali pesantissime a cui mi ero sottoposta e della pillola progestinica per endometriosi che prendevo da gennaio, che oltretutto mi ha fatto proliferare i fibromi uterini.
L'ho smessa il 15 aprile su consiglio del ginecologo.
Ho iniziato ad avere malesseri e malori sempre più frequenti, aumenti di pressione e abbassamenti.
Analisi del sangue ok tranne una lieve carenza di B12.
Il giorno 26 aprile avevano ricoverato mio papà per attacco epilettico e ho avuto un malore terribile in ufficio, vertigini, piedi molli e mi sono agitata talmente tanto da essere convinta che quelli fossero gli ultimi istanti di vita e sono quasi svenuta.
118, accertamenti e mi hanno mandata via con "attacco di panico" dovuto a problemi personali.
Le due settimane in malattia a casa sono state un incubo.
Visita otorino, visita neurologica, seduta da osteopata e altre analisi.
Tutto negativo.
Il medico di base mi ha dato Xanax 8 gocce al mat, 8 al pom e 8 la sera che sto assumendo regolarmente da una settimana circa.
L'ansia si placa, ma al suo posto da circa una settimana è subentrato un profondo senso di DISPERAZIONE, di angoscia e di incredulità, tutto peggiorato dalla "sedazione" che mi impedisce di sentirmi me stessa, di fare sport e avere voglia di fare cose, da una nausea costante che mi fa provare disgusto per il cibo e dalla perdita di contatto con la realtà e con le mie vecchie abitudini.
Ora per me anche solo pensare a un aperitivo con un'amica è fonte di stress.
Dovrei sottopormi a visita psichiatrica?
Mio papà ha combattuto con la depressione per tutta la vita e mi ricordo sin da bambina casse di Rivotril, Zoloft, Cymbalta, lui stava sempre male e non l'ha mai superata.
Nota: I miei momenti di crisi si alternano con momenti di calma (nella stessa giornata e indipendenti dall'assunzione di xanax) in cui mi sento di nuovo io e mi sento un po'più positiva.
Sono MOLTO sensibile ai cambiamenti di luce (quando si avvicina la sera sto male, così come se piove e il cielo diventa scuro).
Grazie
questo è il periodo più brutto della mia vita.
Problemi matrimoniali, una fecondazione assistita andata male, mio marito con problemi di alcool, mio papà invalido dopo ictus, mia madre affetta da mieloma multiplo e delusioni lavorative.
Nonostante ciò, fino a circa tre mesi fa, ero d'acciaio.
Ho molti amici, mi piace divertirmi, viaggiare, sono sempre stata felice con poco e sono sempre stata forte.
La mia vita è cambiata il 14 febbraio.
Mentre guidavo ho avuto un forte capogiro, un buco nello stomaco e senso di svenimento, ho iniziato a sudare e il cuore è impazzito.
Credendo fosse un calo di zuccheri mi sono fermata e ho provato a mangiare qualcosa ma niente, non passava.
Poi è passato e ho fatto finta di niente, ignorando altri piccoli segnali nelle settimane successive: sudorazione in fila alla cassa con senso di svenimento, disagio e ansia nel guidare verso casa il pomeriggio, senso di svenimento al centro commerciale.
Ho pensato fosse colpa delle cure ormonali pesantissime a cui mi ero sottoposta e della pillola progestinica per endometriosi che prendevo da gennaio, che oltretutto mi ha fatto proliferare i fibromi uterini.
L'ho smessa il 15 aprile su consiglio del ginecologo.
Ho iniziato ad avere malesseri e malori sempre più frequenti, aumenti di pressione e abbassamenti.
Analisi del sangue ok tranne una lieve carenza di B12.
Il giorno 26 aprile avevano ricoverato mio papà per attacco epilettico e ho avuto un malore terribile in ufficio, vertigini, piedi molli e mi sono agitata talmente tanto da essere convinta che quelli fossero gli ultimi istanti di vita e sono quasi svenuta.
