Emozioni e depressione
Buonasera gentilissimi dottori.
Voglio complimentarmi e ringraziarvi per la disponibilità e la professionalità che prestate gratuitamente.
Vorrei esprimere un quesito riguardo delle mie esperienze di vita...Sono ancora giovane ma purtroppo sin dalla mia infanzia ho vissuto numerosi traumi psicologici e fisici...
La domanda che voglio fare riguarda un pò la mia quotidianità e le emozioni /stati emotivi che provo quando faccio determinate cose.
Frequento molto spesso emozioni negative.
Credo sopratutto passivamente.
Che mi hanno portato in questi ultimi anni a numerose somatizazzioni.
Premetto di soffrire di Disturbo di ansia moderato / ipocondria (per lo più incentrato sulla cardiofobia: fibbrilazione ventricolare, disturbi di ritmo etc.
)
Mi capita di affrontare dei periodi di depressione in cui sembra inutile ogni tentativo di tirarmi su...Solo qualcosa che mi scuote del profondo.
In grado di smuovere le mie forti emozioni che sembrano non esistere fino al momento che le "tocco" e le "chiamo per nome".
Vorrei chiedere come mai delle volte magari in tranquillita facendo un'azione come leggere un libro mi fa provare delle emozioni belle.
Ed altre volte solo il pensiero di mettermi li a leggere richiama in me un senso di inutilità, di angoscia di tristezza e solitudine.
Come magari a un certo punto che sono fuori con gli amici sento trasalirmi dalla medisima sensazione di vuoto che mi portano a fuggire nella mia confort zone.
Giochini online, social etc.
Mi reputo una persona intelligente schiava della sua stessa intelligenza.
Per lo più sembra che sono una persona normale.
Ma se mi stai vicino vedi che ho sempre tremori e scatti alle braccia senza senso, Tachicardia.
Attacchi di ansia di panico e di agorafobia che cerco di sopprimere o evitare.
Quando torno a frequentare pensieri riguardo la mia ex, la mia famiglia e me stesso mi capita di pensare al suicidio in lacrime...
Sono in bilico tra l'avere il controllo della mia vita e il perderlo completamente.
E nel mezzo vivo io consapevole del fatto che sto continuando a tenere stretto la mia ansia che sembra l'unica che nonostante mi faccia male mi tenga intero.
Ci sono molte altre cose che vorrei dire ma per ora penso sia abbastanza.
Per me é molto complicato riniziare un percorso psicoterapeutico visto che gli orari lavorativi me lo impediscono del tutto.
(Frequentai un percorso di psicoterapia l'anno scorso che mi ha aiutato riguardo la mia rabbia repressa e in altre cosine...Ma non ha toccato le mie principali fonte di sofferenza, Ansia che definirei non grave ma quasi, ipocondria, cybercondria e depressione.
)
Come potrei muovermi?
Vi sembra molto grave la mia situazione?
Voglio complimentarmi e ringraziarvi per la disponibilità e la professionalità che prestate gratuitamente.
Vorrei esprimere un quesito riguardo delle mie esperienze di vita...Sono ancora giovane ma purtroppo sin dalla mia infanzia ho vissuto numerosi traumi psicologici e fisici...
La domanda che voglio fare riguarda un pò la mia quotidianità e le emozioni /stati emotivi che provo quando faccio determinate cose.
Frequento molto spesso emozioni negative.
Credo sopratutto passivamente.
Che mi hanno portato in questi ultimi anni a numerose somatizazzioni.
Premetto di soffrire di Disturbo di ansia moderato / ipocondria (per lo più incentrato sulla cardiofobia: fibbrilazione ventricolare, disturbi di ritmo etc.
)
Mi capita di affrontare dei periodi di depressione in cui sembra inutile ogni tentativo di tirarmi su...Solo qualcosa che mi scuote del profondo.
In grado di smuovere le mie forti emozioni che sembrano non esistere fino al momento che le "tocco" e le "chiamo per nome".
Vorrei chiedere come mai delle volte magari in tranquillita facendo un'azione come leggere un libro mi fa provare delle emozioni belle.
Ed altre volte solo il pensiero di mettermi li a leggere richiama in me un senso di inutilità, di angoscia di tristezza e solitudine.
Come magari a un certo punto che sono fuori con gli amici sento trasalirmi dalla medisima sensazione di vuoto che mi portano a fuggire nella mia confort zone.
Giochini online, social etc.
Mi reputo una persona intelligente schiava della sua stessa intelligenza.
Per lo più sembra che sono una persona normale.
Ma se mi stai vicino vedi che ho sempre tremori e scatti alle braccia senza senso, Tachicardia.
Attacchi di ansia di panico e di agorafobia che cerco di sopprimere o evitare.
Quando torno a frequentare pensieri riguardo la mia ex, la mia famiglia e me stesso mi capita di pensare al suicidio in lacrime...
Sono in bilico tra l'avere il controllo della mia vita e il perderlo completamente.
E nel mezzo vivo io consapevole del fatto che sto continuando a tenere stretto la mia ansia che sembra l'unica che nonostante mi faccia male mi tenga intero.
Ci sono molte altre cose che vorrei dire ma per ora penso sia abbastanza.
Per me é molto complicato riniziare un percorso psicoterapeutico visto che gli orari lavorativi me lo impediscono del tutto.
(Frequentai un percorso di psicoterapia l'anno scorso che mi ha aiutato riguardo la mia rabbia repressa e in altre cosine...Ma non ha toccato le mie principali fonte di sofferenza, Ansia che definirei non grave ma quasi, ipocondria, cybercondria e depressione.
)
Come potrei muovermi?
Vi sembra molto grave la mia situazione?
[#1]
Come potrebbe muoversi presumo lo sappia, ma perché fino ad ora non è stato fatto. Ha dei timori rispetto alle terapie mediche ?
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#2]
Utente
La ringrazio della risposta!
Si, presumo di sapere di necessitare un ritorno in terapia.
Purtroppo come ho detto i miei orari lavorativi non mi permettono di frequentare la psicoterapia.
Inoltre i tempi di assegnazione del personale presso la mia asl é infinito,due anni fa aspettai 6 mesi una risposta.
E si ho un pò paura che come é successo in passato la mia situazione venga "sottovalutata" mi passi il termine.
La psicologa era bravissima per carità.
Ma purtroppo credo di soffrire di numerose problematiche psichiche le quali non venivano trattate in quella specifica terapia.
Si, presumo di sapere di necessitare un ritorno in terapia.
Purtroppo come ho detto i miei orari lavorativi non mi permettono di frequentare la psicoterapia.
Inoltre i tempi di assegnazione del personale presso la mia asl é infinito,due anni fa aspettai 6 mesi una risposta.
E si ho un pò paura che come é successo in passato la mia situazione venga "sottovalutata" mi passi il termine.
La psicologa era bravissima per carità.
Ma purtroppo credo di soffrire di numerose problematiche psichiche le quali non venivano trattate in quella specifica terapia.
[#3]
Quello di cui crede di soffrire non è la diagnosi. Quella la fa il medico e decide la terapia.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.6k visite dal 22/04/2023.
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