Aiuto! psicofarmaci e impotenza
Buonasera gentili dottori, sono un ragazzo di 24 anni e da circa un anno circa assumo sertralina e Xanax sotto prescrizione di uno psichiatra per via della depressione e di un disturbo OCD.
Premetto che ora come ora mi sento guarito o quasi ma più passa il tempo più trovo difficoltà nella mia sfera sessuale, faccio molta fatica ad avere un'erezione nonostante prima di iniziare la cura io non abbia mai avuto problemi sotto questo aspetto.
So che sfogliare Google in questi casi é la peggior cosa da fare ma ho letto in giro riguardo la PSSD e ora sono abbastanza preoccupato.
Siccome penso di essere quasi alla fine della terapia sapreste dirmi quali sono solitamente i "tempi di recupero" per questo effetto collaterale dei farmaci o se come si legge in giro la cosa potrebbe anche essere irreversibile?
Vi ringrazio per il lavoro che svolgete ogni giorno e attendo con'ansia una vostra risposta.
Premetto che ora come ora mi sento guarito o quasi ma più passa il tempo più trovo difficoltà nella mia sfera sessuale, faccio molta fatica ad avere un'erezione nonostante prima di iniziare la cura io non abbia mai avuto problemi sotto questo aspetto.
So che sfogliare Google in questi casi é la peggior cosa da fare ma ho letto in giro riguardo la PSSD e ora sono abbastanza preoccupato.
Siccome penso di essere quasi alla fine della terapia sapreste dirmi quali sono solitamente i "tempi di recupero" per questo effetto collaterale dei farmaci o se come si legge in giro la cosa potrebbe anche essere irreversibile?
Vi ringrazio per il lavoro che svolgete ogni giorno e attendo con'ansia una vostra risposta.
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E che motivo c'è di pensare alla PSSD ?
Inutile fare discorsi ipotetici, che sono gli stessi che poi la conducono a scenari estremi di tipo negativo. Verrà il momento in cui il medico le dirà di ridurre la cura probabilmente. Ma al di là di questo, anche se non si ha intenzione di ridurla, in presenza di questo effetto si prova in genere a cambiar farmaco o qualche altra strategia per ridurre l'effetto.
Inutile fare discorsi ipotetici, che sono gli stessi che poi la conducono a scenari estremi di tipo negativo. Verrà il momento in cui il medico le dirà di ridurre la cura probabilmente. Ma al di là di questo, anche se non si ha intenzione di ridurla, in presenza di questo effetto si prova in genere a cambiar farmaco o qualche altra strategia per ridurre l'effetto.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
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Si informi e si preoccupi, in senso positivo, di cosa si prevede come durata della cura e cosa si può fare, se la cura deve essere questa ancora per un certo tempo, per gestire meglio questo problema.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
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Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 3.2k visite dal 20/04/2023.
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