118, accertamenti e mi hanno mandata via con "attacco di panico" dovuto a problemi personali.
Le due settimane in malattia a casa sono state un incubo.
Visita otorino, visita neurologica, seduta da osteopata e altre analisi.
Tutto negativo.
Il medico di base mi ha dato Xanax 8 gocce al mat, 8 al pom e 8 la sera che sto assumendo regolarmente da una settimana circa.
L'ansia si placa, ma al suo posto da circa una settimana è subentrato un profondo senso di DISPERAZIONE, di angoscia e di incredulità, tutto peggiorato dalla "sedazione" che mi impedisce di sentirmi me stessa, di fare sport e avere voglia di fare cose, da una nausea costante che mi fa provare disgusto per il cibo e dalla perdita di contatto con la realtà e con le mie vecchie abitudini.
Ora per me anche solo pensare a un aperitivo con un'amica è fonte di stress.
Dovrei sottopormi a visita psichiatrica?
Mio papà ha combattuto con la depressione per tutta la vita e mi ricordo sin da bambina casse di Rivotril, Zoloft, Cymbalta, lui stava sempre male e non l'ha mai superata.
Nota: I miei momenti di crisi si alternano con momenti di calma (nella stessa giornata e indipendenti dall'assunzione di xanax) in cui mi sento di nuovo io e mi sento un po'più positiva.
Sono MOLTO sensibile ai cambiamenti di luce (quando si avvicina la sera sto male, così come se piove e il cielo diventa scuro).
Grazie
[#1]
Dr. Giovanni Portuesi
Psichiatra, Psicoterapeuta
672 38
Lo xanax ( alprazolam) non può determinare una sintomatologia depressiva, a dosaggi terapeutici. Mi sembra però che la sua terapia manchi appunto di un antidepressivo, che vengono dati per i disturbi ansiosi che lei riferisce ( compreso l' attacco di panico) oltre che ovviamente per la sintomatologia depressiva ( la disperazione di cui parla). Considererei quindi l' opportunità di inserire un farmaco SSRI ( come appunto le sertralina ) assieme alla terapia con la benzodiazepina assunta ( l' alprazolam).
Dr Giovanni Portuesi
[#2]
Utente
Salve Dottore,
grazie per la risposta, che immaginavo. Mi è stato consigliato in ospedale di escludere prima ogni causa "organica" (anche se a mio avviso la depressione stessa rientra tra la cause cosiddette "organiche", essendo una malattia a tutti gli effetti) e poi di rivolgermi ad uno specialista psichiatra/psicoterapeuta, cosa che non ho ancora fatto. Sono stata per molti anni in terapia con una psicologa, soprattutto nei periodi peggiori, e mi ha sempre aiutata molto, ma ora devo fare un altro tipo di percorso, credo. I miei terrori più grandi sono 1) di entrare in una spirale senza fine come mio papà che non ha vissuto gli ultimi 30 anni della sua vita 2) di dover dire addio alla mia persona, al mio sorriso e alla forza che ho sempre messo a tutti i miei familiari. Sono la più piccola, e con tutti i guai avuti in famiglia negli anni (mamma è reduce da altre due patologie tumorali, la prima delle quali è subentrata quando avevo solo 18 anni, mia sorella è scampata per un pelo ad un carcinoma midollare tiroideo, mio papà cardiopatico e depresso prima di diventare invalido) io ho sempre infuso luce e risate, con la mia voglia di uscire, di fare baldoria, di non rientrare mai in casa, le mie passioni e il mio piccolo mondo. Nonostante i guai io ho sempre amato la vita e mi manca, soprattutto perché in realtà mi è stata portata via di botto. Ho avuto una rottura improvvisa e veloce.
