Zoloft: intolleranza o sovradosaggio?
Buongiorno, vorrei avere un parere sulla mia esperienza.
Mi è stato prescritto Zoloft per lieve depressione e stati d'ansia, primo giorno (per mio errore) ne ho presi 100mg (50 al mattino e 50 dopo pranzo), secondo giorno ne ho presi 50mg come da prescrizione iniziale.
Sono stata malissimo, notte insonne con forte agitazione e angoscia, tachicardia, pensieri "affollati" e brividi.
Al mattino pressione minima a 55, non riuscivo a stare in piedi perché mi sentivo svenire, tachicardia, tremori, nausea, stato confusionale con mente non lucida e vista poco nitida.
Ho interrotto subito il trattamento, per diversi giorni ho avuto inappetenza, e inifita stanchezza con energie inesistenti.
Vorrei capire se tutto questo è successo perché il mio corpo non tollera questo farmaco o se è dovuto ad un sovradosaggio iniziale.
(non avevo mai preso psicofarmaci se non qualche goccia di lexotan -circa 8 al giorno- per un periodo particolarmente stressante)
Grazie
Mi è stato prescritto Zoloft per lieve depressione e stati d'ansia, primo giorno (per mio errore) ne ho presi 100mg (50 al mattino e 50 dopo pranzo), secondo giorno ne ho presi 50mg come da prescrizione iniziale.
Sono stata malissimo, notte insonne con forte agitazione e angoscia, tachicardia, pensieri "affollati" e brividi.
Al mattino pressione minima a 55, non riuscivo a stare in piedi perché mi sentivo svenire, tachicardia, tremori, nausea, stato confusionale con mente non lucida e vista poco nitida.
Ho interrotto subito il trattamento, per diversi giorni ho avuto inappetenza, e inifita stanchezza con energie inesistenti.
Vorrei capire se tutto questo è successo perché il mio corpo non tollera questo farmaco o se è dovuto ad un sovradosaggio iniziale.
(non avevo mai preso psicofarmaci se non qualche goccia di lexotan -circa 8 al giorno- per un periodo particolarmente stressante)
Grazie
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Dr. Matteo Pacini
Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze
45.3k 1k
Il dosaggio è normale, non lo tollera bene ma la reazione è influenzata dalla diagnosi. Oggettivamente aveva la pressione bassa, a meno che non abbia già episodi di quel tipo spontaneamente, e una nausea. "Stato confusionale" non lo usi come termine, non vuol dire quello che intende Lei, e che presumo sia una condizione di ansia e malessere in cui uno non sa quel che gli sta accadendo e non riesce bene a spiegarlo.
Detto ciò, il primo impatto spesso è questo, ma deve confrontarsi col medico che le potrà consigliare sia una modalità diversa di gestire i primi giorni, sia un'alternativa.
Detto ciò, il primo impatto spesso è questo, ma deve confrontarsi col medico che le potrà consigliare sia una modalità diversa di gestire i primi giorni, sia un'alternativa.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#2]
Utente
Innanzitutto grazie per la celere risposta!
Per stato confusionale intendo che non ero lucida, mi sentivo come se fossi stata ubriaca, senza troppa percezione di quello che mi stava intorno.
Lo specialista quando ho riportato quanto accaduto mi ha liquidato in 3 minuti al telefono dicendo che non tollero il farmaco, di sospenderlo e che non aveva altro da consigliarmi, di prendere solo qualche goccia di lexotan mattina e sera.
Volevo per questo capire se era davvero una questione di intolleranza o se aveva senso ritentare un'altra volta partendo magari da una dose di 25mg e vedere come reagisco portando pazienza più giorni.
Per stato confusionale intendo che non ero lucida, mi sentivo come se fossi stata ubriaca, senza troppa percezione di quello che mi stava intorno.
Lo specialista quando ho riportato quanto accaduto mi ha liquidato in 3 minuti al telefono dicendo che non tollero il farmaco, di sospenderlo e che non aveva altro da consigliarmi, di prendere solo qualche goccia di lexotan mattina e sera.
Volevo per questo capire se era davvero una questione di intolleranza o se aveva senso ritentare un'altra volta partendo magari da una dose di 25mg e vedere come reagisco portando pazienza più giorni.
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Dr. Matteo Pacini
Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze
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"non essere lucido" in psichiatria significa una cosa diversa, proprio per questo lo dicevo.
Il medico ha reagito di fronte al fatto che di fronte ad una reazione allarmata in cui si riferiscono quel tipo di sintomi, può darsi che abbia percepito un'amplificazione, o un allarme che non lo fa stare tranquillo nel poterle dare le cure e nel comunicare con Lei circa i sintomi in maniera oggettiva. Questo può essere successo a livello di comunicazione.
Il medico ha reagito di fronte al fatto che di fronte ad una reazione allarmata in cui si riferiscono quel tipo di sintomi, può darsi che abbia percepito un'amplificazione, o un allarme che non lo fa stare tranquillo nel poterle dare le cure e nel comunicare con Lei circa i sintomi in maniera oggettiva. Questo può essere successo a livello di comunicazione.
Dr.Matteo Pacini
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Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 3k visite dal 12/04/2023.
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