Si può tornare normali dopo un periodo lungo di assunzione di farmaci?

Una domanda inutilmente allarmistica. Naturalmente non cita la diagnosi, non ragiona sul perché le sono stati dati. Solo i farmaci e il nulla intorno nella sua visione.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

A cosa serve sapere la diagnosi e tutto, é una domanda generale. Se lo vuole sapefe e gli serve, doc grave. Ho preso dosi alte di antipsicotici, vari psicotici, in particoare quetiapina e olanzapina, anche contemporaneamente. Con ciò vuole dire che i benefici compensano i rischi? Comunque questo problema c'è stato, c'è e rimane. Quindi chiedevo e mi aspetto una risposta specificata a ciò

Le domande generali finiscono per non avere senso, non c'è una risposta generale.
Era quasi certo che la diagnosi fosse quella. Quindi Lei assume una terapia, e la continua ad assumere stando drammaticamente peggio rispetto alla malattia che aveva prima ? o Vuol dire che le dà beneficio sul doc, ma poi ci sono effetti di tipo (diciamo) depressivo ? Questo è possibile. Ma la domanda su cosa accade se detta terapia non c'è è una domanda che rimane aperta, solo non vedo il perché di orientarla in senso negativo.

Dr.Matteo Pacini
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Grazie per la risposta dottore. Le cure che sto facendo mi danno benefici sul doc si, ma anche sui sintomi depressivi. Io assunto mutabon forte per 2 mesi e il mio umore e vogloa di fare era alle stelle. Quindi non credo si possano definire effetti depressivi, almeno credo, mi corregga sennò. Se lei li ritiene sintomi depressivi, non capisco il perché dice che in mancanza di ciò non si può sapere cosa succeda. Se un farmack mi causa depressione, togliendolo dovrebbe togliersi, no? Ma io parlo di tutt'altro, di appiattimento emotivo forte, che appunto evidentemente non mi sembra abbia a che fare con la depressione, almeno fin quando assumevo mutabon (che ho interrotto perché mi ha dato effetti strani che ho attrovuito alla perfenazina, quindi ai psicotici ci sto lontano). Il problema è che ho questo problema di appiattimento emotivo e difficoltà a pensare (che la cura appunto con Mutabon mi aveva aiutato a superare, il pensiero intendo) e la declino in senso negativo perché mi causa sofferenze quotidiane e preoccupazioni indicibili. Quindi alla mia specifica domanda nom c'è una risposta generale e rimane aperta, giusto? Non si sa se interrotta una determinata cura, poi si possa tornare nornali. In effetti, ho letto do gente che è rinasta a vita così e di altra a cui è passata dopo tempo

Ho letto che anche gli SSRI possono causare appaittimento emotivo, ma io sono sicuro che ad avermi rovinato sono stati gli antipsicotici. Quindi perciò ora ho una fobia per quelli. Lei ritiene che gli effetti antidepressivi del Mutabon fossero dovuti più all'amitriptilina o alla perfezanina? Lei mi può dire se con gli antidepressivi rischio allo stesso esatto modo e se si possono assumere Mutabon e Amitriptilina contemporaneamente? Grazie

A me tutto ciò sembra piuttosto un'ossessione.
Dice che l'umore era alle stelle ma aveva appiattimento affettivo: non ha senso.
Se la diagnosi è doc, non c'è una terapia per il doc.
Non credo che il problema stia come lo pone Lei, ripeto, secondo me si controlla dei parametri mentali e quel che trova lo chiama appiattimento, ma anche dal modo in cui lo riferisce sembra che il problema stia nel controllo.

Dr.Matteo Pacini
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Si, era alle stelle, avevo voglia di fare, ma poi mi mettevo a leggere o vedere un film e non riuscivo più di tanto a farmi coinvolgere emotivamente come succedeva poco fa. Comunque io mi riferisco all'ultimo periodo, ma è un problema che va avanti da agosto.

Ripeto, la sua descrizione delle cose sembra più volta a fare ipotesi sulla diagnosi per vedere cosa uno le risponde e tranquillizzarsi su queste ipotesi. Non sembrano termini tecnici usati con cognizione di causa.

Dr.Matteo Pacini
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