Paura del doc
Buongiorno
Sono un ragazzo che soffre di Doc Omsex da anni.
La diagnosi è stata fatta del mio psicologo con la quale sono in terapia da qualche anno e con la quale mi trovo molto bene.
Con lui sono riuscito a convincermi del fatto che fosse Doc, a capire tutti i sui meccanismi e soprattutto a capire quale fosse la causa scatenante: appena tento di avviare una relazione, o anche solo di conoscere una donna scattano i dubbi ed i pensieri ossessivi tipici del doc, a detta sua una fobia.
Questa diagnosi ovviamente mi ha tranquillizzato e mi ha fatto capire dove fosse l’inganno.
Ho vissuto serenamente per qualche anno nonostante qualche inciampo.
Inciampi che avvenivano puntualmente ogni qualvolta provassi ad affrontare il problema con le ragazze.
Quest’anno a Dicembre sono uscito con una ragazza che trovavo carina ed interessante.
Mi sentivo preso dalla situazione, i primi giorni tutto ok a parte qualche ansia che però riuscivo a gestire.
Ad un certo punto la ragazza è sparita nel nulla e da lì sono ricaduto pesantemente nel circolo vizioso del doc.
Sono tornato dallo psicologo con la quale avevamo interrotto il percorso in quanto le cose sembravano andare molto bene.
Abbiamo fatto un check-up sulla situazione e ne è venuto fuori che sostanzialmente nei 2/3 anni in cui ho vissuto serenamente ho in realtà molto evitato il problema scatenante e di fatto non ho curato la causa del doc.
Inizialmente sono tornato sereno accettando il fatto di avere i pensieri omosessuali che di fatto non mi infastidiscono più, li ho accettati come una parte di me.
Il problema è che sono caduto in una trappola.
Adesso la paura è quella del Doc stesso, ovvero: ho paura che per colpa dei pensieri che si scatenano ogni qualvolta io tenti anche solo un approccio con una ragazza bloccandomi e mandandomi nel panico, non riuscirò mai più ad affrontare la mia paura e di conseguenza a guarire dal Doc immaginandomi di conseguenza una vita incastrato in esso e senza la possibilità di vivere la vita che vorrei.
Adesso sono completamente bloccato in una situazione di panico costante (come mai prima d’ora) dove non trovo più piacere per nulla ma solo paura costante e pensieri suicidi come unica soluzione al problema.
La paura è quella che non sia più Doc ma che sia caduto in una profonda depressione.
Secondo voi, è l’ennesimo tranello del Doc o sono realmente depresso ed i pensieri suicidi sono reali?
Sono un ragazzo che soffre di Doc Omsex da anni.
La diagnosi è stata fatta del mio psicologo con la quale sono in terapia da qualche anno e con la quale mi trovo molto bene.
Con lui sono riuscito a convincermi del fatto che fosse Doc, a capire tutti i sui meccanismi e soprattutto a capire quale fosse la causa scatenante: appena tento di avviare una relazione, o anche solo di conoscere una donna scattano i dubbi ed i pensieri ossessivi tipici del doc, a detta sua una fobia.
Questa diagnosi ovviamente mi ha tranquillizzato e mi ha fatto capire dove fosse l’inganno.
Ho vissuto serenamente per qualche anno nonostante qualche inciampo.
Inciampi che avvenivano puntualmente ogni qualvolta provassi ad affrontare il problema con le ragazze.
Quest’anno a Dicembre sono uscito con una ragazza che trovavo carina ed interessante.
Mi sentivo preso dalla situazione, i primi giorni tutto ok a parte qualche ansia che però riuscivo a gestire.
Ad un certo punto la ragazza è sparita nel nulla e da lì sono ricaduto pesantemente nel circolo vizioso del doc.
Sono tornato dallo psicologo con la quale avevamo interrotto il percorso in quanto le cose sembravano andare molto bene.
Abbiamo fatto un check-up sulla situazione e ne è venuto fuori che sostanzialmente nei 2/3 anni in cui ho vissuto serenamente ho in realtà molto evitato il problema scatenante e di fatto non ho curato la causa del doc.
Inizialmente sono tornato sereno accettando il fatto di avere i pensieri omosessuali che di fatto non mi infastidiscono più, li ho accettati come una parte di me.
Il problema è che sono caduto in una trappola.
Adesso la paura è quella del Doc stesso, ovvero: ho paura che per colpa dei pensieri che si scatenano ogni qualvolta io tenti anche solo un approccio con una ragazza bloccandomi e mandandomi nel panico, non riuscirò mai più ad affrontare la mia paura e di conseguenza a guarire dal Doc immaginandomi di conseguenza una vita incastrato in esso e senza la possibilità di vivere la vita che vorrei.
Adesso sono completamente bloccato in una situazione di panico costante (come mai prima d’ora) dove non trovo più piacere per nulla ma solo paura costante e pensieri suicidi come unica soluzione al problema.
La paura è quella che non sia più Doc ma che sia caduto in una profonda depressione.
Secondo voi, è l’ennesimo tranello del Doc o sono realmente depresso ed i pensieri suicidi sono reali?
[#1]
" ho in realtà molto evitato il problema scatenante e di fatto non ho curato la causa del doc."
E quale sarebbe scusi ? Non lo ha curato, semplicemente, infatti è sempre qui.
Sta ponendo domande ossessive e chiedendo rassicurazione. Non mi pare cambiato alcunché. Non ha paura del doc. Ha paura di non avere il controllo su questo o quell'aspetto. Come prima.
E quale sarebbe scusi ? Non lo ha curato, semplicemente, infatti è sempre qui.
Sta ponendo domande ossessive e chiedendo rassicurazione. Non mi pare cambiato alcunché. Non ha paura del doc. Ha paura di non avere il controllo su questo o quell'aspetto. Come prima.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#2]
Utente
Grazie per la risposta che mi ha fatto molto riflettere.
Il problema è che ho iniziato a fare ricerche estenuanti su internet (in cerca di rassicurazione) e ho trovato in realtà cose controproducenti, ovvero che è difficile guarirne, che peggiora con il tempo, che anche chi guarisce può avere ricadute ecc. Di conseguenza ora mi vedo senza via d’uscita considerando anche che le ossessioni non sono più centrate sull’omosessualità ma al Doc stesso e non so come gestirle, dato che il problema è reale e non immaginato. Cosa ne pensa?
Il problema è che ho iniziato a fare ricerche estenuanti su internet (in cerca di rassicurazione) e ho trovato in realtà cose controproducenti, ovvero che è difficile guarirne, che peggiora con il tempo, che anche chi guarisce può avere ricadute ecc. Di conseguenza ora mi vedo senza via d’uscita considerando anche che le ossessioni non sono più centrate sull’omosessualità ma al Doc stesso e non so come gestirle, dato che il problema è reale e non immaginato. Cosa ne pensa?
[#3]
Non è che trova cose controproducenti per sfortuna, ma perché cerca rassicurazione. Se questo è il taglio della ricerca, il risultato è per forza e ovunque quello.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.8k visite dal 26/04/2023.
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