Relazione con una persona che ha fatto uso di cocaina
Buonasera, sto insieme ad un ragazzo di 29 anni da due anni ormai.
Il primo anno è stato una montagna russa continua, aveva sbalzi d'umore e ci siamo lasciati più volte, con frangenti di mesi in cui non siamo stati insieme.
Dal secondo anno mi ha finalmente ammesso che per tempo aveva fatto uso di cocaina, in un gruppo di amici che lo fanno con, a mio parere, molta leggerezza.
Per me è una cosa estranea che mi provoca anche parecchio ribrezzo, il gesto, l'idea, le conseguenze fisiche e psicologiche.
Abbiamo tirato fuori questa cosa sviscerandola insieme e lui si è molto aperto con me, con un senso di colpa enorme.
Abbiamo deciso che dovesse essere un argomento aperto, di cui si potesse parlare sempre.
Per 8 mesi non l'ha più toccata, diventando una sorta di punto di riferimento anche per i suoi amici, fino all'altra sera che mi ha ammesso che in un suo periodo di difficoltà e ansia legate al lavoro, in cui si sentiva "inutile", non riconosciuto e in cui si trovava a casa dal lavoro da un paio di mesi essendo stagionale, l'ha rifatto due volte.
A sua detta è stato anche un modo per capire se fosse quello a mancargli, per arrivare alla conclusione che non era così e anzi riportandomi un senso di colpa e angoscia quasi istantaneo e non dicendomelo nell'immediato in quanto mi ha vista soffrire molto per questa cosa.
La mia reazione è stata quella di dirgli che non so se posso continuare a fidarmi di lui, che viste le mie reazioni il problema che si può prospettare è che non me lo riveli più e lo faccia alle mie spalle e che non posso accettare che sia questo il suo modo di reagire ai momenti difficili.
Lui ha un atteggiamento in realtà molto aperto all'ascolto soprattutto se le parole vengono da parte mia, ma ieri mi ha rivelato quanto non avere una "struttura" come quella data dal lavoro lo metta in difficoltà, quali siano i suoi problemi di autostima per l'uomo che vuole essere per me, io non l'ho mai sminuito o paragonato ad altri...viene tutto da lui, come se non si sentisse alla mia altezza ogni tanto dice... Io sono innamorata di questa persona, ma non so se l'uso ripetuto negli anni precedenti possa aver fatto sviluppare una dipendenza che lo porterà ad avere sempre delle ricadute anche a distanza di quasi un anno, soprattutto in momenti difficili...non so come stargli accanto nel modo giusto e senza sacrificare il mio benessere...
Il primo anno è stato una montagna russa continua, aveva sbalzi d'umore e ci siamo lasciati più volte, con frangenti di mesi in cui non siamo stati insieme.
Dal secondo anno mi ha finalmente ammesso che per tempo aveva fatto uso di cocaina, in un gruppo di amici che lo fanno con, a mio parere, molta leggerezza.
Per me è una cosa estranea che mi provoca anche parecchio ribrezzo, il gesto, l'idea, le conseguenze fisiche e psicologiche.
Abbiamo tirato fuori questa cosa sviscerandola insieme e lui si è molto aperto con me, con un senso di colpa enorme.
Abbiamo deciso che dovesse essere un argomento aperto, di cui si potesse parlare sempre.
Per 8 mesi non l'ha più toccata, diventando una sorta di punto di riferimento anche per i suoi amici, fino all'altra sera che mi ha ammesso che in un suo periodo di difficoltà e ansia legate al lavoro, in cui si sentiva "inutile", non riconosciuto e in cui si trovava a casa dal lavoro da un paio di mesi essendo stagionale, l'ha rifatto due volte.
A sua detta è stato anche un modo per capire se fosse quello a mancargli, per arrivare alla conclusione che non era così e anzi riportandomi un senso di colpa e angoscia quasi istantaneo e non dicendomelo nell'immediato in quanto mi ha vista soffrire molto per questa cosa.
La mia reazione è stata quella di dirgli che non so se posso continuare a fidarmi di lui, che viste le mie reazioni il problema che si può prospettare è che non me lo riveli più e lo faccia alle mie spalle e che non posso accettare che sia questo il suo modo di reagire ai momenti difficili.
Lui ha un atteggiamento in realtà molto aperto all'ascolto soprattutto se le parole vengono da parte mia, ma ieri mi ha rivelato quanto non avere una "struttura" come quella data dal lavoro lo metta in difficoltà, quali siano i suoi problemi di autostima per l'uomo che vuole essere per me, io non l'ho mai sminuito o paragonato ad altri...viene tutto da lui, come se non si sentisse alla mia altezza ogni tanto dice... Io sono innamorata di questa persona, ma non so se l'uso ripetuto negli anni precedenti possa aver fatto sviluppare una dipendenza che lo porterà ad avere sempre delle ricadute anche a distanza di quasi un anno, soprattutto in momenti difficili...non so come stargli accanto nel modo giusto e senza sacrificare il mio benessere...
[#1]
L’utilizzo di sostanze è sempre responsabile di dipendenza.
Sarebbe il caso che non si sostituisca a figure professionali cui questa persona potrebbe fare riferimento è che evidentemente mancano per scelta di poter continuare l’uso di sostanze.
Sarebbe il caso che non si sostituisca a figure professionali cui questa persona potrebbe fare riferimento è che evidentemente mancano per scelta di poter continuare l’uso di sostanze.
https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.3k visite dal 24/04/2023.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.