Forse sono solo un po' sconfortata per quanto riguarda i farmaci, ma razionalmente ne capisco l'importanza.
grazie per la risposta, che immaginavo. Mi è stato consigliato in ospedale di escludere prima ogni causa "organica" (anche se a mio avviso la depressione stessa rientra tra la cause cosiddette "organiche", essendo una malattia a tutti gli effetti) e poi di rivolgermi ad uno specialista psichiatra/psicoterapeuta, cosa che non ho ancora fatto. Sono stata per molti anni in terapia con una psicologa, soprattutto nei periodi peggiori, e mi ha sempre aiutata molto, ma ora devo fare un altro tipo di percorso, credo. I miei terrori più grandi sono 1) di entrare in una spirale senza fine come mio papà che non ha vissuto gli ultimi 30 anni della sua vita 2) di dover dire addio alla mia persona, al mio sorriso e alla forza che ho sempre messo a tutti i miei familiari. Sono la più piccola, e con tutti i guai avuti in famiglia negli anni (mamma è reduce da altre due patologie tumorali, la prima delle quali è subentrata quando avevo solo 18 anni, mia sorella è scampata per un pelo ad un carcinoma midollare tiroideo, mio papà cardiopatico e depresso prima di diventare invalido) io ho sempre infuso luce e risate, con la mia voglia di uscire, di fare baldoria, di non rientrare mai in casa, le mie passioni e il mio piccolo mondo. Nonostante i guai io ho sempre amato la vita e mi manca, soprattutto perché in realtà mi è stata portata via di botto. Ho avuto una rottura improvvisa e veloce.
Forse sono solo un po' sconfortata per quanto riguarda i farmaci, ma razionalmente ne capisco l'importanza.
[#3]
Utente
Salve,
mi stavo chiedendo dopo quanto tempo e a quali dosi si può parlare di assuefazione o dipendenza da Xanax. Mi è stato prescritto per la prima volta a settembre ma l'ho preso sempre di sera e solo nei periodi di agitazione, ha sempre svolto bene il suo dovere. Ho iniziato a prenderlo regolarmente anche di giorno da 10 giorni circa, alle dosi scritte sopra, in una fase ansiosa acuta.
Ci sono pareri discordanti a riguardo. La mia psicoterapeuta e lo psichiatra, come il mio medico di base, parlano di mesi o almeno un anno prima di avere problemi. E a queste dosi dovrei stare piuttosto tranquilla. Ma in alcuni articoli ho letto che bisogna limitare l'assunzione a 2 mesi al massimo compreso il periodo di "scalo". Dopo quanto tempo per smettere è necessario scalare? Sono già nella condizione del non poter smettere senza diminuire lentamente? Questo aspetto non mi è molto chiaro ed è la cosa che mi preme di più. Sono terrorizzata!
mi stavo chiedendo dopo quanto tempo e a quali dosi si può parlare di assuefazione o dipendenza da Xanax. Mi è stato prescritto per la prima volta a settembre ma l'ho preso sempre di sera e solo nei periodi di agitazione, ha sempre svolto bene il suo dovere. Ho iniziato a prenderlo regolarmente anche di giorno da 10 giorni circa, alle dosi scritte sopra, in una fase ansiosa acuta.
Ci sono pareri discordanti a riguardo. La mia psicoterapeuta e lo psichiatra, come il mio medico di base, parlano di mesi o almeno un anno prima di avere problemi. E a queste dosi dovrei stare piuttosto tranquilla. Ma in alcuni articoli ho letto che bisogna limitare l'assunzione a 2 mesi al massimo compreso il periodo di "scalo". Dopo quanto tempo per smettere è necessario scalare? Sono già nella condizione del non poter smettere senza diminuire lentamente? Questo aspetto non mi è molto chiaro ed è la cosa che mi preme di più. Sono terrorizzata!
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero
Psichiatra, Psicoterapeuta
42.5k 1k
Il farmaco può essere utilizzato per un massimo di 8 settimane inclusa la sospensione.
Il problema è che comunque non è risolutivo in modo definitivo sulla sintomatologia e la tendenza al peggioramento può essere dovuta ad una mancata terapia efficace.
La situazione va rivista e trattata in modo specifico.
Il problema è che comunque non è risolutivo in modo definitivo sulla sintomatologia e la tendenza al peggioramento può essere dovuta ad una mancata terapia efficace.
La situazione va rivista e trattata in modo specifico.
https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
[#5]
Utente
Grazie Dottore,
ho preso appuntamento con lo psichiatra e contattato una psicoterapeuta per unire i due campi d'azione. Spero di togliere presto lo xanax perché ho l'impressione che mi stia dando numerosi effetti collaterali. Ho nausea, inappetenza, disordini digestivi e intestinali, fastidio alla vista e pesantezza alla fronte, oltre a problemi di insonnia, alle 5 sono sveglia. Credo sia anche per questo che a livello depressivo sto peggiorando, perché non riesco più a fare un discorso o ad andare a cena con gli amici. Mi sento debole e rallentata. Spero di uscire presto da questo incubo.
ho preso appuntamento con lo psichiatra e contattato una psicoterapeuta per unire i due campi d'azione. Spero di togliere presto lo xanax perché ho l'impressione che mi stia dando numerosi effetti collaterali. Ho nausea, inappetenza, disordini digestivi e intestinali, fastidio alla vista e pesantezza alla fronte, oltre a problemi di insonnia, alle 5 sono sveglia. Credo sia anche per questo che a livello depressivo sto peggiorando, perché non riesco più a fare un discorso o ad andare a cena con gli amici. Mi sento debole e rallentata. Spero di uscire presto da questo incubo.
[#6]
Utente
Buonasera,
mi è stato diagnosticato da un medico psichiatra un disturbo da panico con agorafobia. Non ha diagnosticato una depressione, l'avvilimento e l'insonnia degli ultimi giorni sono dovuti al disturbo stesso che mi ha limitato la vita. Mi è stata consigliata una buona psicoterapia cognitivo comportamentale e di seguire la seguente terapia:
Sertralina 50 mg cp poi 1 cp (al mattino)
Tavor 1 mg cp x 2 (mattina e ore 15) per 2 settimane, in seguito assumere solo al bisogno (max 2 cp die totali)
Tavor 1 mg 1 cp prima di coricarsi
Per l'ansiolitico, proviamo a cambiare molecola visto che con l'alprazolam non mi trovo per niente bene per ansia cronica (mi toglie solo energia vitale e reattività) ma è molto utile e veloce nel caso di panico.
Non ho mai provato il Tavor. A queste dosi, unito poi alla sertralina, da molta sedazione? Che differenza c'è tra alprazolam e lorazepam? A quanto ho capito il lorazepam è molto utile per l'insonnia. Per lavoro devo guidare e usare numeri e PC, forse dovrei iniziare la terapia nel weekend per sicurezza?
Grazie
mi è stato diagnosticato da un medico psichiatra un disturbo da panico con agorafobia. Non ha diagnosticato una depressione, l'avvilimento e l'insonnia degli ultimi giorni sono dovuti al disturbo stesso che mi ha limitato la vita. Mi è stata consigliata una buona psicoterapia cognitivo comportamentale e di seguire la seguente terapia:
Sertralina 50 mg cp poi 1 cp (al mattino)
Tavor 1 mg cp x 2 (mattina e ore 15) per 2 settimane, in seguito assumere solo al bisogno (max 2 cp die totali)
Tavor 1 mg 1 cp prima di coricarsi
Per l'ansiolitico, proviamo a cambiare molecola visto che con l'alprazolam non mi trovo per niente bene per ansia cronica (mi toglie solo energia vitale e reattività) ma è molto utile e veloce nel caso di panico.
Non ho mai provato il Tavor. A queste dosi, unito poi alla sertralina, da molta sedazione? Che differenza c'è tra alprazolam e lorazepam? A quanto ho capito il lorazepam è molto utile per l'insonnia. Per lavoro devo guidare e usare numeri e PC, forse dovrei iniziare la terapia nel weekend per sicurezza?
Grazie
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 6.4k visite dal 15/05/2023.
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